Dolore addominale e sangue nelle feci
Gentilissimi,
sono una ragazza di 28 anni.
Sono circa 2 anni che ho periodicamente problemi di dolori addominali e sangue nelle feci.
Ho avuto necessità di recarmi in pronto soccorso per dolori più forti del normale per due volte.
Nel mentre ho effettuato diversi esami.
Retto (lieve congestione emorroidaria interna) e colon negativi.
Gastroscopia da cui sono risultati cardias beante erosioni e dalla biopsia gastrite e duodenite croniche.
Negativa la ricerca di Helicobacter Pylori.
Tra l'altro subito dopo aver eseguito la gastroscopia ho avuto un altro episodio di sangue rosso vivo nelle feci che secondo i medici è stato solo un caso.
Questa estate dopo un ulteriore episodio forte di dolore addominale ho riscontrato proteina c reattiva alta e calprotectina a 204.
Dopo 15 giorni ripetendo l'esame della calprotectina fecale è risultato nuovamente negativo.
Mi hanno prescritto una entero-rm per sospetta mici con seguente risultato: l'esame non mostra franchi segni di ispessimento parietale né alterazioni del calibro e/o dell'enhancement mucoso a carico delle anse del piccolo intestino, in particolare dell'ultima ansa ileale.
Non si apprezzano raccolte liquide in sede addominale e scavo pelvico.
Piccola formazione linfonodale di 1.2 cm anteriormente al muscolo psoas di destra in sede pericolica-pericecale.
Sembra apprezzarsi una riduzione del rilievo plicale a livello del bulbo-II porzione duodenale.
Non evidenti segni di sacroileite enteropatica.
Piccola formazione ovalare 0.9 cm a contenuto liquido, di verosimile natura cistica, localizzata tra il margine epatico esterno del V-VI segmento ed i piani di parete addominale limitrofi.
Preciso di aver effettuato anche gli esami per la celiachia risultati negativi.
L'analisi genetica per la celiachia è risultata positiva per predisposizione.
Ho effettuato anche l'esame per le cellule parietali gastriche (richieste per cercare una causa alle erosioni nello stomaco) risultate assenti.
La settimana scorsa ho avuto un altro episodio importante di sangue rosso vivo nelle feci.
I giorni precedenti vedevo sangue solo sulla carta e sempre rosso vivo.
Soffro di leggera stipsi (riesco comunque ad evacuare almeno una volta al giorno, ma resta la sensazione di non completo svuotamento intestinale).
Non hanno riscontrato ragadi o emorroidi dalla retto e nemmeno dalla visita rettale in pronto soccorso di questa estate.
Familiarità per colite ulcerosa (madre), tumore al colon (padre), amartoma intestino tenue (zio paterno).
Non ho ancora ricevuto una diagnosi da nessun gastroenterologo che dopo gli accertamenti del caso mi dicono che non ho niente, ma io continuo a vedere sangue nelle feci e vorrei sapere da dove venga questo sangue.
Più recentemente ho dolori addominali diffusi e soprattutto fitte dal lato destro con dolore pulsante che si intensifica fino ad un picco per poi diminuire gradualmente fino a scomparire.
In attesa di un Vostro gentile riscontro,
Vi ringrazio e porgo cordiali saluti.
sono una ragazza di 28 anni.
Sono circa 2 anni che ho periodicamente problemi di dolori addominali e sangue nelle feci.
Ho avuto necessità di recarmi in pronto soccorso per dolori più forti del normale per due volte.
Nel mentre ho effettuato diversi esami.
Retto (lieve congestione emorroidaria interna) e colon negativi.
Gastroscopia da cui sono risultati cardias beante erosioni e dalla biopsia gastrite e duodenite croniche.
Negativa la ricerca di Helicobacter Pylori.
Tra l'altro subito dopo aver eseguito la gastroscopia ho avuto un altro episodio di sangue rosso vivo nelle feci che secondo i medici è stato solo un caso.
