Vari disturbi gastrici/intestinali che mi assillano
Buonasera, sono un ragazzo di 20 anni e chiedo un consulto online in merito a delle problematiche legate a dei disturbi gastirici e intestinali.
Da un po' di tempo convivo con questi disturbi:
-aria che risale dallo stomaco che provoca bruciore in gola; capita spesso che si blocchi in gola e debba forzare io la sua espulsione;
-gonfiore addominale;
-eruttazioni interne ripetute anche a mattino appena svegli a stomaco vuoto;
-continua tensione alla gola, è come se la sentissi tirare e sensazione di bolo in gola;
-infiammazione della gola perenne
-problema di deglutizione, ovvero quando devo deglutire, in particolare i liquidi (anche l'acqua), ho sempre la sensazione (e faccio fatica a distinguere se sia reale o no) dell'acqua che si ferma in gola e non scende con conseguente necessità di eruttare internamente per garantirmi sollievo;
-bruciore basso ventre;
Ora, nel 2018 ho effettuato due gastroscopie, la prima che ha rilevato un'esofagite e gastrite, curata poi con esomeprazolo e la seconda di controllo con indicazione di proseguire ancora la terapia di esomeprazolo in caso di necessità ancora per due mesi per poi interromperla del tutto.
Nel 2019 un'ecografia addominale in cui si rileva del discreto meteorismo.
A distanza di due anni se non prendo esomeprazolo ogni giorno il bruciore che arriva alla gola si fa sentire e in più convivo ancora con i sintomi che ho elencato sopra.
A parte il bruciore, il gonfiore e l'aria che sale, gli altri sintomi sono comparsi più tardi.
Aggiungo che non lavoro, ho terminato gli studi, ho un linfoma di hodgkin pregresso, contratto a 16 anni, non fumo, non bevo e seguo un'alimentazione sana; vado da una psicologa, anche per gestire lo stress e l'ansia che mi comportano questi sintomi e che portano al peggioramento di essi, sopratutto delle eruttazioni interne che a volte sembrano vere e proprie crisi nel susseguirsi.
E' quasi come se le dovessi per forza fare ormai e non riesco a immaginare la mia vita senza questi disturbi.
Avevo prenotato una visita dal gastrica che però mi è stata giustamente posticipata a causa della corrente situazione che si sta verificando nel nostro paese.
Nel mentre, volevo un parere seppur a distanza... come mai non posso fare a meno dell'esomeprazolo?
vorrei smettere di prenderlo perchè so che non è il massimo continuare a prenderlo continuamente.
Stessa cosa con i farmaci per ridurre il gonfiore ed il meteorismo... non hanno effetti.
E ne ho provati diversi... Cosa può essere la causa di tutto ciò?
Da quando ho questi disturbi la mia è diventata una specie di ossessione verso le funzioni interne del corpo e ci penso continuamente e vorrei liberamene.
Che tipologia di quadro clinico potrebbe essere?
Da un po' di tempo convivo con questi disturbi:
-aria che risale dallo stomaco che provoca bruciore in gola; capita spesso che si blocchi in gola e debba forzare io la sua espulsione;
-gonfiore addominale;
-eruttazioni interne ripetute anche a mattino appena svegli a stomaco vuoto;
-continua tensione alla gola, è come se la sentissi tirare e sensazione di bolo in gola;
-infiammazione della gola perenne
-problema di deglutizione, ovvero quando devo deglutire, in particolare i liquidi (anche l'acqua), ho sempre la sensazione (e faccio fatica a distinguere se sia reale o no) dell'acqua che si ferma in gola e non scende con conseguente necessità di eruttare internamente per garantirmi sollievo;
-bruciore basso ventre;
Ora, nel 2018 ho effettuato due gastroscopie, la prima che ha rilevato un'esofagite e gastrite, curata poi con esomeprazolo e la seconda di controllo con indicazione di proseguire ancora la terapia di esomeprazolo in caso di necessità ancora per due mesi per poi interromperla del tutto.
Nel 2019 un'ecografia addominale in cui si rileva del discreto meteorismo.
A distanza di due anni se non prendo esomeprazolo ogni giorno il bruciore che arriva alla gola si fa sentire e in più convivo ancora con i sintomi che ho elencato sopra.
A parte il bruciore, il gonfiore e l'aria che sale, gli altri sintomi sono comparsi più tardi.
Aggiungo che non lavoro, ho terminato gli studi, ho un linfoma di hodgkin pregresso, contratto a 16 anni, non fumo, non bevo e seguo un'alimentazione sana; vado da una psicologa, anche per gestire lo stress e l'ansia che mi comportano questi sintomi e che portano al peggioramento di essi, sopratutto delle eruttazioni interne che a volte sembrano vere e proprie crisi nel susseguirsi.
E' quasi come se le dovessi per forza fare ormai e non riesco a immaginare la mia vita senza questi disturbi.
Avevo prenotato una visita dal gastrica che però mi è stata giustamente posticipata a causa della corrente situazione che si sta verificando nel nostro paese.
Nel mentre, volevo un parere seppur a distanza... come mai non posso fare a meno dell'esomeprazolo?
vorrei smettere di prenderlo perchè so che non è il massimo continuare a prenderlo continuamente.
Stessa cosa con i farmaci per ridurre il gonfiore ed il meteorismo... non hanno effetti.
E ne ho provati diversi... Cosa può essere la causa di tutto ciò?
Da quando ho questi disturbi la mia è diventata una specie di ossessione verso le funzioni interne del corpo e ci penso continuamente e vorrei liberamene.
Che tipologia di quadro clinico potrebbe essere?
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Credo che tutti i suoi disturbi rientrino perfettamente in quella situazione che - per brevità - chiamiamo sindrome dell ' intestino irritabile, ma che, in realtà, può provocare disturbi anche allo stomaco ( reflusso ) e addirittura disturbi anche al di fuori dell' apparato digerente. Con la situazione psicologica, spesso si forma un circolo chiuso : l ' ansia peggiora i disturbi e i disturbi peggiorano lo stato d' ansia. Bisogna interrompere questo rapporto. Per lo stato di ansia ci penserà la sua psicologa. Per quanto riguarda noi, i prodotti per ridurre l' aria si possono prendere all' infinito perché non hanno effetti collaterali. Come IPP, le consiglio di cambiare prodotto, eventualmente a favore del rabeprazolo da 20 mg, sempre che il suo medico di famiglia sia d' accordo. Se no è sufficiente, aggiunga una dose , la sera, di un antiacido a base di alginato e bicarbonato.
Prof. alberto tittobello
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 21/03/2020.
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