Sospetta ibd
Gentili Dottori,
Vi scrivo per una sospetta IBD.
Tutto ha avuto inizio la prima settimana di giugno, in cui ho sofferto di fortissimi spasmi all'intestino con impossibilità di evacuare e febbricola.
I sintomi sono poi scomparsi autonomamente.
A distanza di due settimane, riappare la febbre, questa volta a 38, 5, accompagnata da spasmi all'intestino.
Nei giorni successivi, appare anche una forte diarrea con muco e sangue nelle feci.
Mi reco al pronto soccorso dove mi prescrivono una cura a base di antibiotici per enterite.
Nonostante l'attenuarsi della diarrea, la febbre persiste, anche se con valori nettamente più bassi.
Il decimo giorno dopo l'inizio della sintomatologia, la febbre sale a 38, 8, il che mi spinge a recarmi nuovamente al pronto soccorso.
Premetto che nel frattempo avevo eseguito una ecografia da cui emergeva una fortissima infiammazione del colon e gli esami del sangue e delle feci, da cui emergevano valori di VES e Calprotectina nettamente al di sopra della norma.
Al pronto soccorso vengo ricoverata per sospetta IBD e viene eseguita una colonscopia.
A seguito dell'esame, il Gastroenterologo che aveva eseguito la colon mi rassicura, dicendomi che non era presente nulla sulle pareti del colon e che, secondo lui, si era trattato di Salmonella.
Vengo così dimessa dall'ospedale.
Ieri ricevo l'esito della biopsia e, francamente, rimango spiazzata.
Di seguito i risultati.
1- Biopsia ileo
2- Biopsia colon
3 - Biopsia sigma
Macroscopica:
1) Frammenti (A)
2) Frammenti (B)
3) Frammenti (C)
Diagnosi:
1) Mucosa ileale con edema, iperemia ed iperplasia follicolare con centi chiari della componente de in corrispondenza del suddetto tessuto linfoide si osservano lievi segni micro-erosivi dell'epitelio ghiandolare di superfice.
2) Mucosa colica edematoso-iperemica con stravasi emorragici interstiziale moderato infiltrato infiammatorio
linfo-plasmo-granulocitario nella lamina propria con formazione di un discreto numero di ascessi criptici e fenomeni di criptite.
Presente focale alterazione dell'architettura ghiandolare con presenza di cripte bigemine.
Attività mucipara nel complesso mantenuta o lievemente ridotta.
3) Mucosa colica edematoso-iperemica con stravasi emorragici interstiziali e lieve infiltrato linfo-plasmo-granulocitario nella lamina propria.
Presenti focali cripte bigemine ed attività mucipara nel complesso mantenuta.
I reperti morfologici descritti sono suggestivi per malattia infiammatoria cronica intestinale lievemente attiva anche di tipo Crohn; sono tuttavia opportune ulteriori indagini cliniche per conferma diagnostica.
Mi era stato detto di essere sana, ma il referto sembra suggerire altro.
Ho letto che ciò che contraddistingue le coliti infettive dalle IBD è la presenza di alterazioni dell'architettura ghiandolare, che risulta presente dal referto.
Quello che mi chiedo è se i risultati della biopsia possono suggerire qualche malattia diversa dalle IBD o se devo abituarmi all'idea di avere, purtroppo, una MICI.
Vi scrivo per una sospetta IBD.
Tutto ha avuto inizio la prima settimana di giugno, in cui ho sofferto di fortissimi spasmi all'intestino con impossibilità di evacuare e febbricola.
I sintomi sono poi scomparsi autonomamente.
A distanza di due settimane, riappare la febbre, questa volta a 38, 5, accompagnata da spasmi all'intestino.
Nei giorni successivi, appare anche una forte diarrea con muco e sangue nelle feci.
Mi reco al pronto soccorso dove mi prescrivono una cura a base di antibiotici per enterite.