Questa estate dopo un ulteriore episodio forte di dolore addominale ho riscontrato proteina c reattiva alta e calprotectina a 204.
Dopo 15 giorni ripetendo l'esame della calprotectina fecale è risultato nuovamente negativo.
Mi hanno prescritto una entero-rm per sospetta mici con seguente risultato: l'esame non mostra franchi segni di ispessimento parietale né alterazioni del calibro e/o dell'enhancement mucoso a carico delle anse del piccolo intestino, in particolare dell'ultima ansa ileale.
Non si apprezzano raccolte liquide in sede addominale e scavo pelvico.
Piccola formazione linfonodale di 1.2 cm anteriormente al muscolo psoas di destra in sede pericolica-pericecale.
Sembra apprezzarsi una riduzione del rilievo plicale a livello del bulbo-II porzione duodenale.
Non evidenti segni di sacroileite enteropatica.
Piccola formazione ovalare 0.9 cm a contenuto liquido, di verosimile natura cistica, localizzata tra il margine epatico esterno del V-VI segmento ed i piani di parete addominale limitrofi.
Preciso di aver effettuato anche gli esami per la celiachia risultati negativi.
L'analisi genetica per la celiachia è risultata positiva per predisposizione.
Ho effettuato anche l'esame per le cellule parietali gastriche (richieste per cercare una causa alle erosioni nello stomaco) risultate assenti.
La settimana scorsa ho avuto un altro episodio importante di sangue rosso vivo nelle feci.
I giorni precedenti vedevo sangue solo sulla carta e sempre rosso vivo.
Soffro di leggera stipsi (riesco comunque ad evacuare almeno una volta al giorno, ma resta la sensazione di non completo svuotamento intestinale).
Non hanno riscontrato ragadi o emorroidi dalla retto e nemmeno dalla visita rettale in pronto soccorso di questa estate.
Familiarità per colite ulcerosa (madre), tumore al colon (padre), amartoma intestino tenue (zio paterno).
Non ho ancora ricevuto una diagnosi da nessun gastroenterologo che dopo gli accertamenti del caso mi dicono che non ho niente, ma io continuo a vedere sangue nelle feci e vorrei sapere da dove venga questo sangue.
Più recentemente ho dolori addominali diffusi e soprattutto fitte dal lato destro con dolore pulsante che si intensifica fino ad un picco per poi diminuire gradualmente fino a scomparire.
In attesa di un Vostro gentile riscontro,
Vi ringrazio e porgo cordiali saluti.
[#1]
Sembra di capire che lei ha eseguito solo una o forse più rettoscopie, ma non una colonscopia completa. Le consiglio di metterla in programma. Lo stomaco no c' entra. Vanno esaminati bene il colon e l' ultimo tratto dell' ileo.
Prof. alberto tittobello
[#3]
Utente
Gent.mo Professore,
ho provveduto a richiedere un altro consulto a un Suo collega di zona, che mi ha indicato di ripetere le analisi della celiachia e prescritto probiotici e duspatal per 15 giorni. Mi ha anche visitata e ho provato dolore intenso al tocco del lato destro dell'addome. Ho iniziato la cura lunedì sera e ancora non ho notato miglioramenti per i dolori addominali, che persistono (seppur lievi tranne 4-5 picchi giornalieri di fitte più intense) e coinvolgono anche la zona lombare. Non mi sono stati consigliati ulteriori esami di approfondimento, tranne una rettoscopia di urgenza nel momento in cui dovessi rivedere sanguinamento intenso (sospetta colite ulcerosa nel tratto del retto). Per il momento mi è capitato un altro paio di volte di vedere sangue ma solo sulla carta e sulle feci. Ritiene che sia più utile procedere all'esame dell'ileo come da Lei indicato per poter se non altro escludere che il sanguinamento provenga da quella sede? Può anche essere utile ripetere altri esami come quelli della calprotectina? Purtroppo questa situazione è diventata per me molto incresciosa e fonte anche di preoccupazione considerato che da aprile 2017 ad oggi non ho ancora ricevuto una diagnosi, pur persistendo i disturbi.
