Ernia jatale-reflusso gastroesofageo-aritmia
Salve,
ho 62 anni, corporatura normale, 69 kg di peso; da sempre ho sofferto di lunga e cattiva digestione e da ca. 2 anni accuso frequentemente, in diverse ore del giorno con durata variabile, dolore dietro lo sterno, raramente alla schiena, accompagnato da aritmia cardiaca con a volte picchi di battito cardiaco confondibili con i saltuari epesodi di tachicardia parossistica sopraventricolare di cui soffro.
Quest’ultima è preesistente da ca. 20 anni. Negli ultimi 2/3 anni risulta più duratura e a regressione non spontanea (farmaci). Da dicembre scorso assumo dopo i pasti ¼ di Tenormin 100mg.
Il dolore toracico sotto sterno in genere regredisce spontaneamente o aiutandomi con l’eruttazione, che si manifesta sempre dopo qualsiasi alimento solido o liquido. Per comprendere quindi il problema mi sono sottoposto nel tempo ad esami, di cui indico gli ultimi referti:
-Radiografia del tratto gastrointestinale sup.re del 08/11/2007:
Esofago regolare e normalizzato con disegno mucoso conservato, si rileva “modesto reflusso gastroesofageo” senza “ernia transjatali da scivolamento”. Lo stomaco allungato ad uncino e tonico,contrattile con peristalsi conservata. Discreta accentuazione del disegno del disegno mucoso con pliche rilevate ed ispessite a carico del corpo e del fondo gastrico. Il bulbo duodenale, triangolare si estende e si contrae bene, nei limiti la C duodenale e non lesione ulcerativa in fase attiva. Buona opacizzazione delle prime anse del tenue che presenta disegno mucoso regolare e peristalsi conservata.
-Indagine Esofago-Gastro-Duodenoscopia+Biopsia del 15/02/2008 :
-Non lesioni in esofago. A 39 cm dall’arcata dentaria sup.re si identifica la giunzione epiteliale squamo-colonnare, di aspetto vellutato. “Piccola ernia jatale da scivolamento”,con pilastri diaframmatici a 40 cm. In stomaco scarso ristagno liquido limpido misto a muco adeso alle pareti del viscere. Normalità endoscopica della mucosa gastrica, biopsiata
in antro. Piloro pervio. Edematosa ed iperemica la mucosa del bulbo duodenale, normale la seconda porzione, esplorata fino all’area vateriana.
-Indagine complementare dell’esame istologico di biopsia dell’antro gastrico:
-Mucosa gastrica di tipo antrale sede di minimo infiltrato flogistico cronico ed edema della lamina propria.
-Ricerca di forme batteriche morfologicamente compatibili con Helicobacter pylori: Negativo.
Con il primo esame mi hanno prescritto terapia con Esopral 40mg, successivamente da 20 mg, più Gaviscon. Dopo una sospensione, da dicembre scorso e a tutt’oggi ho ripreso Esopral da 20mg, Deursil 150 mg e Peridon continuando a non mangiare fritture, insaccati, cioccolato, caffè (solo un decaffeinato al giorno), alcool, agrumi ecc., facendo anche saltuariamente aerobica in palestra.
A tutt’oggi i sintomi persistono. Ritenendo quindi che la cura sia poco efficace, pur avendo solo una “piccola ernia “ e un “modesto reflusso gastrico ”, vorrei sapere se posso sperare nella completa guarigione e se per caso la tachicardia possa influire sui sintomi indipendentemente dall’alimentazione. Certo di un riscontro ringrazio anticipatamente.
ho 62 anni, corporatura normale, 69 kg di peso; da sempre ho sofferto di lunga e cattiva digestione e da ca. 2 anni accuso frequentemente, in diverse ore del giorno con durata variabile, dolore dietro lo sterno, raramente alla schiena, accompagnato da aritmia cardiaca con a volte picchi di battito cardiaco confondibili con i saltuari epesodi di tachicardia parossistica sopraventricolare di cui soffro.
Quest’ultima è preesistente da ca. 20 anni. Negli ultimi 2/3 anni risulta più duratura e a regressione non spontanea (farmaci). Da dicembre scorso assumo dopo i pasti ¼ di Tenormin 100mg.
Il dolore toracico sotto sterno in genere regredisce spontaneamente o aiutandomi con l’eruttazione, che si manifesta sempre dopo qualsiasi alimento solido o liquido. Per comprendere quindi il problema mi sono sottoposto nel tempo ad esami, di cui indico gli ultimi referti:
-Radiografia del tratto gastrointestinale sup.re del 08/11/2007:
Esofago regolare e normalizzato con disegno mucoso conservato, si rileva “modesto reflusso gastroesofageo” senza “ernia transjatali da scivolamento”. Lo stomaco allungato ad uncino e tonico,contrattile con peristalsi conservata. Discreta accentuazione del disegno del disegno mucoso con pliche rilevate ed ispessite a carico del corpo e del fondo gastrico. Il bulbo duodenale, triangolare si estende e si contrae bene, nei limiti la C duodenale e non lesione ulcerativa in fase attiva. Buona opacizzazione delle prime anse del tenue che presenta disegno mucoso regolare e peristalsi conservata.
