Per quanto tempo si rimane immunosoppressi dopo terapia biologica?
Buongiorno Gentili Dottori,
sono una ragazza di 28 anni alla quale è stata diagnosticata nel 2014 una rettocolite ulcerosa.
Dopo qualche anno senza gravi problemi, nel 2018 ho iniziato ad avere scariche ematiche frequenti con dolori addominali, le quali sono state curate con Deltacortene prima e con Clipper poi.
A gennaio 2019 la situazione si è aggravata; la colonscopia effettuata ha evidenziato una pancolite di grado moderato-severo; da qui hanno preso avvio una serie di ricoveri.
Dapprima la situazione è stata gestita con Urbason da 50 e con Metronidazolo, senza ottenere alcun risultato.
Successivamente si è intrapresa la strada della biologica.
Mi sono sottoposta a tre infusioni indovenose a base di Flixabi
(Infliximab).
La prima non ha dato alcun risultato; dopo quindici giorni è stata effettuata la seconda, anch'essa inutile.
Come ultima strada i medici hanno scelto di anticipare la terza infusione (quindici giorni prima della data stabilita) e di raddoppiare la dose (10 mg per 1 kg, io pesavo 38).
Ciò è accaduto in data 26 febbraio.
Dal momento che nemmeno questa ha dato risultati, sono stata trasferita presso un altro ospedale, ove dopo una settimana di digiuno mi hanno sottoposto a colectomia con ileostomia.
Sono stata operata al 17 marzo e tornata a casa una settimana fa.
Il mio dubbio è il seguente: per quanto tempo si resta immunosoppressi dopo terapia biologica?
E cosa comporta tale condizione?
Attualmente sto assumendo solo protettore gastrico come farmaco.
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
sono una ragazza di 28 anni alla quale è stata diagnosticata nel 2014 una rettocolite ulcerosa.
Dopo qualche anno senza gravi problemi, nel 2018 ho iniziato ad avere scariche ematiche frequenti con dolori addominali, le quali sono state curate con Deltacortene prima e con Clipper poi.
A gennaio 2019 la situazione si è aggravata; la colonscopia effettuata ha evidenziato una pancolite di grado moderato-severo; da qui hanno preso avvio una serie di ricoveri.
Dapprima la situazione è stata gestita con Urbason da 50 e con Metronidazolo, senza ottenere alcun risultato.
Successivamente si è intrapresa la strada della biologica.
Mi sono sottoposta a tre infusioni indovenose a base di Flixabi
(Infliximab).
La prima non ha dato alcun risultato; dopo quindici giorni è stata effettuata la seconda, anch'essa inutile.
Come ultima strada i medici hanno scelto di anticipare la terza infusione (quindici giorni prima della data stabilita) e di raddoppiare la dose (10 mg per 1 kg, io pesavo 38).
Ciò è accaduto in data 26 febbraio.
Dal momento che nemmeno questa ha dato risultati, sono stata trasferita presso un altro ospedale, ove dopo una settimana di digiuno mi hanno sottoposto a colectomia con ileostomia.
Sono stata operata al 17 marzo e tornata a casa una settimana fa.
Il mio dubbio è il seguente: per quanto tempo si resta immunosoppressi dopo terapia biologica?
E cosa comporta tale condizione?
Attualmente sto assumendo solo protettore gastrico come farmaco.
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
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La terapia biologica non "immunosopprime" ma regola la risposta immunitaria agendo su alcuni messaggeri chimici detti citochine.
A oggi gli effetti su di lei dei biologici sono esauriti.
La rettocolite ulcerosa con la colectomia totale "guarisce".
Cordialmente.
A oggi gli effetti su di lei dei biologici sono esauriti.
La rettocolite ulcerosa con la colectomia totale "guarisce".
Cordialmente.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 953 visite dal 08/04/2020.
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