La tac la porteremo

Salve,
mia madre 74 anni ha subito nel Settembre 2000 (65 anni) una gastrectomia subtotale, a fronte di un carcinoma gastrico, seguita da radio e chemio-terapia.
Anche quest'anno sta facendo dei controlli.
Riporto il referto della TAC eseguita:

TC ADDOME INF - TC ADDOME SUP - TC TORACE - TC CEREBRALE

Esame eseguito con tecnica spirale multistrato prima e dopo somministrazione di contrasto per via endovenosa.
Esiti di gastrectomia subtotale e di colecistectomia; Non sono evidenti tessuti patologici nella sede del pregresso
intervento per quanto valutabile con la metodica.
Non significative linfoadenopatie in sede locoregionale.
Il fegato appare aumentato di dimensioni a margini regolari, esente da lesioni focali solide.
Non dilatazioni delle vie biliari in sede intra e extraepatica.
La vena porta appare pervia e di calibro regolare.
Non sono evidenti lesioni focali solide a carico di milza, pancreas e surreni e reni; fatta eccezione per un'alterazione morfo-strutturale in corrispondenza del polo superiore del rene sn.
Falda di versamento libero in sede perisplenica, non versamento libero nei restanti recessi addomino-pelvici.
Esiti fibrotici con bronchiettasie che appaiono deterse da muco sono evidenti in sede apicale dx.
Presenza di lobo azygos.
Non sono evidenti lesioni focali solide a carico di entrambi i polmoni.
Non versamento pluerico bilateralmente.
Non significative linfoadenopatie in sede ilo-mediastinica.
Non evidenti lesioni focali solide a carico del parenchima cerebrale in sede sovra e sottotentoriale.

La TAC la porteremo in visione dal medico oncologo che aveva richiesto l'esame e che la ha in cura.
Partendo dal presupposto che l'laterazione morfo-strutturale del rene sn è forse dovuta ad un ciste di cui siamo a conoscenza da tempo, volevo capire quando si parla di "Falda di versamento libero in sede perisplenica" se è una cosa di cui preoccuparsi o no.
Mi spiego meglio, mi pare di aver capito che è presente un versamento nella zona circostante la milza; visto il referto della TAC (assenza di lesioni focali) può essere questo versamento sintomo di un problema tumorale o probabilmente è legato ad altri problemi di minore entità anche se ovviamente vanno analizzati ?

Ringrazio in anticipo per la disponibilità.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
La presenza di liquido libero all' interno dell' addome puo' avere diverse cause, non necessariamente essere indice di malattia neoplastica.L' interpretazione del dato andra' fatta dal collega che conosce e segue personalmente la paziente.AUguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Utente
Utente
Un ulteriore chiarimento che dalla sua risposta non mi è chiaro, probabilmente per mia non conoscenza dell'argomento.
Partendo dal presupposto che non necessariamente la presenza di liquido in sede perisplenica è dovuto a malattia neoplastica (l'assenza di lesioni focali nella TAC mi fa sperare che sia così), che malattie possono causare la presenza del liquido in questione ?
Le faccio questa domanda per capire se ci troviamo in ogni caso davanti ad un sintomo indice di una malattia grave o se ci sono anche malattie minori che possono causare una situazione del genere.

Ancora grazie per la disponibilità.
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Il liquido puo' essere ad esempio, tra le tante patologie, secondario a malattie del fegato o del pancreas ma solo la valutazione diretta della paziente permetterà ai colleghi di interpretare il dato.
[#4]
Utente
Utente
Nel frattempo mia madre ha eseguito le varie analisi di routine per controllare il suo stato di salute.
In particolare a Maggio 2009 era stato evidenziato un valore di CEA=8,72 e di CA19-9=65,2.
Successivamente per valutare la situazione è stata sottoposta di nuovo alla TAC il cui referto ricalca in maniera identica il referto descritto all'inizio di questa thread, ha eseguito anche una colonscopia che non ha riscontrato problemi.
Ora si è appena sottoposta di nuovo agli esami del sangue, come richiesto dall'oncologo curante, con i valori dei marker che sono ancora saliti, CEA=13,66 e CA19-9=151,1.
L'oncologo ci aveva anche prospettato di fare eventualmente anche una PET nel caso non si riesca a capire come mai questi valori contiunuino a crescere.
Volevo sapere se i valori dei due marker sono preoccupanti o se possono anche essere dovuti a patologie "secondarie" che possono presentarsi in persone che hanno subito un intervento per tumore allo stomaco.
In particolare la crescita lenta e continua dei due marker non ci lascia tranquilli.

Ringrazio come sempre per la disponibilità.
Cordiali Saluti.
[#5]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
La crescita dei valori dei markers potrebbe, ripeto, potrebbe indicare una ripresa della malattia per cui era stata trattata, dato ovviamente da integrare con gli altri accertamenti che giustamente sta eseguendo su guida dell' oncologo.
[#6]
Utente
Utente
Riprendo la storia interrotta lo scorso Novembre. Come richiesto, dall'oncologo curante, è stata eseguita PET in data 28/12 con il seguente referto:
"L’esame è stato eseguito a digiuno con tecnica PET, dopo la somministrazione endovenosa di 18F-FDG e con modalità 3D. Sono state acquisite immagini della distribuzione del tracciante di vitalità cellulare regione orbito-meatale al terzo superiore dei femori (TOTAL BODY). Sono state ricostruite sezioni tomografiche multiplanari corrette per l’attenuazione fotonica mediante metodica TC low-dose.
Si osserva area di ipercaptazione [SUVmax 4.1] a livello dell’ipocondrio di sinistra al davanti dell’ilo splenico in verosimile corrispondenza della coda del pancreas;tale reperto, di non univoca interpretazione, appare meritevole di approfondimento diagnostico mediante RM (lesione pancreatica metabolicamente attiva? Linfadenopatia? Captazione intestinale aspecifica?).
L’iperfissazione a carattere diffuso obiettiva bile lungo il decorso del colon-retto è ancora compatibile con una condizione di flogosi aspecifica.
Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5mm) ed alle forme a bassa attività metabolica non si osservano altre immagini di ipercaptazione patologica del tracciante nelle restanti regioni corporee esaminate."

