Dolori addominali e sporadico reflusso gastroesofageo
Buonasera a tutti, di seguito riassumo la mia situazione da circa 4 mesi a questa parte.
A ottobre ho cominciato ad avvertire un dolore nel basso ventre, molto leggero ma costante, che si intensifica quando sono seduto (è quasi impercettibile quando sono steso, a parte un forte bruciore al mattino).
Con l'avanzare dei mesi, questi doloretti hanno assunto a volte forma di bruciore, altre volte un dolore quasi pungente che spazia dal fianco destro a quello sinistro, fino ad avvertirlo sotto le costole o nella zona ombelicale.
Non ho problemi di evacuazione, né vomiti o nausea.
Mi capita però ogni 2 mesi, da anni, di soffrire di reflusso e tosse da reflusso, trattata con antiacido e fermenti lattici.
A seguito di una visita dal primo gastroenterologo, ho fatto tutte le analisi del sangue del caso e delle urine.
I risultati dubbi riguardano gli Anticorpi Anti Muscolo Liscio, molto elevati, Aga Deamidata IgA alta (22 U/ml su un massimo di 12), vitamina B12 alta, Transaminasi AST da sempre leggermente elevate e presenza scarsa ma persistente di sangue nelle urine.
Ecografia addome completo, reni e tiroide regolare.
Esame calprotectina e sangue nelle feci negativi, tutto regolare.
Aga Deamidata IgG, Mucoproteine, ANA, AMA, LKM, Anti Endomisio e Tireoglobulina tutti regolari.
Da oltre 18 anni soffro di piastrinopenia autoimmune e secondo il gastroenterologo può essere associata ad un'altra malattia autoimmune a carico dell'apparato gastrointestinale.
Per questo mi ha prescritto una gastroscopia con biopsia duodenale, mettendomi non poca fretta e ansia.
Nel mentre mi ha consigliato di assumere un blando antiacido e dei fermenti, senza alcun miglioramento.
In questi giorni però mi sono trasferito in una nuova città, a Roma, dove ho presentato il mio caso ad un secondo gastroenterologo molto preparato, il quale ha però ritenuto che non ci sia nulla di preoccupante e che non ha senso fare una gastroscopia, in quanto non ci sono segni di celiachia o relazioni con la mia malattia autoimmune in corso da anni.
Il medico mi ha prescritto quindi un antiacido differente dai precedenti (Noremifa), consigliandomi pazienza, in quanto la cosa si risolverà da sola, e mi ha prescritto gli esami del Pepsniogeno 1 e Pepsinogeno 2 per escludere una gastrite cronica (ancora da fare).
Vorrei chiedere un Vs parere e magari come muovermi, nel caso i disturbi continuassero ancora.
Potrebbe essere sindrome del colon irritabile, come ipotizzato all'inizio dal mio medico di base?
Vi ringrazio dell'attenzione.
A ottobre ho cominciato ad avvertire un dolore nel basso ventre, molto leggero ma costante, che si intensifica quando sono seduto (è quasi impercettibile quando sono steso, a parte un forte bruciore al mattino).
Con l'avanzare dei mesi, questi doloretti hanno assunto a volte forma di bruciore, altre volte un dolore quasi pungente che spazia dal fianco destro a quello sinistro, fino ad avvertirlo sotto le costole o nella zona ombelicale.
Non ho problemi di evacuazione, né vomiti o nausea.
Mi capita però ogni 2 mesi, da anni, di soffrire di reflusso e tosse da reflusso, trattata con antiacido e fermenti lattici.
A seguito di una visita dal primo gastroenterologo, ho fatto tutte le analisi del sangue del caso e delle urine.
I risultati dubbi riguardano gli Anticorpi Anti Muscolo Liscio, molto elevati, Aga Deamidata IgA alta (22 U/ml su un massimo di 12), vitamina B12 alta, Transaminasi AST da sempre leggermente elevate e presenza scarsa ma persistente di sangue nelle urine.
Ecografia addome completo, reni e tiroide regolare.
Esame calprotectina e sangue nelle feci negativi, tutto regolare.
Aga Deamidata IgG, Mucoproteine, ANA, AMA, LKM, Anti Endomisio e Tireoglobulina tutti regolari.
Da oltre 18 anni soffro di piastrinopenia autoimmune e secondo il gastroenterologo può essere associata ad un'altra malattia autoimmune a carico dell'apparato gastrointestinale.
Per questo mi ha prescritto una gastroscopia con biopsia duodenale, mettendomi non poca fretta e ansia.
Nel mentre mi ha consigliato di assumere un blando antiacido e dei fermenti, senza alcun miglioramento.
In questi giorni però mi sono trasferito in una nuova città, a Roma, dove ho presentato il mio caso ad un secondo gastroenterologo molto preparato, il quale ha però ritenuto che non ci sia nulla di preoccupante e che non ha senso fare una gastroscopia, in quanto non ci sono segni di celiachia o relazioni con la mia malattia autoimmune in corso da anni.
Il medico mi ha prescritto quindi un antiacido differente dai precedenti (Noremifa), consigliandomi pazienza, in quanto la cosa si risolverà da sola, e mi ha prescritto gli esami del Pepsniogeno 1 e Pepsinogeno 2 per escludere una gastrite cronica (ancora da fare).
Vorrei chiedere un Vs parere e magari come muovermi, nel caso i disturbi continuassero ancora.
Potrebbe essere sindrome del colon irritabile, come ipotizzato all'inizio dal mio medico di base?
Vi ringrazio dell'attenzione.
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Gentile Utente, in effetti i sintomi possono essere compatibili con un colon irritabile tuttavia, in considerazione della concomitante patologia autoimmune,ritengo utile sottoporsi alla gastroscopia con biopsie sia gastriche che duodenali.. Cordiali saluti
Dott. Roberto Mangiarotti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 20/01/2020.
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