Reflusso gastroesofageo - 22 anni
Gentili medici di Medicitalia, sono uno studente universitario di 22 anni che studia fuori sede a Stoccolma.
Sono perseguitato da circa due anni da un fastidiosissimo reflusso gastroesofageo, che ha limitato la qualità della mia vita (specialmente a quest'età) in maniera davvero opprimente.
Premetto di aver fatto le dovute visite nel corso di questo lasso temporale ma, nella più totale disperazione, scrivo in questo sito nella speranza di suscitare un po' di generosa umanità ad uno specialista del campo disposto a darmi un suo parere.
Tutto è cominciato quando, durante un pranzo dal giapponese, mi resi conto di essermi saziato troppo in fretta (rispetto al solito) e di aver fatto un pasto abbondante.
Già quel giorno, subito dopo il pasto, avvertivo l'effetto di cardiopalmo (credo si chiami così), ovvero un battito più "forte" del dovuto come se il cuore avesse necessità di sopperire all'ostacolo della digestione, ma il tutto si è risolto con una passeggiata, non essendo di natura una persona che si lascia suggestionare.
Dopo una settimana mi ritrovo in viaggio e lì chiaramente mi è capitato di sforare con qualche pasto, ma questa volta al punto di non riuscire più a chiudere occhio la notte, sempre per disturbi cardiaci.
Preoccupato per il problema, iniziai con una visita cardiologica, ma come prevedibile tutto nella norma.
Così fui rimandato al gastroenterologo che, cito testuali parole, si rifiuta di sottopormi alla gastroscopia affermando: "lei è ancora giovane, potrebbe perfino mangiarsi le pietre", oltre che poco professionale, lo trovo quasi irrispettoso a maggior ragione essendo giovane.
Di lì ho provato diversi trattamenti, gastroprottettori al mattino (Omeoprazolo, Lansoprazolo e simili, in diversi dosaggi), Gaviscon o Esoxx one dopo i pasti, Levopraid e Levobren prima dei pasti, Valpinax e in ultima la Ranitida.
Purtroppo devo constatare che ad oggi continuo ad avere questi disturbi, in ultimo è sopraggiunto un fastidioso dolore alla parete della gola, avvertito perfino non appena introdotto un qualsiasi antiacido (sento infiammata la parete della gola per lo più sinistra non appena il liquido passa di lì, quasi a lenire il dolore) e ad accompagnare la sensazione di bolo alla gola, come se il cibo si incastri e sentissi il bisogno di deglutire.
Ho pochissimo appetito, mi sazio subito e soprattuto mi capita spesso di ritrovarmi la pancia piena d'aria.
A questi riferisco anche un sintomo che credo sia collegato strettamente al disturbo gastrico, di extrasistoli multiple (4-5), anche a riposo.
Chiedo gentilmente un consulto per capire che tipo di accertamento potrei fare.
Riporto Helicobapter Pilori negativo, esami di Acido folico, Sideremia nella norma, tiroide nella norma, gastroscopia negativa, laringoscopia (recente) che rileva mucosa danneggiata per il reflusso, in ultimo ph-Impedenziometria delle 24 ore e manometria.
Chiedo inoltre, quando è opportuno sottoporsi ad interventi del tipo il trattamento a radiofrequenza?
Sono perseguitato da circa due anni da un fastidiosissimo reflusso gastroesofageo, che ha limitato la qualità della mia vita (specialmente a quest'età) in maniera davvero opprimente.
Premetto di aver fatto le dovute visite nel corso di questo lasso temporale ma, nella più totale disperazione, scrivo in questo sito nella speranza di suscitare un po' di generosa umanità ad uno specialista del campo disposto a darmi un suo parere.
Tutto è cominciato quando, durante un pranzo dal giapponese, mi resi conto di essermi saziato troppo in fretta (rispetto al solito) e di aver fatto un pasto abbondante.
Già quel giorno, subito dopo il pasto, avvertivo l'effetto di cardiopalmo (credo si chiami così), ovvero un battito più "forte" del dovuto come se il cuore avesse necessità di sopperire all'ostacolo della digestione, ma il tutto si è risolto con una passeggiata, non essendo di natura una persona che si lascia suggestionare.
Dopo una settimana mi ritrovo in viaggio e lì chiaramente mi è capitato di sforare con qualche pasto, ma questa volta al punto di non riuscire più a chiudere occhio la notte, sempre per disturbi cardiaci.
Preoccupato per il problema, iniziai con una visita cardiologica, ma come prevedibile tutto nella norma.
Così fui rimandato al gastroenterologo che, cito testuali parole, si rifiuta di sottopormi alla gastroscopia affermando: "lei è ancora giovane, potrebbe perfino mangiarsi le pietre", oltre che poco professionale, lo trovo quasi irrispettoso a maggior ragione essendo giovane.
Di lì ho provato diversi trattamenti, gastroprottettori al mattino (Omeoprazolo, Lansoprazolo e simili, in diversi dosaggi), Gaviscon o Esoxx one dopo i pasti, Levopraid e Levobren prima dei pasti, Valpinax e in ultima la Ranitida.
Purtroppo devo constatare che ad oggi continuo ad avere questi disturbi, in ultimo è sopraggiunto un fastidioso dolore alla parete della gola, avvertito perfino non appena introdotto un qualsiasi antiacido (sento infiammata la parete della gola per lo più sinistra non appena il liquido passa di lì, quasi a lenire il dolore) e ad accompagnare la sensazione di bolo alla gola, come se il cibo si incastri e sentissi il bisogno di deglutire.
Ho pochissimo appetito, mi sazio subito e soprattuto mi capita spesso di ritrovarmi la pancia piena d'aria.
A questi riferisco anche un sintomo che credo sia collegato strettamente al disturbo gastrico, di extrasistoli multiple (4-5), anche a riposo.
Chiedo gentilmente un consulto per capire che tipo di accertamento potrei fare.
Riporto Helicobapter Pilori negativo, esami di Acido folico, Sideremia nella norma, tiroide nella norma, gastroscopia negativa, laringoscopia (recente) che rileva mucosa danneggiata per il reflusso, in ultimo ph-Impedenziometria delle 24 ore e manometria.
Chiedo inoltre, quando è opportuno sottoporsi ad interventi del tipo il trattamento a radiofrequenza?
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Sono disturbi da reflusso associati a sintomi della sindrome Gastro-cardiaca di Roemheld:
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/6459-la-sindrome-gastro-cardiaca-o-sindrome-di-roemheld.html
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/6459-la-sindrome-gastro-cardiaca-o-sindrome-di-roemheld.html
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 12/12/2019.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.