In attesa di una Sua gentile risposta,
Cordiali Saluti.
ho provveduto a richiedere un altro consulto a un Suo collega di zona, che mi ha indicato di ripetere le analisi della celiachia e prescritto probiotici e duspatal per 15 giorni. Mi ha anche visitata e ho provato dolore intenso al tocco del lato destro dell'addome. Ho iniziato la cura lunedì sera e ancora non ho notato miglioramenti per i dolori addominali, che persistono (seppur lievi tranne 4-5 picchi giornalieri di fitte più intense) e coinvolgono anche la zona lombare. Non mi sono stati consigliati ulteriori esami di approfondimento, tranne una rettoscopia di urgenza nel momento in cui dovessi rivedere sanguinamento intenso (sospetta colite ulcerosa nel tratto del retto). Per il momento mi è capitato un altro paio di volte di vedere sangue ma solo sulla carta e sulle feci. Ritiene che sia più utile procedere all'esame dell'ileo come da Lei indicato per poter se non altro escludere che il sanguinamento provenga da quella sede? Può anche essere utile ripetere altri esami come quelli della calprotectina? Purtroppo questa situazione è diventata per me molto incresciosa e fonte anche di preoccupazione considerato che da aprile 2017 ad oggi non ho ancora ricevuto una diagnosi, pur persistendo i disturbi.
In attesa di una Sua gentile risposta,
Cordiali Saluti.
[#4]
Confermo. Ha già fatto numerose rettoscopie senza avere una diagnosi precisa. Il dolore è a destra. Bisogna capire da dove esattamente proviene il sangue e fare delle biopsie della mucosa. Gli altri esami non servono. Serve solo una colonscopia completa
[#5]
Utente
Gentilissimo Professore,
il mio medico ha insistito per prescrivermi nuovamente le analisi della celiachia e calprotectina fecale. Sono risultate tutte negative tranne Ac. Antigliadina deamidata IgG metodo Feia 18 u/ml (positivo >10) che non so se sia rilevante.
Nel frattempo è da prima di Natale che tutti i giorni avverto dolori addominali di gonfiore diffuso pancia dura e gonfia dopo i pasti e fitte dolorose soprattutto in basso a destra e in alto a sinistra. Ho notato che i dolori persistono anche a digiuno e che al mattino mi basta bere un bicchiere d'acqua per avere i primi fastidi. Non ho notato più sangue nelle feci, che però hanno aspetto grumoso e talvolta colorazione giallo ocra.
Ho assunto probiotici e duspatal per circa 20 giorni senza alcun beneficio.
Ho atteso l'esito delle analisi prima di prenotare altri esami.
All'esito delle analisi e dei dolori ormai continui prenoterò una colonscopia per vedere bene l'ileo come da lei suggerito.
Nel frattempo mi consiglia degli accorgimenti per sopportare meglio questi fastidi?
Grazie infinite.
Cordiali Saluti
il mio medico ha insistito per prescrivermi nuovamente le analisi della celiachia e calprotectina fecale. Sono risultate tutte negative tranne Ac. Antigliadina deamidata IgG metodo Feia 18 u/ml (positivo >10) che non so se sia rilevante.
Nel frattempo è da prima di Natale che tutti i giorni avverto dolori addominali di gonfiore diffuso pancia dura e gonfia dopo i pasti e fitte dolorose soprattutto in basso a destra e in alto a sinistra. Ho notato che i dolori persistono anche a digiuno e che al mattino mi basta bere un bicchiere d'acqua per avere i primi fastidi. Non ho notato più sangue nelle feci, che però hanno aspetto grumoso e talvolta colorazione giallo ocra.
Ho assunto probiotici e duspatal per circa 20 giorni senza alcun beneficio.
Ho atteso l'esito delle analisi prima di prenotare altri esami.
All'esito delle analisi e dei dolori ormai continui prenoterò una colonscopia per vedere bene l'ileo come da lei suggerito.
