Come fermare il dimagrimento da gastrite?
Gentili medici,
Sono una ragazza di 23 anni, purtroppo da sempre fortemente ansiosa e somatizzante.
Circa tre anni fa, in seguito ad episodi di difficoltà digestive, mi è stata prescritta (tramite gastroscopia) una gastrite cronica lieve, che ho curato con Pantoprazolo (due volte al giorno) e Levopraid (20 gocce al giorno).
Non trovando più beneficio da tale cura, ho deciso di intervenire a livello psicologico, iniziando una cura psicoterapeutica e psichiatrica.
Lo psichiatra, in particolare, mi ha prescritto Lyrica da 75 mg due volte al giorno e Xanax la sera al bisogno, massimo 10 gocce.
Da quando ho iniziato a seguire questa cura sono stata molto meglio, anche se episodi di cattiva digestione, insonnia e forte nausea si sono presentati comunque in numero minore.
Adesso ad esempio, in prossimità delle feste, sto trovando difficoltà a mangiare per colpa anche della mia emetofobia, per cui ho paura di non digerire o stare male in luoghi pubblici (o in casa d'altri).
Nonostante la cura farmacologica aiuti, quest'ultimo anno in particolare è stato molto stressante, e mi ha portato a perdere diversi chili.
Sono sempre stata molto magra, e anche in periodi in cui mangiavo molto, non ho mai superato i 47 kg.
Tuttavia adesso ne peso 41, e sento addosso gli sguardi di amici e parenti, che mi vedono deperita e che dunque mi mettono ancora più ansia.
Mi sono chiesta, dunque, come poter fare per recuperare i chili persi, dato che purtroppo, almeno adesso, non riesco a mangiare di più della mia solita dose (che mi permette di non avere nausea).
Il farmacista di fiducia mi ha consigliato di assumere integratori simili a Ensure Plus, o comunque quelli di carboidrati e proteine "da palestra", ma non sono sicura che sia la scelta giusta, né sono sicura a chi rivolgermi per risolvere questo problema che mi dà tanta preoccupazione e che mi fa inoltre vedere "brutta" e sgraziata.
Vi ringrazio in anticipo della disponibilità e dell'attenzione.
Sono una ragazza di 23 anni, purtroppo da sempre fortemente ansiosa e somatizzante.
Circa tre anni fa, in seguito ad episodi di difficoltà digestive, mi è stata prescritta (tramite gastroscopia) una gastrite cronica lieve, che ho curato con Pantoprazolo (due volte al giorno) e Levopraid (20 gocce al giorno).
Non trovando più beneficio da tale cura, ho deciso di intervenire a livello psicologico, iniziando una cura psicoterapeutica e psichiatrica.
Lo psichiatra, in particolare, mi ha prescritto Lyrica da 75 mg due volte al giorno e Xanax la sera al bisogno, massimo 10 gocce.
Da quando ho iniziato a seguire questa cura sono stata molto meglio, anche se episodi di cattiva digestione, insonnia e forte nausea si sono presentati comunque in numero minore.
Adesso ad esempio, in prossimità delle feste, sto trovando difficoltà a mangiare per colpa anche della mia emetofobia, per cui ho paura di non digerire o stare male in luoghi pubblici (o in casa d'altri).
Nonostante la cura farmacologica aiuti, quest'ultimo anno in particolare è stato molto stressante, e mi ha portato a perdere diversi chili.
Sono sempre stata molto magra, e anche in periodi in cui mangiavo molto, non ho mai superato i 47 kg.
Tuttavia adesso ne peso 41, e sento addosso gli sguardi di amici e parenti, che mi vedono deperita e che dunque mi mettono ancora più ansia.
Mi sono chiesta, dunque, come poter fare per recuperare i chili persi, dato che purtroppo, almeno adesso, non riesco a mangiare di più della mia solita dose (che mi permette di non avere nausea).
Il farmacista di fiducia mi ha consigliato di assumere integratori simili a Ensure Plus, o comunque quelli di carboidrati e proteine "da palestra", ma non sono sicura che sia la scelta giusta, né sono sicura a chi rivolgermi per risolvere questo problema che mi dà tanta preoccupazione e che mi fa inoltre vedere "brutta" e sgraziata.
Vi ringrazio in anticipo della disponibilità e dell'attenzione.
[#1]
Gentilissima il termine "gastrite cronica lieve" significa NIENTE.
È un quadro istologico comune nella maggior parte delle persone (..per naturale invecchiamento della mucosa) che non corrisponde ad alcun quadro clinico. Dico sempre: s'invecchia la pelle e s'invecchia la mucosa.
Quindi, non consideri la "gastrite" che non è la causa dei suoi problemi.
Ha invece escluso la celiachia ( che potrebbe, invece, giustificare sintomi e dimagramento)?
Cordialmente
È un quadro istologico comune nella maggior parte delle persone (..per naturale invecchiamento della mucosa) che non corrisponde ad alcun quadro clinico. Dico sempre: s'invecchia la pelle e s'invecchia la mucosa.
Quindi, non consideri la "gastrite" che non è la causa dei suoi problemi.
Ha invece escluso la celiachia ( che potrebbe, invece, giustificare sintomi e dimagramento)?
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Buongiorno dottore,
La ringrazio tantissimo per la risposta. Avevo sempre pensato che fosse una patologia, e quindi me ne ero preoccupata di conseguenza. Ed in effetti è così, ho nausea e mal di stomaco da somatizzazione e ansia, ma sapere che "gastrite cronica lieve" è una cosa "comune" mi tranquillizza già un po'. Sì, ho escluso la celiachia e anche l'intolleranza al lattosio. Gli ultimi esami del sangue risultano perfette, tranne una leggera anemia che sto curando con Tardyfer. In più prendo anche Cebion e BeTotal. Ho eseguito gli esami alla tiroide tre/quattro anni fa e anche lì risultava tutto nella norma.
Rispetto al passato, adesso ho sintomi in più: anche tensione facciale e fitte alla schiena. Ma, anche a supportare la sua frase "non consideri la 'gastrite' che non è la causa dei suoi problemi", le confermo appunto che la terapia psichiatrica ha avuto forse più frutti che quella a base di Pantoprazolo (anche se in periodi di forte bruciore lo assumo lo stesso per qualche giorno). La ringrazio ancora.
La ringrazio tantissimo per la risposta. Avevo sempre pensato che fosse una patologia, e quindi me ne ero preoccupata di conseguenza. Ed in effetti è così, ho nausea e mal di stomaco da somatizzazione e ansia, ma sapere che "gastrite cronica lieve" è una cosa "comune" mi tranquillizza già un po'. Sì, ho escluso la celiachia e anche l'intolleranza al lattosio. Gli ultimi esami del sangue risultano perfette, tranne una leggera anemia che sto curando con Tardyfer. In più prendo anche Cebion e BeTotal. Ho eseguito gli esami alla tiroide tre/quattro anni fa e anche lì risultava tutto nella norma.
Rispetto al passato, adesso ho sintomi in più: anche tensione facciale e fitte alla schiena. Ma, anche a supportare la sua frase "non consideri la 'gastrite' che non è la causa dei suoi problemi", le confermo appunto che la terapia psichiatrica ha avuto forse più frutti che quella a base di Pantoprazolo (anche se in periodi di forte bruciore lo assumo lo stesso per qualche giorno). La ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.4k visite dal 28/12/2019.
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