A seguito del referto della PET l'oncologo ci ha inviato dal chirurgo il quale ha prescritto una TAC addominale, con il seguente referto, eseguita in data odierna:

"L’indagine ha dimostrato la presenza di processo parenchimatoso di tipo neoformato a livello dell’ipocondrio sinistro marcatamente aderente alle pareti del moncone gastrico e coinvolgente la coda del pancreas e la flessura sinistra del colon che risulta ridotto di calibro.
La massa presenta marcata aderenza ai vasi splenici dalle cui pareti non risulta dissociabile in quanto infiltrata.
Notevole riduzione volumetrica del rene sinistro a livello del polo superiore della regione equatoriale con riduzione della vascolarizzazione in rapporto a turbe vascolari.
La quota parenchimale del rene in corrispondenza della regione polare inferiore è regolarmente rappresentata con regolare effetto nefrografico ed eliminazione del mezzo di contrasto.
A livello della regione equatoriale polare inferiore del rene sinistro è presente una formazione cistica del diametro di 5 centimetri con ulteriori cisti di 1,2 centimetri a livello del polo inferiore.
Il rene destro presenta regolare volume risultando comunque orizzontalizzato ed abbassato della epatomegalia.
Il rene destro presenta regolare effetto nefro e pielografico ed ha eliminato in tempi normali il mezzo di contrasto; è presente una formazione cistica di 2 centimentri in sede equatoriale da questo lato.
Concrezioni litiasiche millimetriche a carico del gruppo caliceale superiore del rene sinistro e del gruppo caliceale medio ed inferiore del rene destro.
Aumento di volume del lobo destro del fegato senza lesioni occupanti spazio di tipo solido nel parenchima ove è presente cisti sierosa millimetrica nel segmento ottavo; i segmenti secondi e terzi del fegato sono atrofici.
Regolare morfologia della milza.
Assenza di tumefazioni linfonodali a livello dell’ilo epatico, del tripode celiaco ed in sede paraaortocavale.
Non ectasia delle vie escretrici.
Regolare morfologia della vescisa.
Esiti di isteroannessectomia.
Non è stato rilevato versamento nella cavità peritoneale nello scavo pelvico."

Nel frattempo il CEA ha raggiunto il valore di 180.
Nei prossimi giorni porteremo il referto della TAC addominale al chirurgo.
Se ho ben capito questa massa, posizionata nell'ipocondrio di sinistra, è a contatto di molti organi (coda pancreas, colon, moncone gastrico, vasi splenici). Volevo, se possibile leggendo un referto via internet, un suo parere sulla possibilità di un eventuale intervento o se la diagnosi sembra più propendere per un eventuale ricorso a sole cure palliative.

La ringrazio come sempre per la disponibilità.

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Sembrerebbe trattarsi di una ripresa locale di malattia.
La resecabilita' viene determinata dagli esami che ha eseguito e, in assenza di dato sfavorevoli, dalla esplorazione chirurgica.
La visita chirurgica in programma permetterà di scegliere una strategia terapeutica. Auguri!
[#8]
Utente
Utente
Mia madre è stata sottoposta a fine Marzo ad intervento chirurgico di totalizzazione della gastrectomia (10 anni fa per un tumore allo stomaco era stata sottoposta ad una subtotale) con plenopancreatectomia distale comprendente il surene sinistro. L'esame istologico del preparato chirurgico ha dimostrato trattarsi di adenocarcinoma dei dotti del pancreas esocrino, moderatamente differenziato, di tipo mucinoso sec. WHO 2000;UICC2009: pT2N0M0.

Ora a distanza di 3 mesi circa in vista della visita oncologica ha eseguito la TAC il cui referto contiene queste due frasi che non sembrano promettere nulla di buono.
"Presenza di tessuto di significato eteroplasico difficilmente parametrabile localizzato anteriormente al tripode celiaco che appare infiltrato, a livello del foglietto peritoneale anteriore e del legamento epato-gastrico, con encasement dell'arteria mesentrica superiore e della vena porta.
Presenza di multiple linfoadenopatie delle dimensioni massime di 15 mm lungo il decorso dei vasi mesentrici, in sede lomboaortica, interaortocavale"
In attesa della visita oncologica (tra 15 gg) volevo un suo parere per capire la gravità della presenza di tessuto eteroplasico (come mai non si usa il termine neoplasico?)e di linfoadenopatie. Se sono probabilmente riconducibili al tumore al pancreas e se la prognosi è grave.

La ringrazio per la disponililita'.
Cordiali Saluti.
[#9]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
L' esito in effetti sembrerebbe descrivere ancora una ripresa di malattia che potrebbe originare dalla recente neoplasia pancreatica o meno probabilmente dalla 'vecchia' neoplasia gastrica. L' oncologo valutera' l' eventuale necessita'di ulteriori accertamenti e la possibilita' di terapia adiuvante e conseguentemente la prognosi. Certo sua mamma è stata indubbiamente sfortunata a sviluppare due diverse neoplasie, tuttavia la risposta alla terapie eseguite in questi anni è stata buona.Ancora auguri!
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