-Indagine Esofago-Gastro-Duodenoscopia+Biopsia del 15/02/2008 :
-Non lesioni in esofago. A 39 cm dall’arcata dentaria sup.re si identifica la giunzione epiteliale squamo-colonnare, di aspetto vellutato. “Piccola ernia jatale da scivolamento”,con pilastri diaframmatici a 40 cm. In stomaco scarso ristagno liquido limpido misto a muco adeso alle pareti del viscere. Normalità endoscopica della mucosa gastrica, biopsiata
in antro. Piloro pervio. Edematosa ed iperemica la mucosa del bulbo duodenale, normale la seconda porzione, esplorata fino all’area vateriana.
-Indagine complementare dell’esame istologico di biopsia dell’antro gastrico:
-Mucosa gastrica di tipo antrale sede di minimo infiltrato flogistico cronico ed edema della lamina propria.
-Ricerca di forme batteriche morfologicamente compatibili con Helicobacter pylori: Negativo.
Con il primo esame mi hanno prescritto terapia con Esopral 40mg, successivamente da 20 mg, più Gaviscon. Dopo una sospensione, da dicembre scorso e a tutt’oggi ho ripreso Esopral da 20mg, Deursil 150 mg e Peridon continuando a non mangiare fritture, insaccati, cioccolato, caffè (solo un decaffeinato al giorno), alcool, agrumi ecc., facendo anche saltuariamente aerobica in palestra.
A tutt’oggi i sintomi persistono. Ritenendo quindi che la cura sia poco efficace, pur avendo solo una “piccola ernia “ e un “modesto reflusso gastrico ”, vorrei sapere se posso sperare nella completa guarigione e se per caso la tachicardia possa influire sui sintomi indipendentemente dall’alimentazione. Certo di un riscontro ringrazio anticipatamente.
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Le interazioni tra ernia iatale e patologie di pertinenza cardiologica sono tutta'altro che infrequenti. Nella mia esperienza ho avuto modo di seguire diversi pazienti ai quali l'ernia iatale causava alcuni disturbi cardiaci, soprattutto in caso di ernie particolarmente serie.
Se la porzione di stomaco migrato in torace nel suo caso non e' cospicua (come dicono) i disturbi potrebbero per0' anche non essere correlati. E' quindi opportuno parlarne prima di tutto con il cardiologo, anche perche' dal punto di vista delle priorita' il cuore e' comunque al numero uno della classifica! Una volta chiariti bene i meccanismi in gioco sara' possibile rivolgersi ad un Chirurgo (che abbia pero' buona esperienza nel trattamento di questa patologia) al fine di verificare se una terapia piu' adatta non possa risultare sufficiente, e in caso di completo fallimento se e quali potrebbero essere le opportunita' offerte dalla correzione con intervento di funduplicato.
Cordiali saluti
Se la porzione di stomaco migrato in torace nel suo caso non e' cospicua (come dicono) i disturbi potrebbero per0' anche non essere correlati. E' quindi opportuno parlarne prima di tutto con il cardiologo, anche perche' dal punto di vista delle priorita' il cuore e' comunque al numero uno della classifica! Una volta chiariti bene i meccanismi in gioco sara' possibile rivolgersi ad un Chirurgo (che abbia pero' buona esperienza nel trattamento di questa patologia) al fine di verificare se una terapia piu' adatta non possa risultare sufficiente, e in caso di completo fallimento se e quali potrebbero essere le opportunita' offerte dalla correzione con intervento di funduplicato.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Utente
Dott. Spina molte grazie per il suo interessamento; prendo atto della probabile correlazione tra ernia-riflusso e aritmie.
Chiedo però di precisarmi meglio il suo pensiero poichè non comprendo se devo indirizzare la mia attenzione prima al cuore (facendo eventuale ablazione cosi come prescrittami da un aritmologo) e solo successivamente allo stomaco o viceversa.
In questi ultimi 3 giorni il problema del disturbo sotto lo sterno, pur non avendo modificato il modo e la qualità dell’limentazione e continuando ad assumere i medicinali specifici cosi come anticipato nella mia precedente, è sparito anche se penso che sia solo momentaneamente.
Grazie ancora per l’interessamento.
Chiedo però di precisarmi meglio il suo pensiero poichè non comprendo se devo indirizzare la mia attenzione prima al cuore (facendo eventuale ablazione cosi come prescrittami da un aritmologo) e solo successivamente allo stomaco o viceversa.
In questi ultimi 3 giorni il problema del disturbo sotto lo sterno, pur non avendo modificato il modo e la qualità dell’limentazione e continuando ad assumere i medicinali specifici cosi come anticipato nella mia precedente, è sparito anche se penso che sia solo momentaneamente.
Grazie ancora per l’interessamento.
[#3]
Nonostante la mia estrazione chirurgica potrebbe portarmi a pensarla diversamente, le ribadisco cio' che le avevo gia' scritto venerdi' scorso: "E' quindi opportuno parlarne prima di tutto con il cardiologo, anche perche' dal punto di vista delle priorita' il cuore e' comunque al numero uno della classifica!"
Se ha tempo e voglia di saperne qualcosa in piu' in merito all'ernia iatale, puo' leggere il mio articolo cliccando sul link https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/112-ernia-iatale-e-reflusso-gastro-esofageo.html
Cordiali saluti
Se ha tempo e voglia di saperne qualcosa in piu' in merito all'ernia iatale, puo' leggere il mio articolo cliccando sul link https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/112-ernia-iatale-e-reflusso-gastro-esofageo.html
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.8k visite dal 11/03/2009.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
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