Potrei avere delucidazioni in merito a una condizione che mi affligge da qualche mese?
Buonasera,
Sono una ragazza che sta affrontando un periodo di forte stress, con l’aiuto anche di uno psicoterapeuta e dei farmaci naturali (fiori di Bach) per l’ansia.
Da molti mesi a questa parte (prima di prendere i fiori sopracitati) ho avuto numerosi problemi di digestione: è partito tutto dall’intestino, infatti sono diventata stitica per qualche mese (inizio settembre) e mi sono rivolta al mio medico di base solo a fine gennaio, poiché questi problemi mi avevano causato anche dispepsia (il mio stomaco non si svuotava mai e non riuscivo a mangiare sia pranzo che cena perché mi sentivo piena).
Il mio medico mi ha somministrato Motillium per due settimane, ma l’ho interrotto dopo 8 giorni a causa di effetti collaterali (irrequietezza e tachicardia) che non mi facevano star meglio, anche per via della mia preesistente ansia.
Insieme a quel farmaco mi ha suggerito di prendere riopan, per il reflusso gastroesofageo.
Nonostante non mi sentissi meglio, ho interrotto anche quest’ultimo poiché non lo consideravo essenziale.
Un mese dopo continuavo ad avvertire dolori allo stomaco e allo sterno, avevo frequentemente tachicardia e la mia ansia non mi faceva sentire meglio... così sono finita in pronto soccorso perché non mangiavo più da giorni e non riuscivo ad alzarmi dal letto (ero in forte disidratazione, la diagnosi è stata gastroenterite che mi ha portato a causa dello stress ad avere la gastrite acuta).
Dal 15 di febbraio prendo il pantoprazolo, che mi è stato prescritto per un mese.
Il riopan ogni tanto lo prendo ancora, ma in questi ultimi giorni (diciamo da 5/6) faccio fatica a respirare, ho dolore alla schiena (altezza bronchi) e sento bruciare.
Il sintomo più fastidioso è la difficoltà respiratoria, mi sembra di avere continuamente l’asma e non mi passa mai questa sensazione che mi manca l’aria, ho anche molto catarro.
Tra due settimane tornerò dal mio medico di base (in concomitanza con la fine del pantoprazolo) però prima vorrei avere una Vostra opinione in merito.
Sono una ragazza che sta affrontando un periodo di forte stress, con l’aiuto anche di uno psicoterapeuta e dei farmaci naturali (fiori di Bach) per l’ansia.
Da molti mesi a questa parte (prima di prendere i fiori sopracitati) ho avuto numerosi problemi di digestione: è partito tutto dall’intestino, infatti sono diventata stitica per qualche mese (inizio settembre) e mi sono rivolta al mio medico di base solo a fine gennaio, poiché questi problemi mi avevano causato anche dispepsia (il mio stomaco non si svuotava mai e non riuscivo a mangiare sia pranzo che cena perché mi sentivo piena).
Il mio medico mi ha somministrato Motillium per due settimane, ma l’ho interrotto dopo 8 giorni a causa di effetti collaterali (irrequietezza e tachicardia) che non mi facevano star meglio, anche per via della mia preesistente ansia.
Insieme a quel farmaco mi ha suggerito di prendere riopan, per il reflusso gastroesofageo.
Nonostante non mi sentissi meglio, ho interrotto anche quest’ultimo poiché non lo consideravo essenziale.
Un mese dopo continuavo ad avvertire dolori allo stomaco e allo sterno, avevo frequentemente tachicardia e la mia ansia non mi faceva sentire meglio... così sono finita in pronto soccorso perché non mangiavo più da giorni e non riuscivo ad alzarmi dal letto (ero in forte disidratazione, la diagnosi è stata gastroenterite che mi ha portato a causa dello stress ad avere la gastrite acuta).
Dal 15 di febbraio prendo il pantoprazolo, che mi è stato prescritto per un mese.
Il riopan ogni tanto lo prendo ancora, ma in questi ultimi giorni (diciamo da 5/6) faccio fatica a respirare, ho dolore alla schiena (altezza bronchi) e sento bruciare.
Il sintomo più fastidioso è la difficoltà respiratoria, mi sembra di avere continuamente l’asma e non mi passa mai questa sensazione che mi manca l’aria, ho anche molto catarro.
Tra due settimane tornerò dal mio medico di base (in concomitanza con la fine del pantoprazolo) però prima vorrei avere una Vostra opinione in merito.
[#1]
Credo che la sua situazione psicologica giochi un ruolo importante per giustificare i suoi disturbi. Compresa la fatica a respirare. Forse bisogna aspettare che la psicoterapia in corso faccia i suoi effetti. Però posso assicurarle che il domperidone che aveva prese e poi abbandonato non provoca, come effetti collaterali, nè irrequietezza , nè tachicardia. Se ha bisogno di migliorare la capacità digestiva del suo stomaco, non c' è di meglio.
Prof. alberto tittobello
[#2]
Utente
Grazie dottore per la sua disponibilità e per la sua prontezza a rispondere.
Ho avuto anche dolori intercostali all’altezza dello stomaco e del cuore e vertigini (soprattutto dopo aver mangiato).
Gli esami del sangue evidenziavano una situazione nella norma, tranne per i valori dell’area e dell’enzima lipasi che erano leggermente inferiori.
La radiografia toracica e addominale non evidenziava niente fuori norma. Grazie per il suo tempo
Ho avuto anche dolori intercostali all’altezza dello stomaco e del cuore e vertigini (soprattutto dopo aver mangiato).
Gli esami del sangue evidenziavano una situazione nella norma, tranne per i valori dell’area e dell’enzima lipasi che erano leggermente inferiori.
La radiografia toracica e addominale non evidenziava niente fuori norma. Grazie per il suo tempo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 28/02/2020.
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