Reflusso~gastrite~problemi cardiaci

Buongiorno,
Da oramai un mese soffro di problemi legati ad extrasistole, specialmente appena sveglio e dopo i pasti.
Ho svolto una visita cardiologica comprensiva di esami del sangue ed ecografia dove nulla è risultato anomalo, ora procederò ad un holter cardicaco.

Il mio medico di base, date le esperienze passate (2 anni fa) di reflusso e gastrite confermate da una gastroscopia, ha deciso di farmi iniziare una terapia con pantorc da 40 per un mese e poi pantorc da 20 per un altro mese.

Premetto che prima di iniziare la terapia, oltre ai sintomi cardiaci, avevo solamente un po' di stomaco gonfio, bruciore alla gola dopo i pasti e la mattina; peggiorati poi con difficoltà e leggero dolore a deglutire in zona esofago e gola.
Dopo 10 GG di terapia i sintomi sono cambiati, le extrasistole dopo i pasti sembrano leggeremente diminuite anche se avverto battiti strani durante tutta la giornata, ma soprattutto è comparso un bruciore di stomaco che si irradia anche nella zona del cuore, soprattutto lontano dai pasti (non la mattina appena sveglio), si attenuano leggermente durante i pasti. Durante la giornata ho frequenti e "esagerate" erutrazioni
Durante i pasti avverto leggere fitte sia al centro del petto che alla sinistra del petto (parte laterale del costato)
Inoltre ho notato che bere lontano dai pasti acqua naturale mi provoca o aumento o insorgenza del brucuore.

Premetto che sono un ragazzo ansioso.


Tutto questo a cosa può essere dovuto?
Ad un problema cardiaco?
O ad un problema di gastrite?
Come mai la terapia sembra aver fatto peggiorare i sintomi visto che il bruciore di stomaco non lo avevo da ormai due anni...

Grazie mille per il tempo dedicato
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
No, il cuore non c' entra. Talvolta bisogna insistere con la terapia ( e non ridurre la dose a metà ), perché non sempre fà effetto subito. Altre volte persiste un po' di bruciore, perché il materiale che refluisce non è composto solo dall ' acido dello stomaco, ma anche, per es. , da bile. In questo caso ( ma vedremo poi ) sarà opportuno eseguire un altro esame, lievemente fastidioso, ma non doloroso, che si chiama pH-impedenzometria. Ci risentiremo.

Prof. alberto tittobello

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