Sindrome da reflusso gastrico che persiste
Buongiorno.
A cominciare dai mesi di novembre-dicembre 2019, ho cominciato ad accusare episodi saltuari di bruciore retrosternale e di rigurgito acido, cui si sono aggiunti successivamente doloretti sordi al petto e all'epigastrio, talvolta irradiatisi anche alla schiena.
Tali sintomi, divenuti via via più frequenti, comparivano indistintamente in vari momenti della giornata e senza una precisa associazione ai pasti.
Il mio medico curante, sospettando sin dall'inizio un problema di reflusso gastroesofageo anche a causa dei miei trascorsi "familiari" (mio padre soffre di esofagite da reflusso con ernia iatale da oltre 20 anni, a mio fratello è stato diagnosticato un quadro simile in una recente gastroscopia, io come mia madre ho sofferto di colon irritabile per oltre 10 anni e tuttora, sebbene con frequenza molto ridotta rispetto al passato, mi capita di avere episodi intestinali piuttosto fastidiosi con dolore crampiforme, meteorismo, diarrea, ecc.
), mi ha prescritto 2 medireflux al giorno dopo i pasti, ma dinanzi a una non soddisfacente regressione dei sintomi, mi ha fatto cominciare un ciclo di terapia con pariet 10 mg (1 al dì).
Successivamente ho consultato anche un gastroenterologo, che mi ha fatto fare esami del sangue e una ecografia dell'addome superiore: tutto è risultato nella norma, a parte il mio solito valore leggermente sopra soglia della bilirubina diretta e indiretta (probabilmente ho la sindrome di Gilbert, dice il mio medico) e un leggero rialzo dell'amilasi.
Dopo aver interrotto il pariet, che avevo preso per 5 settimane e che aveva certamente reagito provocando una riduzione dei sintomi (anche se non la loro totale scomparsa), ho avuto una riacutizzazione della sintomatologia: il gastroenterologo mi ha detto di riprendere il pariet e continuarlo fino alla fine di giugno, ovvero per altre 4 settimane, cosa che ho fatto e che devo dire mi ha apportato un nuovo miglioramento, anche se a tratti i disturbi si sono comunque ripresentati, senza mai scomparire del tutto.
Ora, ho interrotto definitivamente il pariet sabato scorso (nell'ultima settimana lo avevo assunto a giorni alterni).
I sintomi si stanno facendo nuovamente sentire, anche se si tratta sempre di sintomi molto blandi: non ho mai avuto nausea, conati di vomito, osservo una dieta appropriata senza cibi o bevande a rischio, non bevo, non fumo, eppure il fastidio gastroesofageo c'è sempre (lieve bruciore/dolore, senso di risalita, eruttazioni molto frequenti, bocca acida/amara, voltastomaco) pur se alternato a momenti della giornata in cui non ho nulla.
Mi chiedo quindi:
- è il caso di sottopormi subito a una gastroscopia o devo comunque programmarla nel futuro?
- devo ricorrere nuovamente al pariet?
per quanto tempo posso assumerlo?
e a che dose?
sempre 10 mg?
Grazie mille per ogni vostro consiglio!
A cominciare dai mesi di novembre-dicembre 2019, ho cominciato ad accusare episodi saltuari di bruciore retrosternale e di rigurgito acido, cui si sono aggiunti successivamente doloretti sordi al petto e all'epigastrio, talvolta irradiatisi anche alla schiena.
Tali sintomi, divenuti via via più frequenti, comparivano indistintamente in vari momenti della giornata e senza una precisa associazione ai pasti.
Il mio medico curante, sospettando sin dall'inizio un problema di reflusso gastroesofageo anche a causa dei miei trascorsi "familiari" (mio padre soffre di esofagite da reflusso con ernia iatale da oltre 20 anni, a mio fratello è stato diagnosticato un quadro simile in una recente gastroscopia, io come mia madre ho sofferto di colon irritabile per oltre 10 anni e tuttora, sebbene con frequenza molto ridotta rispetto al passato, mi capita di avere episodi intestinali piuttosto fastidiosi con dolore crampiforme, meteorismo, diarrea, ecc.