Nel frattempo mi consiglia degli accorgimenti per sopportare meglio questi fastidi?
Grazie infinite.
Cordiali Saluti
[#7]
Utente
Gent.mo Professore,
vorrei aggiornarLa sulla situazione. Giovedì 9 gennaio all'esito delle ultime analisi effettuate il gastroenterologo mi ha consigliato di iniziare una dieta gluten free per 15-20 giorni (sospetta sensibilità al glutine) ritenendo che i disturbi siano da attribuire più a una causa funzionale che organica. In caso di mancato successo della dieta passare a una dieta per il colon irritabile. Nel frattempo sono continuati i dolori addominali e si sono aggiunti anche mal di testa e nausea mai avute prima, inoltre un dolore addominale "nuovo" intorno all'ombelico con fitte interne e a destra dello stesso. Mi è stato comunque consigliato di continuare la dieta senza glutine perché erano passati ancora pochi giorni per vedere gli effetti. I disturbi sono continuati per giorni con un paio di episodi di fitte molto forti e dolorose al centro dell'addome (altezza ombelico) e fastidio alla gamba destra con intorpidimento. Persisteva qualche linea di febbre (37.1-37.5). Contattando il mio medico curante mi ha consigliato di recarmi in pronto soccorso dove mi hanno eseguito analisi risultate negative. Esami ematochimici regolari (PCR 0.3mg/dl). ECOGRAFIA ADDOME con seguente referto: Fegato regolare per morfovolumetria ed ecostruttura, indenne da lesioni focali - non hanno riscontrato la ciste di 0.9 cm nel fegato e neppure il linfonodo di 1.2 cm in sede pericolica- pericecale anteriormente al muscolo psoas di destra risultate nella entero-rm - colecisti distesa, alitiasica e vie biliari non dilatate, pancreas esplorabile (parte del corpo) nei limiti, reni regolari per dimensioni con differenziazione cortico-midollare conservata in assenza di segni di stasi urinaria, vescica scarsamente repleta e non versamento endoaddominale. RX DIRETTA ADDOME con seguente referto: non evidenti falde di aria libera endoaddominale, distensione prevalentemente meteorica delle anse del piccolo intestino in meso-ipogastrio e del colon, residui fecali a livello del colon dx e assenza di significativi livelli idroarei.
Vengo quindi rinviata in reparto. La visita addominale mi dava molto dolore in diverse parti dell'addome sia in alto sotto lo stomaco sia in basso tanto a destra quanto a sinistra. Il gastroenterologo riscontrava anche lingua infiammata. Diagnosi: dolore addominale colico aspecifico verosimile colon irritabile elicitato da enterocolite infettiva virale intercorrente. Utile ripetere a breve: SOF, calprotectina fecale e anti-cellule parietali gastriche. Mi hanno consigliato di interrompere la dieta senza glutine considerando che a latere tiroidite di Hashimoto (che curo con Eutirox 75 e 100mg a giorni alterni) e sospetta celiachia con genetica predisponente DQ2 potrebbero comportare lo sviluppo della celiachia nel tempo e mangiare senza glutine falserebbe la diagnosi. Il gastroenterologo che mi ha prescritto la dieta dice invece di continuare almeno fino a fine mese prima di reintrodurre il glutine. Io sto proseguendo quindi la dieta senza glutine ma anche quella che mi ha dato il gasteoenterologo del ps a scarso residuo vegetale per 2 settimane. Fermenti lattici monofos, debrum per 5 giorni 2 volte al giorno prima dei pasti, Ibidì dopo i pasti principali per un mese quindi passare a Relaxcol mattina e sera per un altro mese, tachipirina al bisogno. I fastidi persistono variabilmente durante il giorno e aumentano soprattutto quelli legati al gonfiore dopo i pasti. Il mattino il fastidio anche a digiuno è localizzato nella parte alta dell'addome che tira in posizione eretta mentre quasi sparisce se sto piegata o anche appena ricurva in avanti.
