Le feci, secondo voi potrebbe esserci un' associazione

Buongiorno,

da qualche mese a questa parte ho dei problemi di digestione.
Per qualsiasi cosa mangi, che sia la leggera insalata o la pizza, impiego anche 8-12 ore prima di digerire.

Dopo aver mangiato mi si gonfia lo stomaco come una palla e mi sento davvero pesante. A volte non riesco ad abbottonare i pantaloni che fino a qualche ora prima mi calzavano bene.

Soffrendo di stipsi cronica associata a feci caprine e talvolta feci di diverso colore e con difficoltà di evacuazione e molto volte trovo degli alimenti in pezzi interi tra le feci, secondo voi potrebbe esserci un' associazione?


Ho pensato che potessi essere intollerante a qualche alimento e ho chiesto un consulto al mio medico di famiglia secondo il quale non è necessario effettuare i test per le intolleranze, ma mi ha suggerito di assumere Peridon prima dei pasti. Dopo una settimana di cura non ho visto minimamente risultati.

Poi ho notato che ho sempre uno strano sapore in bocca associato ad alito pesante nonostante lavi spessissimo i denti.

Cosa mi consigliate di fare?

Grazie per la collaborazione,

C
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.6k 218
Gentile signora,
il meteorismo (gonfiore in addome) e il senso di pesantezza della difficoltà digestiva si associano molto frequentemente alle condizioni di stipsi.
E' opportuno, per facilitare la risoluzione della sintomatologia, instaurare una regolarità dell'evacuazione attraverso correzioni dietetiche e comportamentli. Tra le prime, congruo apporto di fibre e liquidi; per le abitudini: regolare attività fisica (evitare la sedentarietà) e ritmo di assunzione dei pasti.
Alcuni farmaci come il domperidone - che le hanno consigliato - possono essre di utilità per breve periodo nella gestione dei sintomi relativi al tratto alto dell'apparato digerente (esofago-stomaco-duodeno); altri - sempre temporaneamente - come il simeticone, possono interferire favorevolmente con il meteorismo.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.