), mi ha prescritto 2 medireflux al giorno dopo i pasti, ma dinanzi a una non soddisfacente regressione dei sintomi, mi ha fatto cominciare un ciclo di terapia con pariet 10 mg (1 al dì).
Successivamente ho consultato anche un gastroenterologo, che mi ha fatto fare esami del sangue e una ecografia dell'addome superiore: tutto è risultato nella norma, a parte il mio solito valore leggermente sopra soglia della bilirubina diretta e indiretta (probabilmente ho la sindrome di Gilbert, dice il mio medico) e un leggero rialzo dell'amilasi.
Dopo aver interrotto il pariet, che avevo preso per 5 settimane e che aveva certamente reagito provocando una riduzione dei sintomi (anche se non la loro totale scomparsa), ho avuto una riacutizzazione della sintomatologia: il gastroenterologo mi ha detto di riprendere il pariet e continuarlo fino alla fine di giugno, ovvero per altre 4 settimane, cosa che ho fatto e che devo dire mi ha apportato un nuovo miglioramento, anche se a tratti i disturbi si sono comunque ripresentati, senza mai scomparire del tutto.
Ora, ho interrotto definitivamente il pariet sabato scorso (nell'ultima settimana lo avevo assunto a giorni alterni).
I sintomi si stanno facendo nuovamente sentire, anche se si tratta sempre di sintomi molto blandi: non ho mai avuto nausea, conati di vomito, osservo una dieta appropriata senza cibi o bevande a rischio, non bevo, non fumo, eppure il fastidio gastroesofageo c'è sempre (lieve bruciore/dolore, senso di risalita, eruttazioni molto frequenti, bocca acida/amara, voltastomaco) pur se alternato a momenti della giornata in cui non ho nulla.
Mi chiedo quindi:
- è il caso di sottopormi subito a una gastroscopia o devo comunque programmarla nel futuro?
- devo ricorrere nuovamente al pariet?
per quanto tempo posso assumerlo?
e a che dose?
sempre 10 mg?
Grazie mille per ogni vostro consiglio!
[#1]
In primo luogo farei un test per ricerca helicobacter pylori (test feci o urea breath test).
Poi si decide il resto.
Per il test deve astenersi da antibiotici ed inibitori della pompa protonica per 3 settimane.
Cordiali saluti!
Poi si decide il resto.
Per il test deve astenersi da antibiotici ed inibitori della pompa protonica per 3 settimane.
Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#4]
Utente
Salve Dottore.
Solo per informarla che ho fatto il test e sono risultato positivo all'helicobacter.
Nelle ultime settimane i sintomi sono molto diminuiti (sto bene quasi tutti i giorni), quindi quando mi è arrivato il referto l'altro ieri è stata un po' una doccia fredda.
Poiché sono in partenza per 2 settimane di mare, il mio medico mi ha "risparmiato" per il momento dalla terapia antibiotica, ma ha detto che con estrema probabilità a settembre dovremo eradicarlo, a prescindere dai sintomi...lei concorda su questo? Un collega in ufficio mi diceva che lui ha avuto l'helicobacter ma il gastroenterologo non glielo ha fatto eradicare subito non avendo sintomi particolari... a me sembra un po' strano...
Grazie ancora e buone vacanze!
Solo per informarla che ho fatto il test e sono risultato positivo all'helicobacter.
Nelle ultime settimane i sintomi sono molto diminuiti (sto bene quasi tutti i giorni), quindi quando mi è arrivato il referto l'altro ieri è stata un po' una doccia fredda.
Poiché sono in partenza per 2 settimane di mare, il mio medico mi ha "risparmiato" per il momento dalla terapia antibiotica, ma ha detto che con estrema probabilità a settembre dovremo eradicarlo, a prescindere dai sintomi...lei concorda su questo? Un collega in ufficio mi diceva che lui ha avuto l'helicobacter ma il gastroenterologo non glielo ha fatto eradicare subito non avendo sintomi particolari... a me sembra un po' strano...
Grazie ancora e buone vacanze!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 08/07/2020.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
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