Lei mi consigliava di indagare l'ileo ed eseguire biopsie, io l'ho fatto presente ma dicono che l'ileo è già stato studiato con la entero rm. Altri mi hanno consigliato biopsie al retto e colon per eventuale seppur minima proctite ulcerosa cronica o colite microscopica. Nessuno però è disposto a prescrivermi tali indagini. Parlavano anche di videocapsula ma per il momento escludono la sua necessità. Per quanto riguarda l'emissione di sangue nelle feci escluso l'episodio più importante di inizio dicembre è nuovamente comparso nella carta solo 2-3 volte.
Scusi per la lunghezza del racconto. Sono molto combattuta poiché ogni medico mi dà una visione diversa, ma ritengo -nella mia ignoranza- che sarebbe più opportuno terminare altri accertamenti diagnostici prima di parlare di disturbo funzionale. Purtroppo nessuno mi ha dato particolare fiducia quindi non so neppure io a chi dare retta. Vorrei evitare che per mancanza di scrupolo non mi venga scoperta una causa organica di questi fastidi e sangue e debba poi scoprirlo quando magari i danni saranno più importanti. Considerato che il mio primo ingresso in ps risale all'aprile 2017 e i disturbi non sono mai passati del tutto o almeno si ripresentavano ogni 2-3 mesi mentre da prima di Natale ho mal di pancia tutti i giorni, inizio ad essere stanca e non vorrei che non sia colon irritabile come dicono ma altro che non scoprono. Ho anche pensato di andare fuori Regione perché mi sono sentita dire da alcuni gastroenterologi (ne ho visti almeno 4-5) che il mal di pancia ce lo abbiamo tutti e non mi sembra molto professionale soprattutto se non sono terminati gli accertamenti e ognuno di loro dopo una nuova indagine mi lascia in sospeso facendo spallucce e gli auguri. Perdoni lo sfogo.
Un cordiale saluto e grazie infinite per la Sua disponibilità.
vorrei aggiornarLa sulla situazione. Giovedì 9 gennaio all'esito delle ultime analisi effettuate il gastroenterologo mi ha consigliato di iniziare una dieta gluten free per 15-20 giorni (sospetta sensibilità al glutine) ritenendo che i disturbi siano da attribuire più a una causa funzionale che organica. In caso di mancato successo della dieta passare a una dieta per il colon irritabile. Nel frattempo sono continuati i dolori addominali e si sono aggiunti anche mal di testa e nausea mai avute prima, inoltre un dolore addominale "nuovo" intorno all'ombelico con fitte interne e a destra dello stesso. Mi è stato comunque consigliato di continuare la dieta senza glutine perché erano passati ancora pochi giorni per vedere gli effetti. I disturbi sono continuati per giorni con un paio di episodi di fitte molto forti e dolorose al centro dell'addome (altezza ombelico) e fastidio alla gamba destra con intorpidimento. Persisteva qualche linea di febbre (37.1-37.5). Contattando il mio medico curante mi ha consigliato di recarmi in pronto soccorso dove mi hanno eseguito analisi risultate negative. Esami ematochimici regolari (PCR 0.3mg/dl). ECOGRAFIA ADDOME con seguente referto: Fegato regolare per morfovolumetria ed ecostruttura, indenne da lesioni focali - non hanno riscontrato la ciste di 0.9 cm nel fegato e neppure il linfonodo di 1.2 cm in sede pericolica- pericecale anteriormente al muscolo psoas di destra risultate nella entero-rm - colecisti distesa, alitiasica e vie biliari non dilatate, pancreas esplorabile (parte del corpo) nei limiti, reni regolari per dimensioni con differenziazione cortico-midollare conservata in assenza di segni di stasi urinaria, vescica scarsamente repleta e non versamento endoaddominale. RX DIRETTA ADDOME con seguente referto: non evidenti falde di aria libera endoaddominale, distensione prevalentemente meteorica delle anse del piccolo intestino in meso-ipogastrio e del colon, residui fecali a livello del colon dx e assenza di significativi livelli idroarei.
