Come uscire da questi sintomi di colon irritabile?
Buonasera dottori.
Scrivo dopo qualche mese perché i problemi intestinali di cui soffro ormai da 2 anni non sono passati.
In breve, dopo aver consultato due gastroenterologi diversi con rispettive visite e vari accertamenti in entrambi i casi la diagnosi è stata di sindrome di colon irritabile supportata da sindrome ansiosa in soggetto con problematiche psichiatriche.
Già da qualche anno soffro infatti di ansia generalizzata, ipocondria, disturbo ossessivo compulsivo (tutte problematiche per le quali sono in psicoterapia) e varie somatizzazioni, tra cui, la più invalidante resta quella intestinale.
Se in passato avevo dolorini allo stomaco, con meteorismo e flatulenza e scariche diarroiche o comunque feci acquosse, ora perfortuna mi è rimasto solo il problema delle evacuazioni parzialmente formate o acquose da 1 a 3 volte al di sopratutto dopo l'introduzione di cibo.
A seguito delle due visite specialistiche fatte ho eseguito i seguenti esami: esami ematici completi tutti negativi (indici infiammatori negativi, funzionalità epatica e pancreatica nella norma) calprotectina negativa (test eseguito 3 volte negli ultimi 2 anni), esami delle feci negativi (solo presenza altalenante si blastocystis hominis, che mi hanno ribadito più volte essere non patogeno), anticorpi celiachia negativi, breath test lattulosio negativo.
Fatto ciclo di normix con leggero miglioramento.
Fatto 3 mesi di valpinax con ottimo beneficio solo per il primo mese e mezzo (mi sembrava di essere rinato, mangiando di tutto e di più senza alcun problema) ma poi con l'aumentare dell'ansia è ripeggiorato tutto e gli effetti del valpinax si sono quasi azzerati.
Al momento stress psicologico e ansia aumentati a causa della situazione nazionale in merito alla infezione di coronavirus e le feci sono nuovamente acquosse tutti i giorni, spesso prodotte con aria e muco, quasi sempre dopo i pasti principali.
Il gastroenterologo non mi vuole prescrivere niente di nuovo e si limita a dirmi di fare dei cicli di normix se le feci poco formate continuano e attribuisce tutto a una sindrome del colon irritabile amplificata da forte stato di ansia.
Quale è il vostro parere?
Posso chiedervi qualche consiglio?
Come mi dovrei comportare?
Perché dopo due anni cosi non so proprio come gestire la situazione... Vi ringrazio.
Scrivo dopo qualche mese perché i problemi intestinali di cui soffro ormai da 2 anni non sono passati.
In breve, dopo aver consultato due gastroenterologi diversi con rispettive visite e vari accertamenti in entrambi i casi la diagnosi è stata di sindrome di colon irritabile supportata da sindrome ansiosa in soggetto con problematiche psichiatriche.
Già da qualche anno soffro infatti di ansia generalizzata, ipocondria, disturbo ossessivo compulsivo (tutte problematiche per le quali sono in psicoterapia) e varie somatizzazioni, tra cui, la più invalidante resta quella intestinale.
Se in passato avevo dolorini allo stomaco, con meteorismo e flatulenza e scariche diarroiche o comunque feci acquosse, ora perfortuna mi è rimasto solo il problema delle evacuazioni parzialmente formate o acquose da 1 a 3 volte al di sopratutto dopo l'introduzione di cibo.
A seguito delle due visite specialistiche fatte ho eseguito i seguenti esami: esami ematici completi tutti negativi (indici infiammatori negativi, funzionalità epatica e pancreatica nella norma) calprotectina negativa (test eseguito 3 volte negli ultimi 2 anni), esami delle feci negativi (solo presenza altalenante si blastocystis hominis, che mi hanno ribadito più volte essere non patogeno), anticorpi celiachia negativi, breath test lattulosio negativo.
Fatto ciclo di normix con leggero miglioramento.
Fatto 3 mesi di valpinax con ottimo beneficio solo per il primo mese e mezzo (mi sembrava di essere rinato, mangiando di tutto e di più senza alcun problema) ma poi con l'aumentare dell'ansia è ripeggiorato tutto e gli effetti del valpinax si sono quasi azzerati.
Al momento stress psicologico e ansia aumentati a causa della situazione nazionale in merito alla infezione di coronavirus e le feci sono nuovamente acquosse tutti i giorni, spesso prodotte con aria e muco, quasi sempre dopo i pasti principali.
Il gastroenterologo non mi vuole prescrivere niente di nuovo e si limita a dirmi di fare dei cicli di normix se le feci poco formate continuano e attribuisce tutto a una sindrome del colon irritabile amplificata da forte stato di ansia.
Quale è il vostro parere?
Posso chiedervi qualche consiglio?
Come mi dovrei comportare?
Perché dopo due anni cosi non so proprio come gestire la situazione... Vi ringrazio.
[#1]
Gia le risposi che concordo con la diagnosi di intestino irritabile.
Non cambio idea.
D'altra parte il forte legame con l'ansia lo ha notato anche lei.
Cordialmente.
Non cambio idea.
D'altra parte il forte legame con l'ansia lo ha notato anche lei.
Cordialmente.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#4]
Utente
Sicuramente ha ragione, ma vista la situazione sanitaria attuale ho qualche paura ad andare in ospedali o cliniche per farmi rivisitare dottore. Aspetto che la situazione si tranquillizzi un po'. Nel frattempo il gastroenterologo che mi segue mi ha prescritto diosmectal bustine (2 al di per 7 giorni e poi 1 al di per altri 20) visto le scariche diarroiche che ho tutti i giorni, e per combattere eruttazione ed inappettenza generale, a detta del medico di base sempre su base ansiosa, che sono iniziati da una settimana, riopan gel 1 a metà mattina e 1 mezz'ora dopo cena. Cosa gliene pare?
Purtroppo la mia ansia cresce sempre di più. Mi sembra una sorta di circolo vizioso perché mi genere, a quanto dicono, questi sintomi, ma sono proprio questi sintomi che non me la fanno passare. Con lo psicoterapeuta/psichiatra, stiamo pensando di associare anche un ansiolitico da prendere al bisogno in questo periodo.... Anche se sto cercando in tutti i modi di non tornare a quella roba.
La ringrazio ad ogni modo per il suo parere e la sua gradita disponibilità.
Purtroppo la mia ansia cresce sempre di più. Mi sembra una sorta di circolo vizioso perché mi genere, a quanto dicono, questi sintomi, ma sono proprio questi sintomi che non me la fanno passare. Con lo psicoterapeuta/psichiatra, stiamo pensando di associare anche un ansiolitico da prendere al bisogno in questo periodo.... Anche se sto cercando in tutti i modi di non tornare a quella roba.
La ringrazio ad ogni modo per il suo parere e la sua gradita disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 19/04/2020.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.