Disturbi addominali

Gent.
le Dottore, soffro di disturbi digestivi da molti anni.
Negli ultimi 3 anni i sintomi si concretizzano in un mix di fastidio addominale, senso di pienezza, inappetenza, gonfiore, nausea.
Tutti questi disturbi si scatenano quasi sempre dopo una o due ore da un pasto generalmente la cena.
Mi riesce difficile imputare queste reazioni al cibo che assumo in quanto è estremamente selezionato e basico (sono stato anche seguito da una dietista dell'ospedale).
Ieri ad esempio sono stato male dopo due ore dalla cena durante la quale ho mangiato una bistecca di tacchino ai ferri e delle zucchine lesse.
Questi disturbi accusati alla sera me li ritrovo al mattino sotto forma di inappetenza e sensazione di non aver completamente digerito.

Ultimi esami effettuati:
Feb-2017: gastroscopia con biopsia.
Gastrite cronica superficiale lieve.
HP negativo.

Mar-2017: ecografia addome completo.
Risulta tutto regolare.

Mag-2017: RX del tratto gastrointestinale SUP con MDC.
Si evidenziano alcuni intermittenti episodi di reflusso gastroesofageo spontaneo risalenti fino al terzo medio dell'esofago.
Rallentato svuotamento gastrico nelle anse intestinali a valle.

Ott-2017: studio del reflusso gastro esofageo.
Dopo pasto semi-solido marcato sono state acquisite immagini della regione toraco-addominale per 60 minuti ed immagini tardive a circa 2 ore.
Dopo circa un'ora dal pasto lo svuotamento gastrico risulta discretamente rallentato.
Dopo circa due ore dal pasto si osserva discreto anche se incompleto svuotamento gastrico.
Percentuale di svuotamento gastrico: a un'ora dal pasto: - 53%.
A due ore dal pasto: - 78%
Esami bioumorali gen-2017: nella norma.
calprotectina negativa sideremia nei limiti autoimmunità negativa virus epatotropi maggiori negativi.
Esami del sangue per escludere patologie alla tiroide e celiachia negativi.

Esami bioumorali sett-2017: glucosio 80 emoglobina glicata 32.1 mmol/mol (VN 38), AMA LKM ASMA ENA negativi.

Visita gennaio 2018: obiettivamente si rileva: addome trattabile non dolente e non dolorabile alla palpazione superficiale e profonda.
Presente corda colica non dolente e SX.
Non Blumberg, non Murphy.
Fegato palpabile all'acme dell' inspirio, milza non palpabile.
Normale timpanismo enterocolico.
Peristalsi presente.

Allo stato attuale mi mancano tre esami prescritti dal gastroenterologo per completare questo ciclo di accertamenti e che non sono ancora riuscito a fare e sono i seguenti: colonscopia, entero RMN e angio RMN.
questi ultimi due esami sono stati prescritti per escludere cause vascolari o organiche, considerata la conferma del rallentamento gastrico e la negatività dello studio delle possibili cause metaboliche.

L'unico farmaco che mi da un po' di beneficio è il levosulpiride ma non sempre.

Se per favore mi può dare un parere e anche un consiglio su come poter limitare i disturbi in attesa di questi esami.
Potrebbe trattarsi di sindrome del colon irritabile?
Grazie e cordiali saluti
[#1]
Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
Il dato che appare più importante, già dalle prime parole della sua descrizione, è la difficoltà del suo stomaco a liberarsi del cibo. Confermata dagli esami ( ritardato svuotamento gastrico ) Anche questa situazione può far parte di quella più vasta , che - per brevità - chiamiamo colon irritabile, ma che può coinvolgere tutti i visceri, anche lo stomaco e anche altri al di fuori del tratto digerente. Quindi a lei faranno sempre bene quei prodotti chiamati procinetici, come la levosulpiride o altri meno impegnativi, che però non posso prescrivere io, lo deve fare il suo medico.

Prof. alberto tittobello

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