Ernia iatale e reflusso: terapia farmacologica o chirurgica?
Salve, sono un ragazzo di 27 anni a cui è stata diagnosticata all'età di 14 anni un'ernia iatale e conseguente reflusso gastroesofageo.
L'ernia in questione, stando all'ultima gastroscopia effettuata un paio di anni fa, è di modeste dimensioni e fortunatamente per ora questa patologia mi provoca solo un gran fastidio, salvo durante gli episodi più acuti quando si rileva particolarmente pesante.
Al momento mi curo con accorgimenti dietetici e solo al bisogno IPP.
Spesso mi capita di pensare durante queste fasi acute quale sia il limite di "gravità" della patologia perché si passi da una terapia farmacologica a una chirurgica.
Mi spiego meglio: al momento ho solo 27 anni e prendo IPP solo al bisogno, ma sono già più di 10 anni che convivo con questa patologia e negli anni non potrà fare altro che peggiorare.
L'idea di dover prendere IPP a vita, iniziando magari in giovane età, sinceramente non mi entusiasma.
Ho letto che esistono terapie chirurgiche effettuate anche in laparoscopia (quindi non molto invasive) per la correzione del disturbo.
Sbaglio a pensare che un giorno, magari non molto lontano, potranno essermi d'aiuto?
Che controindicazioni potrebbero avere?
Ringrazio in anticipo per la risposta
L'ernia in questione, stando all'ultima gastroscopia effettuata un paio di anni fa, è di modeste dimensioni e fortunatamente per ora questa patologia mi provoca solo un gran fastidio, salvo durante gli episodi più acuti quando si rileva particolarmente pesante.
Al momento mi curo con accorgimenti dietetici e solo al bisogno IPP.
Spesso mi capita di pensare durante queste fasi acute quale sia il limite di "gravità" della patologia perché si passi da una terapia farmacologica a una chirurgica.
Mi spiego meglio: al momento ho solo 27 anni e prendo IPP solo al bisogno, ma sono già più di 10 anni che convivo con questa patologia e negli anni non potrà fare altro che peggiorare.
L'idea di dover prendere IPP a vita, iniziando magari in giovane età, sinceramente non mi entusiasma.
Ho letto che esistono terapie chirurgiche effettuate anche in laparoscopia (quindi non molto invasive) per la correzione del disturbo.
Sbaglio a pensare che un giorno, magari non molto lontano, potranno essermi d'aiuto?
Che controindicazioni potrebbero avere?
Ringrazio in anticipo per la risposta
[#1]
Ovviamente alla sua età è corretto pensare ad una eventuale terapia chirugica del reflusso. Questo dipende dalla sua sintomatologia e dalla necessità di assumere IPP.
Può descrivere la sua sintomatologia ?
Cordialmente
Può descrivere la sua sintomatologia ?
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
La ringrazio dottore per la sua risposta. Al momento diciamo che di base devo convivere con episodi abbastanza frequenti di risalita degli acidi e conseguente bruciore a livello di esofago e gola. Questo capita abbastanza spesso, anche se nei periodi "di calma" è poco più che un fastidio poco piacevole. Durante le fasi acute (che per fortuna per ora non capitano quasi mai più di un paio di volte l'anno) invece il bruciore è decisamente più costante, la gola molto infiammata e spesso compare una forte tosse molto insistente con produzione di un muco bianco simile a catarro. A quel punto devo ricorrere all'utilizzo sistematico (e non più occasionale) di IPP e gaviscon per alcune settimane fino a quando la situazione non migliora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 07/01/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.