Vengo quindi rinviata in reparto. La visita addominale mi dava molto dolore in diverse parti dell'addome sia in alto sotto lo stomaco sia in basso tanto a destra quanto a sinistra. Il gastroenterologo riscontrava anche lingua infiammata. Diagnosi: dolore addominale colico aspecifico verosimile colon irritabile elicitato da enterocolite infettiva virale intercorrente. Utile ripetere a breve: SOF, calprotectina fecale e anti-cellule parietali gastriche. Mi hanno consigliato di interrompere la dieta senza glutine considerando che a latere tiroidite di Hashimoto (che curo con Eutirox 75 e 100mg a giorni alterni) e sospetta celiachia con genetica predisponente DQ2 potrebbero comportare lo sviluppo della celiachia nel tempo e mangiare senza glutine falserebbe la diagnosi. Il gastroenterologo che mi ha prescritto la dieta dice invece di continuare almeno fino a fine mese prima di reintrodurre il glutine. Io sto proseguendo quindi la dieta senza glutine ma anche quella che mi ha dato il gasteoenterologo del ps a scarso residuo vegetale per 2 settimane. Fermenti lattici monofos, debrum per 5 giorni 2 volte al giorno prima dei pasti, Ibidì dopo i pasti principali per un mese quindi passare a Relaxcol mattina e sera per un altro mese, tachipirina al bisogno. I fastidi persistono variabilmente durante il giorno e aumentano soprattutto quelli legati al gonfiore dopo i pasti. Il mattino il fastidio anche a digiuno è localizzato nella parte alta dell'addome che tira in posizione eretta mentre quasi sparisce se sto piegata o anche appena ricurva in avanti.
Lei mi consigliava di indagare l'ileo ed eseguire biopsie, io l'ho fatto presente ma dicono che l'ileo è già stato studiato con la entero rm. Altri mi hanno consigliato biopsie al retto e colon per eventuale seppur minima proctite ulcerosa cronica o colite microscopica. Nessuno però è disposto a prescrivermi tali indagini. Parlavano anche di videocapsula ma per il momento escludono la sua necessità. Per quanto riguarda l'emissione di sangue nelle feci escluso l'episodio più importante di inizio dicembre è nuovamente comparso nella carta solo 2-3 volte.
Scusi per la lunghezza del racconto. Sono molto combattuta poiché ogni medico mi dà una visione diversa, ma ritengo -nella mia ignoranza- che sarebbe più opportuno terminare altri accertamenti diagnostici prima di parlare di disturbo funzionale. Purtroppo nessuno mi ha dato particolare fiducia quindi non so neppure io a chi dare retta. Vorrei evitare che per mancanza di scrupolo non mi venga scoperta una causa organica di questi fastidi e sangue e debba poi scoprirlo quando magari i danni saranno più importanti. Considerato che il mio primo ingresso in ps risale all'aprile 2017 e i disturbi non sono mai passati del tutto o almeno si ripresentavano ogni 2-3 mesi mentre da prima di Natale ho mal di pancia tutti i giorni, inizio ad essere stanca e non vorrei che non sia colon irritabile come dicono ma altro che non scoprono. Ho anche pensato di andare fuori Regione perché mi sono sentita dire da alcuni gastroenterologi (ne ho visti almeno 4-5) che il mal di pancia ce lo abbiamo tutti e non mi sembra molto professionale soprattutto se non sono terminati gli accertamenti e ognuno di loro dopo una nuova indagine mi lascia in sospeso facendo spallucce e gli auguri. Perdoni lo sfogo.
Un cordiale saluto e grazie infinite per la Sua disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.3k visite dal 16/12/2019.
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Approfondimento su Celiachia
Cos'è la celiachia e come si manifesta? Caratteristiche della malattia celiaca in adulti e bambini, esami da fare e consigli di alimentazione senza glutine.