Nonostante l'attenuarsi della diarrea, la febbre persiste, anche se con valori nettamente più bassi.
Il decimo giorno dopo l'inizio della sintomatologia, la febbre sale a 38, 8, il che mi spinge a recarmi nuovamente al pronto soccorso.
Premetto che nel frattempo avevo eseguito una ecografia da cui emergeva una fortissima infiammazione del colon e gli esami del sangue e delle feci, da cui emergevano valori di VES e Calprotectina nettamente al di sopra della norma.
Al pronto soccorso vengo ricoverata per sospetta IBD e viene eseguita una colonscopia.
A seguito dell'esame, il Gastroenterologo che aveva eseguito la colon mi rassicura, dicendomi che non era presente nulla sulle pareti del colon e che, secondo lui, si era trattato di Salmonella.
Vengo così dimessa dall'ospedale.
Ieri ricevo l'esito della biopsia e, francamente, rimango spiazzata.
Di seguito i risultati.
1- Biopsia ileo
2- Biopsia colon
3 - Biopsia sigma
Macroscopica:
1) Frammenti (A)
2) Frammenti (B)
3) Frammenti (C)
Diagnosi:
1) Mucosa ileale con edema, iperemia ed iperplasia follicolare con centi chiari della componente de in corrispondenza del suddetto tessuto linfoide si osservano lievi segni micro-erosivi dell'epitelio ghiandolare di superfice.
2) Mucosa colica edematoso-iperemica con stravasi emorragici interstiziale moderato infiltrato infiammatorio
linfo-plasmo-granulocitario nella lamina propria con formazione di un discreto numero di ascessi criptici e fenomeni di criptite.
Presente focale alterazione dell'architettura ghiandolare con presenza di cripte bigemine.
Attività mucipara nel complesso mantenuta o lievemente ridotta.
3) Mucosa colica edematoso-iperemica con stravasi emorragici interstiziali e lieve infiltrato linfo-plasmo-granulocitario nella lamina propria.
Presenti focali cripte bigemine ed attività mucipara nel complesso mantenuta.
I reperti morfologici descritti sono suggestivi per malattia infiammatoria cronica intestinale lievemente attiva anche di tipo Crohn; sono tuttavia opportune ulteriori indagini cliniche per conferma diagnostica.
Mi era stato detto di essere sana, ma il referto sembra suggerire altro.
Ho letto che ciò che contraddistingue le coliti infettive dalle IBD è la presenza di alterazioni dell'architettura ghiandolare, che risulta presente dal referto.
Quello che mi chiedo è se i risultati della biopsia possono suggerire qualche malattia diversa dalle IBD o se devo abituarmi all'idea di avere, purtroppo, una MICI.
[#1]
Anche se l'aspetto endoscopico può non aver rilevato danni evidenti, la relazione dell'esame istologico è suggestiva per malattia infiammatoria cronica (sembra una rettocolite ulcerosa più che una malattia di Crohn).
È importante, a questo punto, affidarsi a uno specialista gastroenterologo per completare il percorso per la definizione diagnostica accurata e per lo staging di valutazione in modo da elaborare la terapia appropriata.
È importante, a questo punto, affidarsi a uno specialista gastroenterologo per completare il percorso per la definizione diagnostica accurata e per lo staging di valutazione in modo da elaborare la terapia appropriata.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
Gentile Dr. Scuotto,
La ringrazio per aver risposto. Il personale dell'ospedale mi ha detto che sarò contatta a breve per un appuntamento con il gastroenterologo. Dunque, sulla base dei risultati istologici non è possibile che si tratti di qualcos'altro? Posso chiederle se la relazione dell'esame istologico viene stilata esclusivamente in base ai risultati dello stesso o anche in base agli altri sintomi riportati?
La ringrazio per aver risposto. Il personale dell'ospedale mi ha detto che sarò contatta a breve per un appuntamento con il gastroenterologo. Dunque, sulla base dei risultati istologici non è possibile che si tratti di qualcos'altro? Posso chiederle se la relazione dell'esame istologico viene stilata esclusivamente in base ai risultati dello stesso o anche in base agli altri sintomi riportati?
