Reflusso a seguito di incidente motociclistico

Buongiorno a tutti,

Circa 3 mesi fa ho avuto un incidente motociclistico con trauma cranico, rottura della scapola e varie contusioni (non gravi) a livello toracico (a livello costale).

Gli accertamenti fatti al momento del'evento hanno escluso danni gravi al cervello (tac e ECG negativi) e danni agli organi interni (RX e ecografia negativi).

Nei primi giorni mi somministrano farmaci anti-edema e 1 volta antidolorifici, ma gia' dopo il 2 giorno di ricovero (su un totale di 5 gg) non assumo piu' alcun farmaco.

Dopo circa 3 settimane senza sintomi/problemi gastrici di rilievo avverto improvvisamente difficolta' resipiratorie, senso di peso dietro lo sterno e necessita' di deglutire molto spesso (dovuto a muco presente in gola).

Tali sintomi si acquiscono quando sono seduto (specialmente se e' imminente una necessita' di urinare o defecare), mentre svaniscono quasi del tutto in piedi.

Per i problemi di cui sopra sono costretto a dormire supino: in questo periodo mi sveglio con apnee e con bruciore in gola che sfocia poi in una laringite.

Una volta realizzato che si tratta di reflusso, cerco di seguire norme dietetiche opportune senza evidenti risultati. Nel frattempo riesco a dormire nuovamente prono e questa posizione migliora la situazione durante la notte.

Dopo circa 3 settimane senza miglioramenti decisi inizio ad assumere per un mese lansoprazolo e riopan (magaldrato) che attenuano notevolmente i sintomi, ma senza riuscire a fermare il "fenomeno".

Ora ho smesso le cure da circa una settimana (prendo il riopan "alla bisogna"), pero' la situazione e' invariata rispetto ad un mese fa.

Mi chiedevo: che relazione ci puo' essere con l'incidente, trauma cranico e costale (ho eseguito circa un mese fa risonanza ed ECG al cervello, risultate entrambe nuovamente negative)? Da notare che io non ho mai sofferto di questo tipo di problemi in precedenza.

Siccome probabilmente a questo punto dovrei procedere con unteriori accertamenti, quali pensate siano opportuni?

Nel caso di gastroscopia, qualcuno sa indicare centri in lombardia che effettuano quella transnasale che pare essere molto piu' tollerabile?

Grazie in anticipo a tutti,

Daniele.
[#1]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 908 15
Caro Daniele,
si può ipotizzare che i farmaci antinfiammatori assunti, unitamente posizione mantenuta prevalentemente orizzontale per alcuni giorni abbiano favorito una esofagite da reflusso di cui attualmente persistono i sintomi. Può essere opportuno proseguire con la terapia con lansoprazolo a dose doppia anche per lunghi periodi associando eventualmente dei procinetici (domperidone: un misurino 20 minuti prima dei pasti). In caso di persistenza dei sintomi può essere utile effettuare uno studio con pHmetria esofagea (Dr. Sandro Passaretti Ospedale S. Raffaele) preceduto eventualmenet da gastroscopia. Concordo che la transnasale è sicuramente meglio e sono sicuro che in alcuni ospedali milanesi è praticata.
Cordiali saluti.

Dott. Roberto Mangiarotti

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto