Ernia iatale e gastroscopia

Gentilissimi,
avrei bisogno di un vostro consulto in seguito alla seconda gastroscopia da me effettuata nel giro di pochi mesi, a causa di una pirosi gastrica insorta a maggio dopo una terapia a base di antinfiammatori, anche se assunti con gastroprotezione.


La gastroenterologa mi prescrisse una terapia con Lucen e dopo essere risultata positiva all'HP, anche con i consueti antibiotici.
Il mio medico di base aveva poi ritenuto opportuno fare una gastroscopia, ma ormai avevo iniziato ad assumere Lucen da settimane e l'esito fu il seguente: "esofago senza lesioni, cardias continente. cavità gastrica con presenza di secreti, priva di lesioni attive. piloro pervio, bulbo e seconda porzione duodenali senza lesioni". Il medico che effettuò l'esame mi disse che probabilmente l'esito era stato alterato dalla terapia in corso e che sarei dovuta tornare nel caso fossero tornati i sintomi, ma che al massimo si trattava di reflusso.


Terminata la terapia, sono stata complessivamente bene (anche reintroducendo alcuni alimenti e più caffè al giorno), ma a causa di un lieve ritorno dei sintomi a inizio settembre, ho deciso di sottopormi nuovamente alla gastroscopia, questa volta con sedazione: ciò mi ha impedito di poter fare domande alla dottoressa al termine dell'esame, come invece era accaduto la prima volta.

L'esito è stato il seguente: "Normale aspetto dell'esofago con ernia iatale di circa 3 cm (iatus esofageo a 40 cm dall'a. d., linea Z a 37 cm) senza esofagite. Normale la mucosa gastrica in toto. Piloro pervio. Normale bulbo e II porzione duodenale. "

Le domande che mi faccio sono:
- Possibile che la terapia con gastroprotettore abbia nascosto un'ernia iatale?
Perché non era apparsa nella prima gastroscopia?
Secondo il mio medico di base è un'ernia congenita, mentre secondo un'infermiera da me contattata in seguito all'esame, è sorta dopo la prima gastroscopia a causa di qualche sforzo (cosa che mi pare molto strana)
- Non essendoci scritta sul referto la tipologia di ernia, nel caso fosse da scivolamento, potrebbe essere reversibile come ho detto su alcuni siti?

- In assenza di sintomi, posso stare tranquilla?
Io svolgo più lavori e uno di questi è la redazione di articoli in campo enogastronomico, quindi l'eliminazione del vino, per me, sarebbe un enorme problema.


Grazie mille per la vostra disponibilità.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
Rispondo. No, il gastroprotettore non può avere " nascosto " la presenza di un' ernia. Evidentemente nel corso della prima gastroscopia era sfuggita all 'osservazione. Mi dispiace dirlo, ma l' infermiera ha detto una stupidaggine. E' vero, l' ernia è su base congenita e non passa da sola ( non so dove l' ha letto !). Un bicchiere di vino durante i pasti non modifica la situazione.

Prof. alberto tittobello

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Utente
Utente
La ringrazio molto prof. Tittobello.
Se è congenita, allora significa che è diventata sintomatica solo adesso; fino a quest'anno, infatti, avevo avuto solo saltuari problemi di stomaco, anche conducendo una vita piuttosto stressante e senza molte moderazioni nel mio lavoro (ad esempio, sono sempre andata oltre il bicchiere e anche a digiuno, senza mai, sottolineo mai, avere problemi).

Visto che è stata per anni asintomatica, posso ricorrere a restrizioni e farmaci solo se appare qualche disturbo?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
La risposta è sì. Ma si limiti al vino durante i pasti.
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Utente
Utente
Ma è possibile che l'ernia sia stata provocata dalla gastroscopia stessa?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
No, la gastroscopia non fà danni.