Differenza di efficacia tra lassativi osmotici come sorbitolo, lattulosio e manna (mannitolo)

Il medico per il trattamento di una stitichezza da causa sconosciuta, momentaneamente mi ha prescritto Macrogol e Lattulosio che sembra funzionino, ma anche se le feci sono molli, occorrono evacuazioni molto abbondanti per sentirmi l' intestino svuotato.

Cioè questi farmaci, secondo mio parere, favoriscono il transito però aumentano il carico, cioè il volume delle feci ed occorrono evacuazioni più abbondanti per potersi liberare, questo in particolare con lo Psyllium che adesso ho smesso di prenderlo perche riempiva troppo il colon.


Ho visto che in farmacia ci sono prodotti a base di Mannite, quindi utilizzano le proprietà del Mannitolo, che sarebbe uno zucchero fermentabile (se non erro) così come lo è anche il Lattulosio, pertanto ad azione osmotica.


Mi piacerebbe sapere se esistono delle differenze di efficacia ed effetti collaterali tra questi lassativi osmotici come il Sorbitolo (prugne), Lattulosio e Mannitolo.

I medici consigliano principalmente il Lattulosio ma mi piacerebbe provare la Mannite, secondo voi ne vale la pena?

I medici consigliano il Lattulosio e anche a me non mi hanno mai parlato, se non del macrogol, di altri lassativi possibili!

Grazie in anticipo!
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Il trattamento della stipsi funzionale impiega l'uso di lassativi osmotici per il tempo necessario a raggiungere il ritmo di evacuazione regolare. Non si tratta quindi di una terapia cronica.
Il Macrogol è preferibile per la maggiore manegevolezza e perché non determina effetti collaterali presenti sovente con Lattulosio (meteorismo, flatulenze).
Il dosaggio è individuale e va rapportato all'effetto sull'evacuazione, avendo cura di diminuire progressivamente quando la regolarità è raggiunta.
Ovviamente il trattamento con lassativi nella stipsi funzionale non è sostitutivo delle corrette abitudini di vita da adottare:
1) sufficiente apporto di liquidi;
2) sufficiente introduzione di fibre (alimenti vegetali a foglie) nell'alimentazione quotidiana;
3) attività fisica regolare moderata (camminare).

Alessandro Scuotto, MD, PhD.