Sindrome post-colecistomia e (forse) pancreas
Gentili Dottori, sarei a chiederei un Vostro competente parere riguardo la complicata situazione di mia mamma, donna di 79 anni che ha sempre sofferto di problemi di natura gastroenterica. Posso cominciare dal vomito ricorrente e dai terribili mal di testa di cui ha sofferto per lunghissimo tempo, prima che la causa fosse trovata 25 anni fa nei calcoli alla colecisti, naturalmente asportata.
Tuttavia, riguardo feci malformate e non raramente liquide, solo pochi anni addietro un gastroenterologo di Bologna riuscì a correlarle a suddetto intervento, diagnosticando dismicrobismo e sindrome da post-colecistectomia. Il consiglio fu di assumere Questran prima dei pasti, e ciò ha effettivamente portato discreti risultati.
Nel 1999, al culmine di nuove violente coliche, si è invece riscontrata gastrite da Helicobacter Pylori, debellato direi radicalmente. Da allora il quadro complessivo è finalmente e decisamente migliorato, ma negli ultimi tempi sono subentrati nuovi disturbi.
Circa 4 anni or sono ha iniziato a soffrire di continue flatulenze, che venivano emesse in maniera incontrollata immagino per l'incontinenza ai gas dell'apparato sfinteriale. Le flatulenze sono scomparse grazie all'assunzione giornaliera di alcune capsuline di Creon. Prima domanda: tale sintomatologia è forse stata sottovalutata (il gastroenterologo a cui ci siamo rivolti in tale circostanza, non vi ha dato molto peso parlando di "leggera insufficienza pancreatica, non rara nell'anziano") mentre invece meriterebbe approfondimenti (analisi, marker, biopsia al pancreas)?
Da circa due mesi è infine emersa difficoltà a riposare, non tanto per la quantità del sonno (che non è mai stato molto, e per aiutarlo da qualche giorno assume 10 gocce di Lexotan, dopo un lungo periodo in cui si è provato il Valpinax) quanto nella sua qualità: mia mamma si sveglia al mattino con bocca un po' amara, che scompare dopo colazione, e con un fastidioso senso di stordimento, debolezza e inappetenza, che la accompagnano invece fino al pomeriggio. Verso sera si assiste generalmente alla loro regressione, salvo poi ricomparire il mattino successivo. La dieta seguita è rigida, e si basa su alcuni alimenti base quali carni bianche, pane secco, patate, frutta e verdura cotta, e tutti gli esami svolti di recente (analisi del sangue, sangue occulto nelle feci, urine, clisma opaco, ecografie, endoscopie a stomaco e intestino) hanno sempre dato esito negativo e valori nella norma.
Tuttavia, il possibile coinvolgimento del pancreas mi preoccupa, sapendo che i sintomi sono spesso subdoli se non quasi assenti (mia mamma non ha ittero o diabete, al più è pallida ma non anemica, né presenta dimagrimento pur mangiando poco, né ancora riporta dolore alcuno. E non abbiamo precedenti di alcun genere in famiglia).
Ringrazio per la pazienza di aver letto fino qui, e mi scuso per la lunghezza della presente, indispensabile a fornire un quadro completo, per quanto possibile.
Tuttavia, riguardo feci malformate e non raramente liquide, solo pochi anni addietro un gastroenterologo di Bologna riuscì a correlarle a suddetto intervento, diagnosticando dismicrobismo e sindrome da post-colecistectomia. Il consiglio fu di assumere Questran prima dei pasti, e ciò ha effettivamente portato discreti risultati.
Nel 1999, al culmine di nuove violente coliche, si è invece riscontrata gastrite da Helicobacter Pylori, debellato direi radicalmente. Da allora il quadro complessivo è finalmente e decisamente migliorato, ma negli ultimi tempi sono subentrati nuovi disturbi.
Circa 4 anni or sono ha iniziato a soffrire di continue flatulenze, che venivano emesse in maniera incontrollata immagino per l'incontinenza ai gas dell'apparato sfinteriale. Le flatulenze sono scomparse grazie all'assunzione giornaliera di alcune capsuline di Creon. Prima domanda: tale sintomatologia è forse stata sottovalutata (il gastroenterologo a cui ci siamo rivolti in tale circostanza, non vi ha dato molto peso parlando di "leggera insufficienza pancreatica, non rara nell'anziano") mentre invece meriterebbe approfondimenti (analisi, marker, biopsia al pancreas)?
