Problema intestinale cronico

Buonasera.
Chiedo un consulto riguardo un problema che mi sta tormentando dallo scorso agosto.
Ad agosto per la prima volta ho avuto un attacco diarroico con dolore al fianco sinistro e feci totalmente liquide.
Pensavo fosse di natura passeggera, in realtà è continuato per altri 10 giorni.
Terminate le scariche liquide, ho notato una alterazione della frequenza e della forma delle feci.
Ho fatto delle analisi delle feci e del sangue i quali, salvo una alterazione degli cinofili, erano tutte negative.
Comunque i problemi all'evacuazione sono rimasti, nel senso che evacuavo dalle 2 alle 4 volte al giorno.
Tutto questo è rimasto costante fino a novembre, quando una sera mentre ero a casa ho avvertito un bruciore molto forte al livello dello stomaco che mi ha spinto ad andare in pronto soccorso.
Lì mi hanno fatto una ecografia dalla quale risultavo pieno di feci (nonostante durante il giorno avessi evacuato 3 volte).
Il bruciore di stomaco nel frattempo è aumentato e mentre ero in pronto soccorso ho ricominciato a scaricare feci totalmente liquide.
Nel frattempo sempre in PS mi hanno fatto una tac con mezzo di contrasto dalla quale hanno visto un ispessimento dell'ileo.
Per questo motivo mi hanno ricoverato e mi hanno fatto una enterorisonanza, una colonscopia con biopsie e una gastroscopia con biopsie.
La enterorisonanza ha confermato l'ispessimento parietale di 9mm di un tratto di 6 cm dell'ultima ansa ideale e della valvola ileocecale; in questi tratti restrizione della diffusiva ed omogeneo potenziamento del segnale post-mdc come da processo in fase attiva.
Concomitano piccoli linfonodi reattivi in fianco e fossa iliaca destra.
No raccolte o liquido libero.
La colonscopia ha dato esito negativo, così come le biopsie le quali escludono il morbo di Crohn.
Sono stato dimesso alla fine senza una diagnosi certa, con la dicitura "ileite terminale in corso di approfondimento diagnostico".
Il problema però è che io, ad oggi, continuo a stare male.
Continuano i bruciori anali, le evacuazioni frequenti (oggi sono già alla quarta evacuazione) e le feci che bruciano ed hanno la forma come di un nastro.
Voi cosa mi consigliate?
Cosa posso fare?
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 260
La TAC e la risonanza sono concordi nel segnalare un ispessimento dell' ultimo tratto dell ' ileo. Tuttavia, la colonscopia con biopsie è l' esame più indicato, più specifico per diagnosticare o escludere una malattia infiammatoria intestinale. Vorrei conoscere la descrizione completa della ileo-colonscopia . Mi chiedo perchè l' endoscopista ( che conosceva il sospetto dei radiologi ) ha negato l' esistenza di una infiammazione, ma poi ha scritto " ileite ". In medicina, la parola " ileite " significa infiammazione dell' ileo. O non l' ha scritta lui la diagnosi alla dimissione ?

Prof. alberto tittobello

[#2]
Utente
Utente
Le dimissioni le ha scritte il gastroenterologo perché mi hanno ricoverato in gastroenterologia. E recitamo: "ileite terminale a verosimile eziologia infettiva (non malattia infiammatoria cronica); necessario follow up clinico a conferma.
La descrizione dell'esame endoscopico dice: "campioni di mucosa del piccolo (1) e del grosso (2,3,4) intestino (anche comprendenti muscularis mucosae) con iperplasia follicolare. Campioni di mucosa del grosso intestino (anche comprendenti muscularis mucosae) nei limiti di norma (5,6,7). Non sono state documentate alterazioni istologiche compatibili con malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD).