Reflusso gastroesofageo e ernia iatale
Buongiorno,
nel 2015 tramite gastroscopia mi è stata diagnosticata un'ernia iatale e una irritazione della mucosa esofagea.
Ho seguito quindi una cura di 40mg di pantoprazolo due volte al giorno finchè la terapia non è stata sospesa poichè accusavo forti mal di testa.
Mi è stato quindi consigliato di utilizzare esomeprazolo 20mg al bisogno due volte al dì in caso di forti disturbi, una volta al dì in caso di disturbi lievi, da assumere 30min prima del pasto.
All'esomeprazolo è stato associato un antiacido (gaviscon advance) per tamponare gli effetti del reflusso.
Dal 2016 mi sono quindi "arrangiato" dosandomi l'esomeprazolo in base all'intensità dei sintomi e sospendendo la cura nel periodo estivo (quando il fastidio quasi scompariva del tutto).
Quest'anno però la situazione sembra essere peggiorata.
Ho iniziato ad avvertire forti dolori al petto, bruciore e affaticamento nel respiro.
Inoltre avevo continuo sapore acido in bocca.
L'esomeprazolo non sortiva effetto e sono arrivato ad assumere 3 gaviscon al giorno senza comunque trovare sollievo.
Il medico mi ha prescritto un rx stomaco e duodeno con doppio contrasto dove è emersa una ernia iatale di piccole dimensioni ma un reflusso importante (nell'esecuzione del test inclinandomi indietro il bario mi è risalito alla gola).
Ora non so come comportarmi.
Se effettuare un'altra gastroscopia, se continuare con esomeprazolo e soprattutto mi chiedo se l'utilizzo di antiacidi a lungo andare possa esser dannoso.
Diversi medici a cui mi sono rivolto mi hanno risposto che devo imparare a convivere con il mio problema e che forse la maggior parte dei problemi risiedono nella mia testa.
Per quanto io possa essere a volte tendente all'ipocondria (il dolore al petto che avverto a volte è così forte che mi sembra di avere un infarto) avverto sicuramente un disagio che mina la mia quotidianità.
Sono vegetariano, ho comprato un letto con la rete rialzabile e sto attento a non mangiare cibi irritanti quali spezie e cioccolato.
Non so più come migliorare la qualità della mia vita.
Ho intenzione di sottopormi ad una visita specialistica ma volevo qualche indicazione su come comportarmi e quali esami svolgere prima di ritrovarmi con l'ennesimo pugno di mosche in mano.
Grazie.
nel 2015 tramite gastroscopia mi è stata diagnosticata un'ernia iatale e una irritazione della mucosa esofagea.
Ho seguito quindi una cura di 40mg di pantoprazolo due volte al giorno finchè la terapia non è stata sospesa poichè accusavo forti mal di testa.
Mi è stato quindi consigliato di utilizzare esomeprazolo 20mg al bisogno due volte al dì in caso di forti disturbi, una volta al dì in caso di disturbi lievi, da assumere 30min prima del pasto.
All'esomeprazolo è stato associato un antiacido (gaviscon advance) per tamponare gli effetti del reflusso.
Dal 2016 mi sono quindi "arrangiato" dosandomi l'esomeprazolo in base all'intensità dei sintomi e sospendendo la cura nel periodo estivo (quando il fastidio quasi scompariva del tutto).
Quest'anno però la situazione sembra essere peggiorata.
Ho iniziato ad avvertire forti dolori al petto, bruciore e affaticamento nel respiro.
Inoltre avevo continuo sapore acido in bocca.
L'esomeprazolo non sortiva effetto e sono arrivato ad assumere 3 gaviscon al giorno senza comunque trovare sollievo.
Il medico mi ha prescritto un rx stomaco e duodeno con doppio contrasto dove è emersa una ernia iatale di piccole dimensioni ma un reflusso importante (nell'esecuzione del test inclinandomi indietro il bario mi è risalito alla gola).
Ora non so come comportarmi.
Se effettuare un'altra gastroscopia, se continuare con esomeprazolo e soprattutto mi chiedo se l'utilizzo di antiacidi a lungo andare possa esser dannoso.
Diversi medici a cui mi sono rivolto mi hanno risposto che devo imparare a convivere con il mio problema e che forse la maggior parte dei problemi risiedono nella mia testa.
Per quanto io possa essere a volte tendente all'ipocondria (il dolore al petto che avverto a volte è così forte che mi sembra di avere un infarto) avverto sicuramente un disagio che mina la mia quotidianità.
Sono vegetariano, ho comprato un letto con la rete rialzabile e sto attento a non mangiare cibi irritanti quali spezie e cioccolato.
Non so più come migliorare la qualità della mia vita.
Ho intenzione di sottopormi ad una visita specialistica ma volevo qualche indicazione su come comportarmi e quali esami svolgere prima di ritrovarmi con l'ennesimo pugno di mosche in mano.
Grazie.
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Sono d' accordo su quasi tutto quello che ha deciso di fare, soprattutto il letto rialzabile ed eliminare il cioccolato. Alcune spezie favoriscono la digestione, quindi non sono da eliminare ( per esempio li peperoncino piccante ). I farmaci inibitori di pompa non sono da prendere " al bisogno ", come se fossero del semplice bicarbonato. Vanno presi di continuo, eventualmente a periodi. Quelli a base di alginato, anche più volte al giorno, secondo necessità. L' ernia è piccola, quindi non è il caso si pensare a una soluzione chirurgica.
Prof. alberto tittobello
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 01/07/2020.
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