Gastroprotezione

Buongiorno Gentili Dottori, desidererei porvi la seguente domanda; a seguito di una diagnosi di lieve pericardite idiopatica mi è stata prescritta Colchicina 1 mg al giorno (3 mesi) assumo in base alla risposta dei miei sintomi 1 cp Esopral 40mg, (circa 2 volte a settimana) gaviscon dopo i pasti principali, i miei disturbi sono 1 volta a settimana diarrea alternata a svuotamento con feci più molli, da circa 15 giorni presento un modesto dolore (tipico di gastrite) nel tardo pomeriggio quasi sempre alla stessa ora in prossimità della cena che diminuisce dopo i pasti fino a cessare definitivamente ma nel frattempo le feci hanno ripreso la sua normale consistenza, ho una storia legata al reflusso che nell'ultima gastroscopia fatta nel 2018 dice: Esofago di colorito roseo, assenza di lesioni.
Cardias incontinente per piccola ernia dello iatus, assenza di lesioni esofagitiche in atto.
Lo stomaco ha scarso ristagno chiaro, pliche di colorito roseo, ben distensibili all' insufflazione, prive di lesioni.
Angulus endoscopicamente indenne.
Al fondo gastrico esiti di fundoplicatio secondo Nissen (eseguito nel 2010) Piloro pervio.
Bulbo e mucosa duodenale nella norma.
La mia domanda è: se i sintomi sopracitati sono compatibili con la terapia in atto, o se si consiglia eventualmente di assumere quotidianamente il gastroprotettore, gradirei una vostro illustre parere dal momento in cui sia in ospedale e dal mio specialista cardiologo e medico curante ho avuto risposte tali da farmi credere che in fondo potrei prendere gli ipp soltanto al bisogno.
Nel ringraziarvi in attesa di un vostro eventuale riscontro vogliate gradire i miei più cordiali saluti.
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
No, gli IPP non si prendono solo al bisogno. E' più corretto fare dei cilci più o meno lunghi ( anche di più mesi, non solo un mese ) e poi eventualmente sostituirli con preparati antiacidi, come quelli a base di alginato e bicarbonato.

Prof. alberto tittobello

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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta Dottore , quindi le chiedo se ciò abbia potuto compromettere la mia funzionalità gastrointestinale Dovuta alla mia irregolare assunzione degli ipp, E se questo mio errato comportamento può spiegare i sintomi già descritti prima, visto che il referto eco cardiografo eseguito alcuni giorni fa risulta essere nella norma( non segni di pericardite in atto) e il parere del mio specialista è quello di sospensione dopo 45 giorni di terapia con colchicina Lei in questo caso cosa potrebbe suggerirmi per limitare i danni casomai già causati da questi antinfiammatori nella ipotesi che un rimedio fosse ancora possibile? Cordialmente
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
No, non ci siamo capiti. L' assunzione degli IPP non compromette " la funzionalità intestinale " , ma è utile per evitare danni allo stomaco, eventualmente provocati dai farmaci antinfiammatori
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Utente
Utente
Grazie mille per la sua replica Professore , ho compreso bene quello che lei raccomanda, ma quello che io voglio dire è esprimere il mio timore a sviluppare lesioni gastriche visto che in un mese e mezzo non ho preso regolarmente gli ipp così come avrei dovuto durante la terapia con Colchicina ma non mi è stato raccomandato da nessuno dei medici da me descritti nel precedente mio intervento ! E adesso ciò che mi chiedo è se potrei sviluppare in seguito un ulcera dovuta a questo anche se allo stato attuale sto bene anche perché ho oramai finito la terapia antinfiammatoria, tuttavia le chiedo se lei consiglia a questo punto un periodo di cura con ipp per contenere eventuali erosioni già eventualmente provocati dai farmaci, grazie mille e mi scuso ancora se la disturbo, le prometto di non replicarle più. Grazie
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