Riscontro positività celiachia

Buongiorno,
scrivo per illustrarvi un caso di incertezza a proposito di positività al morbo celiaco.Verso fine novembre 2008, a seguito di esami del sangue di routine (richiesti dal mio medico di base), ho riscontrato i seguenti valori:

Titolazione anticorpi anti-endomisio: negativa

GLIADINA
Anticorpi IgG: 93.2 U/mL (positivi, valore limite 50)
Anticorpi IgA: negativi (< 50 U/mL)

TRANSGLUTAMINASI TISSUTALE
Anticorpi IgG: negativi (< 50 U/mL)
Anticorpi IgA: negativi (< 50 U/mL)

Questi valori hanno fatto pensare al mio medico di base la presenza di celiachia, anche se a suo dire "a basso titolo" (non so se come terminologia ha una rilevanza scientifica, ma è quella usata dal medico). Per questo sono stato inviato dal gastroenterologo per la visita di riscontro positività.

Alla luce dei fatti seguenti:
- Mia madre ha sofferto di tiroidite di Hashimoto, con asportazione della tiroide;
- Mia nonna (da parte di madre) ha sofferto di una forma molto grave di artrite;
- Io ho sofferto di alopecia aerata da piccolo (tra i 4 e gli 8 anni di età) poi diventata universale dopo i 13 anni di età;
- Dall'età di 5/6 anni fino alla pubertà ho sofferto di eczema, poi risolto eliminando il lattosio dall'alimentazione (ho infatti scoperto una intolleranza a questo alimento ed in misura minore ad altri)
- Dal 2004 al 2006 ho sofferto di scariche di diarrea frequenti dopo i pasti, senza perdita di peso. Ai tempi le analisi sulla celiachia furono negative (ma c'è da dire che il mio medico mi fece fare solo le Antigliadina. Le IgA erano a 10 RU/mL su un limite di 20; le IgG erano 29 RU/mL su un limite di 30...quindi negative ma al limite). Le scariche, dal 2006 in poi, sono progressivamente scomparse.
- nell'ultimo anno (dal 2008) ho sofferto di perdita di peso, questo nonostante fossi già fisiologicamente magro (63Kg per 1.80 m). Attualmente peso 60 Kg. Comunque i miei esami del sangue non evidenziano carenze particolari di sostanze quali ferro/sodio/potassio, se ha una qualche rilevanza.
- da gennaio non assumo più glutine (anche su consiglio del medico), notando un miglioramento del lavoro del mio intestino. Non avevo più diarrea da diverso tempo, ma mi sentivo spesso gonfio, con fitte e bruciori più o meno ad ogni ora del giorno; questi sintomi sono quasi del tutto scomparsi con l'eliminazione del glutine. Noto comunque anomalie nelle feci; hanno al loro interno tanti pezzettini chiari (beige) che mi fanno pensare cibo non digerito.

Alla luce dei miei esami e della familiarità (tiroidite di mia madre, ecc...), il gastroenterologo ha comunque negato la possibilità di una celiachia, in quanto la sola positività degli anticopri Antigliadina IgG non è di per sé significativa (a meno però di deficit congeniti delle IgA, se sono stato bene informato). Mi è stato solamente consigliato (ma è stato un consiglio un po' suggerito) di ripetere eventualmente l'esame del sangue.

Vi chiedo quindi un parere su come potrei procedere per fugare i dubbi su questa situazione.
[#1]
Dr. Mauro Di Camillo Gastroenterologo 3.6k 103
caro utente, sono d'accordo col collega che escluderebbe la celiachia, si sta in generale meglio dopo dieta priva di glutine ma non è detto che dipenda dalla celiachia.
per maggiore conforto alla negatività diagnostica puo comunque eseguire una gastroscopia con biopsie duodenali.
cordiali saluti

Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,
grazie per la risposta; mi chiedevo se avrebbe senso anche il riscontro degli aplotipi HLA-DQ2 e DQ8 per evidenziare potenzialità di morbo celiaco (per il futuro, data comunque la familiarità lato madre con malattie auto-immuni nonché i problemi che io stesso ho - alopecia univ.).

Inoltre mi chiedevo, a titolo di curiosità, se il riscontro positivo a questi aplotipi evidenzia solo la potenzialità del morbo celiaco o anche di altre malattie auto-immuni.

Grazie mille.
[#3]
Dr. Mauro Di Camillo Gastroenterologo 3.6k 103
si, la presenza degli aplotipi che ha citato sono compatibili con la sucettibilità ad avere la malattia, non mi risulta che siano associati anche ad altre forme autoimmunitarie ma non è da escludersi in linea di principio.
saluti
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