Inappetenza gonfiore perdita peso
Buongiorno,
55 anni, uomo, buone condizioni di salute generali, in questo periodo accuso un forte stress dovuto alla nota situazione che mi ha portato a diverse manifestazioni ansiose. Soffro inoltre spesso di gonfiore e pesantezza dopo mangiato, e in passato mi è stata diagnosticata dopo gastroscopia una lieve gastrite, probabilmente derivante dal mio temperamento ansioso.
Dopo quest'ultimo mese di "clausura forzata" mi sono accorto di avere perso circa 3 kg, la cosa mi ha messo in ansia e da un paio di giorni ho la bocca dello stomaco chiusa, leggermente dolente, ho perso completamente l'appetito e per quanto mi sforzi riesco a mangiare solo pochissimo sentendomi subito sazio e con lo stomaco pesante. Ho inoltre un forte gonfiore al ventre e mi accade spesso di eruttare anche a stomaco vuoto.
La cosa inizia a preoccuparmi, anche perché mangiando pochissimo credo verosimilmente il peso cali ulteriormente ingenerandomi ulteriore ansia.
Non avendo in questo periodo accesso al medico di base, chiedo se quanto sopra può verosimilmente rientrare in un quadro di gastrite nervosa, o se la cosa meriti un approfondimento in tempi rapidi (per quanto possibile vista la situazione).
55 anni, uomo, buone condizioni di salute generali, in questo periodo accuso un forte stress dovuto alla nota situazione che mi ha portato a diverse manifestazioni ansiose. Soffro inoltre spesso di gonfiore e pesantezza dopo mangiato, e in passato mi è stata diagnosticata dopo gastroscopia una lieve gastrite, probabilmente derivante dal mio temperamento ansioso.
Dopo quest'ultimo mese di "clausura forzata" mi sono accorto di avere perso circa 3 kg, la cosa mi ha messo in ansia e da un paio di giorni ho la bocca dello stomaco chiusa, leggermente dolente, ho perso completamente l'appetito e per quanto mi sforzi riesco a mangiare solo pochissimo sentendomi subito sazio e con lo stomaco pesante. Ho inoltre un forte gonfiore al ventre e mi accade spesso di eruttare anche a stomaco vuoto.
La cosa inizia a preoccuparmi, anche perché mangiando pochissimo credo verosimilmente il peso cali ulteriormente ingenerandomi ulteriore ansia.
Non avendo in questo periodo accesso al medico di base, chiedo se quanto sopra può verosimilmente rientrare in un quadro di gastrite nervosa, o se la cosa meriti un approfondimento in tempi rapidi (per quanto possibile vista la situazione).
[#1]
La gastrite nervosa non esiste.
Probabilmente lei è vittima di ansia e dovrebbe fare una visita psichiatrica per comprenderne bene i contorni.
Per la gastrite può assumere un inibitore della pompa protonica.
Cordialmente.
Probabilmente lei è vittima di ansia e dovrebbe fare una visita psichiatrica per comprenderne bene i contorni.
Per la gastrite può assumere un inibitore della pompa protonica.
Cordialmente.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Gentile dott. Bacosi, grazie innanzitutto per la sua rapidissima risposta, visti i tempi il supporto psicologico è preziosissimo. Ho usato in effetti un'espressione impropria, con possibile gastrite nervosa intendevo una gastrite ingenerata dallo stress e dalla forte ansia di questi ultimi giorni come da lei ipotizzato.
A causa di episodi ricorrenti di reflusso gastrico mi sono già stati prescritti in passato Omeprazolo e Riopan Gel, possono essere adatti anche in questo caso?
Grazie ancora e buona serata
A causa di episodi ricorrenti di reflusso gastrico mi sono già stati prescritti in passato Omeprazolo e Riopan Gel, possono essere adatti anche in questo caso?
Grazie ancora e buona serata
[#4]
Utente
Buongiorno dott. Bacosi, un breve aggiornamento solo per capire come gestire psicologicamente la cosa ed evitare ansie inutili: anche ieri sera ho mangiato pochissimo, ma assumendo i farmaci la stretta allo stomaco si è un pochino attenuata così come la sensazione di rifiuto del cibo, però stamattina mi sono pesato e ho perso un altro kg, è preoccupante o è fisiologico nel quadro dei disturbi di questi giorni?
[#7]
Utente
Buongiorno dott. Bacosi, un breve aggiornamento. Ho seguito la terapia sopra descritta con grande beneficio, l'appetito è tornato e i disturbi gastrici che accusavo sono rientrati, ma come già accadutomi in passato l'utilizzo di farmaci inibitori della pompa protonica (che ho assunto per due settimane) mi hanno disturbato il transito intestinale.
Da un paio di giorni soffro in particolare di un forte gonfiore addominale che mi disturba la respirazione, al punto che stanotte non sono riuscito a prendere sonno: la pancia era talmente gonfia da causarmi difficoltà a fare respiri profondi, e ansia e agitazione hanno fatto il resto... Ho dovuto alzarmi e stare in piedi un paio d'ore perché iniziasse a sgonfiarsi, dopo di che sono riuscito a dormire un paio d'ore ma in posizione leggermente sollevata perché temevo che sdraiandomi la difficoltà a respirare tornasse. Premesso che soffro di disturbi d'ansia - particolarmente accentuati in questo periodo per ovvi motivi - la cosa è a suo avviso ascrivibile esclusivamente al gonfiore addominale? Preciso che avendo un pulsossimetro ho misurato la saturazione, che è sui livelli per me abituali (97).
Da un paio di giorni soffro in particolare di un forte gonfiore addominale che mi disturba la respirazione, al punto che stanotte non sono riuscito a prendere sonno: la pancia era talmente gonfia da causarmi difficoltà a fare respiri profondi, e ansia e agitazione hanno fatto il resto... Ho dovuto alzarmi e stare in piedi un paio d'ore perché iniziasse a sgonfiarsi, dopo di che sono riuscito a dormire un paio d'ore ma in posizione leggermente sollevata perché temevo che sdraiandomi la difficoltà a respirare tornasse. Premesso che soffro di disturbi d'ansia - particolarmente accentuati in questo periodo per ovvi motivi - la cosa è a suo avviso ascrivibile esclusivamente al gonfiore addominale? Preciso che avendo un pulsossimetro ho misurato la saturazione, che è sui livelli per me abituali (97).
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.2k visite dal 28/03/2020.
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