[#3]
L'istopatologo elabora la sua relazione sulla scorta di ciò che osserva sul materiale inviatogli; in genere non prende in considerazione la sintomatologia, ma può suggerire - soprattutto se il quadro istologico è sfumato e non decisamente orientato - al clinico di correlare quanto da lui osservato con le manifestazioni cliniche per formulare con maggiore probabilità una diagnosi corretta.
In questi casi il clinico decide il tipo di strategia da intraprendere per il benessere del paziente anche in caso di diagnosi dubbia, riservandosi in una seconda osservazione una maggior precisione.
In questi casi il clinico decide il tipo di strategia da intraprendere per il benessere del paziente anche in caso di diagnosi dubbia, riservandosi in una seconda osservazione una maggior precisione.
[#4]
Utente
La ringrazio per la risposta chiara. Capisco che senza alcuna visita sia difficile fornire una risposta, ma è possibile che i risultati istologici siano compatibili con una patologia diversa dalle IBD? La visita con il gastroenterologo sarà il 27 agosto (fra liste d'attesa e ferragosto in mezzo, era la prima data disponibile) e mi ritrovo con mille dubbi e incredibilmente preoccupata. Ho solo 26 anni e non è facile accettare la possibilità di avere una malattia inguaribile. Vorrei aggiungere che non ho mai eseguito in passato esami per la coprocoltura.
[#5]
Se il quadro fosse stato del tutto chiaro non staremmo parlando di IBD in forma generica, ma sarebbe già stata formulata la diagnosi precisa. In questa circostanza pensare anche a patologie differenti è legittimo. Tuttavia la cosa importante non è preoccuparsi della possibilità di una diagnosi o l'altra, lasci questa incombenza al medico; la cosa importante è occuparsene, e mi sembra che lei lo stia facendo correttamente. Attenda quindi la visita programmata e, se lo desidera, ci aggiorni.
[#6]
Utente
Gentile Dr. Scuotto,
Mi permetto di aggiornarla. Oggi si è svolta la visita col Gastroenterologo in ospedale (reparto specializzato in MICI). La Dottoressa non si è espressa in senso netto, lasciando un minimo margine di dubbio in merito alla possibilità che si tratti di una patologia diversa da IBD. Tuttavia, secondo lei, sulla base degli esami da me già effettuati (emocromo, calprotectina, colonscopia, istologico ed ecografia), il sospetto di MICI è molto forte. Mi ha detto che riesaminerà insieme all'istopatologo il vetrino col tessuto prelevato e valuterà il mio caso con il primario per decidere il da farsi. Vorrei porle una domanda anomala. Da laureanda, la mia preoccupazione maggiore riguarda il lavoro. Se dovessi avere una MICI diagnostica, potrei accedere alla Polizia di Stato o queste patologie cozzano con il requisito dell'idoneità fisica al servizio?
Grazie in anticipo
Mi permetto di aggiornarla. Oggi si è svolta la visita col Gastroenterologo in ospedale (reparto specializzato in MICI). La Dottoressa non si è espressa in senso netto, lasciando un minimo margine di dubbio in merito alla possibilità che si tratti di una patologia diversa da IBD. Tuttavia, secondo lei, sulla base degli esami da me già effettuati (emocromo, calprotectina, colonscopia, istologico ed ecografia), il sospetto di MICI è molto forte. Mi ha detto che riesaminerà insieme all'istopatologo il vetrino col tessuto prelevato e valuterà il mio caso con il primario per decidere il da farsi. Vorrei porle una domanda anomala. Da laureanda, la mia preoccupazione maggiore riguarda il lavoro. Se dovessi avere una MICI diagnostica, potrei accedere alla Polizia di Stato o queste patologie cozzano con il requisito dell'idoneità fisica al servizio?
