Esito ecografia

Buongiorno dottore,

sono una signora di 76 anni. Ho una costituzione molto esile. Gli anni passano e sicuramente "energia vitale" e "liquidi corporei" sono in calo.

Alcuni giorni fa ho avuto una probabile infezione intestinale che,seguita a brividi, febbre e stipsi si è poi gradualmente risolta (grazie anche ad un ciclo di antibiotici ed un multivitaminico prescritti dal mio medico) lasciando dolore alla scapola sinistra prima e destra poi (ora in miglioramento).

Dall'analisi ecografica dell'addome non risultano, almeno mui sembra, particolari problemi.

Le cose che voglio mettere in evidenza sono:
- coleciti poco distesa, apparentemente alitiasca;
- non dilatate le vie biliari;
- non espansi pancreatici;

Da un esame del sangue risultano anomali:
- glucosio 138 (70/110);
- G.Rossi 3.93 (4/6);
- Ematocrito 34.5 (37/52);
- PDW distrib. volum. PLT 15.8 (16-18);
- S.Proteina C Reattiva 3.20 (<0.8);

Mio figlio, tramite un'indagine di riflessologia plantare, mi ha detto che ha rilevato una callosità tra il tratto discendente e l'ansa inferiore del duodeno (probabilmente nel tratto di inserzione del coledoco e del dotto pancreatico.) che indicano indiscutibilmente un problema. Sono sicura che l'osservazione è affidabile.

Può darmi qualche consiglio? Potrebbe esserci un problema trascurato?

Le comunico anche che, casualmente soffro di mancamenti che hano causato cadute con conseguenze non proprio lievi in passato senza averne ancora individuato la causa. Può esserci un collegamento tra le due problematiche?

Grazie in anticipo per la risposta

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.6k 218
Gentile signora,
gli aspetti ecografici delle vie biliari da lei evidenziati sono sostanzialmente nella norma; l'aspetto nelle analisi di laboratorio che richiede un po' di attenzione - senza destare allarme - è la modica iperglicemia: per questa situazione è opportuna qualche cautela sul piano dietetico (evitare di assumere cibi ad alto indice glicemico).
Per quel che riguarda il rilievo di irregolarità in corso di reflessologia plantare, le segnalo che, in mani molto esperte, la sensibilità della metodica (con un ampia variazione soggettiva) non si esprime su danni d'organo, ma - come in ogni ambito di reflessologia e di stimoloterapia - su aspetti legati alla funzione. Mi sembra eccessivo, pertanto, sulla scorta di questa informazione, ricorrere all'unica indagine in grado di esplorare la papilla duodenale, l'endoscopia.
Per quanto riguarda i "mancamenti", in virtù delle conseguenze patite e della età, è necessaria in primo luogo una valutazione degli aspetti vascolari (visita medica cardio-angiologica) e metabolici (diabetologia). In queste sedi si potrà decidere sulla opportunità di ulteriori indagini strumentali eo di laboratorio.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.