Da circa due mesi è infine emersa difficoltà a riposare, non tanto per la quantità del sonno (che non è mai stato molto, e per aiutarlo da qualche giorno assume 10 gocce di Lexotan, dopo un lungo periodo in cui si è provato il Valpinax) quanto nella sua qualità: mia mamma si sveglia al mattino con bocca un po' amara, che scompare dopo colazione, e con un fastidioso senso di stordimento, debolezza e inappetenza, che la accompagnano invece fino al pomeriggio. Verso sera si assiste generalmente alla loro regressione, salvo poi ricomparire il mattino successivo. La dieta seguita è rigida, e si basa su alcuni alimenti base quali carni bianche, pane secco, patate, frutta e verdura cotta, e tutti gli esami svolti di recente (analisi del sangue, sangue occulto nelle feci, urine, clisma opaco, ecografie, endoscopie a stomaco e intestino) hanno sempre dato esito negativo e valori nella norma.
Tuttavia, il possibile coinvolgimento del pancreas mi preoccupa, sapendo che i sintomi sono spesso subdoli se non quasi assenti (mia mamma non ha ittero o diabete, al più è pallida ma non anemica, né presenta dimagrimento pur mangiando poco, né ancora riporta dolore alcuno. E non abbiamo precedenti di alcun genere in famiglia).
Ringrazio per la pazienza di aver letto fino qui, e mi scuso per la lunghezza della presente, indispensabile a fornire un quadro completo, per quanto possibile.
[#1]
Gentile utente,
dalla sua descrizione non si evincono motivi di allarme per una patologia di rilievo a carico del pancreas; la lieve insufficienza citata dal collega è piuttosto ferquente nel soggetto in età avanzata e sovente si giova (come nel suo caso) della somministrazione di enzimi pancreatici.
La normalità dei parametri di laboratorio, insieme ad una sostanziale buona condizione clinica non indicano la necessità di approfondimenti strumentali invasivi.
I sintomi mattutini riferiti possono essere in accordo con la condizione di post-colecistectomia (anche a distanza di tempo) e può essere alleviata con l'uso - su indicazione del medico curante - di farmaci attivi sulla motilità del tratto digerente.
Cordiali saluti.
dalla sua descrizione non si evincono motivi di allarme per una patologia di rilievo a carico del pancreas; la lieve insufficienza citata dal collega è piuttosto ferquente nel soggetto in età avanzata e sovente si giova (come nel suo caso) della somministrazione di enzimi pancreatici.
La normalità dei parametri di laboratorio, insieme ad una sostanziale buona condizione clinica non indicano la necessità di approfondimenti strumentali invasivi.
I sintomi mattutini riferiti possono essere in accordo con la condizione di post-colecistectomia (anche a distanza di tempo) e può essere alleviata con l'uso - su indicazione del medico curante - di farmaci attivi sulla motilità del tratto digerente.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
Grazie davvero, Dottor Scuotto, per la rapidissima ed esauriente risposta.
Aggiungerei se mi consente un elemento, che mi scuso per aver omesso ieri, ma l'ho appreso solo questa mattina parlando con mia mamma: già da diverso tempo prima di coricarsi assume Tareg 160mg, farmaco che come effetto collaterale può dare affaticabilità, nausea, insonnia, depressione. Magari, ho pensato, è tale farmaco - associato pure a Valpinax o Lexotan - a scombinare il riposo e a portare difficoltà di risveglio.
Riguardo ai farmaci che giovano alla motilità del tratto digerente, potrebbe fornirmi il nome di alcuni di essi, o delle sostanze attive in tal senso (anche, eventualmente, in funzione della sua specializzazione in medicine non convenzionali)?
Grazie ancora.
Aggiungerei se mi consente un elemento, che mi scuso per aver omesso ieri, ma l'ho appreso solo questa mattina parlando con mia mamma: già da diverso tempo prima di coricarsi assume Tareg 160mg, farmaco che come effetto collaterale può dare affaticabilità, nausea, insonnia, depressione. Magari, ho pensato, è tale farmaco - associato pure a Valpinax o Lexotan - a scombinare il riposo e a portare difficoltà di risveglio.
Riguardo ai farmaci che giovano alla motilità del tratto digerente, potrebbe fornirmi il nome di alcuni di essi, o delle sostanze attive in tal senso (anche, eventualmente, in funzione della sua specializzazione in medicine non convenzionali)?
Grazie ancora.
[#3]
Gentile signore,
la partecipazione dell'azione di farmaci attualmente in terapia ai sintomi del quadro clinico deve, ovviamente, essere valutata dal collega che segue la paziente.
Per quel che riguarda i farmaci attivi sulla motilità, essi sono controindicati nel contemporaneo utilizzo di ottatropina (presente nel valpinax): dunque la eventuale variazione terapeutica dovrà tener conto di questa interazione.
Cordiali saluti.
la partecipazione dell'azione di farmaci attualmente in terapia ai sintomi del quadro clinico deve, ovviamente, essere valutata dal collega che segue la paziente.
Per quel che riguarda i farmaci attivi sulla motilità, essi sono controindicati nel contemporaneo utilizzo di ottatropina (presente nel valpinax): dunque la eventuale variazione terapeutica dovrà tener conto di questa interazione.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.7k visite dal 04/03/2009.
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