Grazie in anticipo
[#7]
Nel Decreto 30 giugno 2003, n.198 del Ministero dell'Interno
il comma 2 dell'articolo 3 recita
"Costituiscono, inoltre, cause di non idoneità per l'ammissione ai concorsi di cui al comma 1 le imperfezioni e infermità indicate nell'allegata Tabella 1."
Al punto 6 della Tabella 1 alla quale si fa riferimento è scritto:
"Le infermità ed imperfezioni dell'apparato digerente e dell'addome:
a) le malformazioni e le malattie croniche delle ghiandole e dei dotti salivari che producono disturbi funzionali;
b) le malformazioni, le anomalie di posizione, le patologie o i loro esiti del tubo digerente, del fegato e vie biliari, del pancreas e del peritoneo che, per natura, sede e grado producano disturbi funzionali;
c) le ernie viscerali;
d) la splenectomia a possibile incidenza sulla crasi ematica.
Le IBD (sia m. di Crohn che Rettocolite Ulcerosa) sono malattie del tubo digerente che possono produrre disturbi funzionali, quindi sembra che siano causa di non idoneità.
Tuttavia questo è il ragionamento di un gastroenterologo, per una più accurata risposta provo a "girare" il suo quesito agli specialisti in medicina legale che sono maggiormente competenti sul tema e saranno sicuramente più esaurienti.
il comma 2 dell'articolo 3 recita
"Costituiscono, inoltre, cause di non idoneità per l'ammissione ai concorsi di cui al comma 1 le imperfezioni e infermità indicate nell'allegata Tabella 1."
Al punto 6 della Tabella 1 alla quale si fa riferimento è scritto:
"Le infermità ed imperfezioni dell'apparato digerente e dell'addome:
a) le malformazioni e le malattie croniche delle ghiandole e dei dotti salivari che producono disturbi funzionali;
b) le malformazioni, le anomalie di posizione, le patologie o i loro esiti del tubo digerente, del fegato e vie biliari, del pancreas e del peritoneo che, per natura, sede e grado producano disturbi funzionali;
c) le ernie viscerali;
d) la splenectomia a possibile incidenza sulla crasi ematica.
Le IBD (sia m. di Crohn che Rettocolite Ulcerosa) sono malattie del tubo digerente che possono produrre disturbi funzionali, quindi sembra che siano causa di non idoneità.
Tuttavia questo è il ragionamento di un gastroenterologo, per una più accurata risposta provo a "girare" il suo quesito agli specialisti in medicina legale che sono maggiormente competenti sul tema e saranno sicuramente più esaurienti.
[#9]
La maggiore probabilità è per residui alimentari; potrebbe anche essere un filamento di muco, non preoccupante.
Se dovesse ripetersi può valer la pena di praticare un esame parassitologico delle feci per escludere un'infestazione).
Se dovesse ripetersi può valer la pena di praticare un esame parassitologico delle feci per escludere un'infestazione).
[#10]
Spett.le Utente,
intervengo nel consulto per confermarLe la risposta del Dott.Scuotto relativamente all'idoneità al concorso per la Polizia di Stato.
Tenga tuttavia presente che l'applicazione del Decreto da parte dei selettori non sempre è rigorosa, per cui ove fosse interessata e le condizioni cliniche si non presentassero compromesse, potrebbe comunque presentare la domanda e confidare in un'applicazione "elastica" da parte della Commissione esaminatrice.
Distinti Saluti.
intervengo nel consulto per confermarLe la risposta del Dott.Scuotto relativamente all'idoneità al concorso per la Polizia di Stato.
Tenga tuttavia presente che l'applicazione del Decreto da parte dei selettori non sempre è rigorosa, per cui ove fosse interessata e le condizioni cliniche si non presentassero compromesse, potrebbe comunque presentare la domanda e confidare in un'applicazione "elastica" da parte della Commissione esaminatrice.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 5.9k visite dal 09/08/2020.
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