Si tratta di reflusso, ernia iatale o di ansia?

Salve, quando avevo circa 17-18 anni cominciai a soffrire di tosse insistente che spesso mi impediva di dormire di notte, andai dall'otorino che non riscontrò nessun problema e mi disse che probabilmente si trattava di reflusso, quindi mi consigliò di prendere il pantorc e di fare una gastroscopia, che però non feci.
Col passare del tempo questa tosse si presentava ma non avevo nessun altro disturbo.
Questo fino a più o meno due anni fa quando cominciai a soffire di eruttazioni esagerate molto fastidiose che il medico di famiglia provò a calmare con delle iniezioni di levobren e la cosa sembrò risolversi.
Dopo qualche tempo mi decisi a consultare un gastroenterologo che mi disse di dover fare una gastroscopia che io continuai a rimandare.
Alla fine dello stesso anno però, il 2018, cominciai ad avere dei sintomi più forti tra i quali sempre eruttazione, fastidi all'addome all'altezza del diaframma, non proprio dolore ma come se mi stringesse, senso di pesantezza al petto, difficoltà di deglutizione per via dell'aria che mi sentivo mentre mangiavo, o almeno credo che fosse questo, e addirittura dolore al petto e al collo sempre durante la deglutizione a tal punto da riuscirmi quasi impossibile nutrirmi, non avevo gli stessi problemi coi liquidi.
Quindi mi convinsi ad effettuare la gastroscopia il cui esito fu piccola ernia iatale da scivolamento, quindi il medico mi prescrisse pantorc, compresse di levobren da alternare con peridon e marial.
Grazie a questa cura che comunque proseguì per diversi mesi cominciai a sentirmi benissimo, riscuì a conseguire la laurea e l'abilitazione alla professione senza problemi, ma verso agosto del 2019 quando da qualche tempo avevo interrotto levobren poichè il ciclo mestruale cominciava a bloccarsi, riiniziarono gli stessi problemi precedenti, assieme a bruciore sempre all'altezza del diaframma e nausea, però con qualche variazione nei sintomi, ovvero nessun dolore durante la deglutizione, ma sento sempre aria che mi impedisce di mangiare, ho cercato di prendere il levobren per 10 giorni e poi sospenderlo ma non cambiava nulla, riandai dallo specialista che mi disse che probabilmente era uno stato ansioso, adesso ho chiesto un altro consulto medico e mi è stato prescritto un dosaggio minimo di xanax, peridon e pantorc assieme a esoxx one, perchè anche secondo lui è uno stato ansioso e mi ha consigliato di rivolgermi ad uno psicologo, in questi giorni inoltre sento un nodo alla gola e a volte sento la faccia tirare.
Io nel corso degli anni ho accumulato moltissima ansia che però ho sempre cercato di tenere sotto controllo, ma ho anche frequenti periodi di tristezza e nervosismo insopportabili, quindi è vero che non mi sento una persona tranquilla.
Aggiungo che nel 2016 subì una operazione di esportazione totale della tiroide.
Quindi la mia domanda é: può l'ansia portare a questi sintomi gastrici, addirittura a impedirmi di nutrirmi bene e l'ernia iatale contribuisce solo in minima parte a tutto ciò?
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Proprio come dice lei. L'ansia è alla base dei suoi disturbi e l'ernia incide limitatamente


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
Quindi questi farmaci potrebbero alleviare i sintomi e almeno evitare il disturbo della deglutizione? E comunque dovrei prenderli per un periodo prolungato no? Poi quando sarà possibile magari consulterò uno psicoterapeuta.
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Solo per un periodo limitato
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto