Posologia farmaci
Salve, richiedo il presente consulto per dubbi sulla corretta posologia di farmaci assunti da mia nonna. La donna ha 92 anni, è autosufficiente, ha subito 23 anni fa un intervento di angioplastica in seguito ad infarto e da allora ha iniziato ad assumere farmaci. Ha inoltre un pacemaker da circa 10 anni. Il dubbio sulla corretta posologia sorge per via del fatto che da un po' di tempo lamenta malessere generato da bruciore allo stomaco (e più in particolare alla "bocca dello stomaco" quindi in zona epigastrica). I disturbi non sono quasi mai dolorosi e anche nei casi di dolore questo si mantiene molto sopportabile. Il problema è più il malessere generato. La donna ha problemi di regolarità fisiologica e a volte gonfiore dell'addome. Suppliamo ai problemi di regolarità con la somministrazione una o due volte a settimana di sciroppo Sykon che le permette di evacuare facilmente. Solo di recente, a seguito di un controllo fatto proprio per questo malessere, le è stato diagnosticato un grosso calcolo alla cistifellea, che tutti i dottori sconsigliano comunque di operare per via dell'età. Stiamo dunque effettuando a giorni nuove analisi del sangue e un'ecografia dell'addome superiore per investigare meglio fegato e vie biliari.
La donna assume i seguenti farmaci:
Al risveglio: Pantoprazolo 20 mg (ha sempre assunto il Lansox 30 mg ma adesso è stato sostituito con il pantoprazolo perchè il medico ha pensato potesse essere il lansoprazolo l'origine del malessere e perchè tra l'altro la donna notava assenza di sintomi nei giorni in cui ha provato a non assumerlo, anche se non sempre).
Prima di colazione: Norvasc 10 mg (ne assume 3/4 in quanto dopo varie prove condotte negli anni si è giunti alla conclusione che questa è la dose corretta, monitorando la pressione a lungo)
Dopo colazione: Prisma 50 mg (assunto da pochi anni in quanto le è stato diagnosticata una trombosi all'occhio sinistro che le ha fatto perdere parzialmente la vista). La colazione è molto modesta: poche fette biscottate e null'altro.
Dopo pranzo: Cardirene 75 mg
Dopo cena: Zocor 20 mg (ne assume mezza)
Prima di andare a dormire: Ursobil 300 mg (lo assume di recente da quando le è stato diagnosticato il calcolo)
La donna in passato non recente ha sofferto raramente di emorragie allo stomaco (in due occasioni in particolare, episodi seri)
Adesso scrivo affinchè sia verificata la posologia in quanto sono a conoscenza del fatto che Cardirene e Prisma assunti insieme implicano il controllo dei parametri di coagulazione ma i medici fino ad oggi non hanno badato a questo. Tuttavia temo che il malessere che accusa la donna possa essere determinato da una non corretta posologia ed in particolare della concordanza/non concordanza con i pasti di determinati farmaci.
Confidando in un vostro cortese risconto, porgo cordiali saluti
La donna assume i seguenti farmaci:
Al risveglio: Pantoprazolo 20 mg (ha sempre assunto il Lansox 30 mg ma adesso è stato sostituito con il pantoprazolo perchè il medico ha pensato potesse essere il lansoprazolo l'origine del malessere e perchè tra l'altro la donna notava assenza di sintomi nei giorni in cui ha provato a non assumerlo, anche se non sempre).
Prima di colazione: Norvasc 10 mg (ne assume 3/4 in quanto dopo varie prove condotte negli anni si è giunti alla conclusione che questa è la dose corretta, monitorando la pressione a lungo)
Dopo colazione: Prisma 50 mg (assunto da pochi anni in quanto le è stato diagnosticata una trombosi all'occhio sinistro che le ha fatto perdere parzialmente la vista). La colazione è molto modesta: poche fette biscottate e null'altro.
Dopo pranzo: Cardirene 75 mg
Dopo cena: Zocor 20 mg (ne assume mezza)
Prima di andare a dormire: Ursobil 300 mg (lo assume di recente da quando le è stato diagnosticato il calcolo)
La donna in passato non recente ha sofferto raramente di emorragie allo stomaco (in due occasioni in particolare, episodi seri)
Adesso scrivo affinchè sia verificata la posologia in quanto sono a conoscenza del fatto che Cardirene e Prisma assunti insieme implicano il controllo dei parametri di coagulazione ma i medici fino ad oggi non hanno badato a questo. Tuttavia temo che il malessere che accusa la donna possa essere determinato da una non corretta posologia ed in particolare della concordanza/non concordanza con i pasti di determinati farmaci.
Confidando in un vostro cortese risconto, porgo cordiali saluti
[#1]
Questa domanda, come è facilmente comprensibile, (e come si evince dalle linee guida del sito che lei avrà certamente letto con attenzione) non può ricevere risposta.
Cordialmente.
Cordialmente.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Gentile Dr. Bacosi,
avendo letto con attenzione le linee guida del sito, non riesco a trovare alcuna violazione delle stesse in quanto da me scritto, se non il fatto di non essere genitore della persona per la quale chiedo il consulto, né il tutore da un punto di vista fiscale.
Pertanto, qualora non si tratti di questo, le sarei grato se mi potesse gentilmente indicare il motivo per cui il mio consulto non può ricevere risposta.
Grazie
avendo letto con attenzione le linee guida del sito, non riesco a trovare alcuna violazione delle stesse in quanto da me scritto, se non il fatto di non essere genitore della persona per la quale chiedo il consulto, né il tutore da un punto di vista fiscale.
Pertanto, qualora non si tratti di questo, le sarei grato se mi potesse gentilmente indicare il motivo per cui il mio consulto non può ricevere risposta.
Grazie
[#4]
Utente
1) Ininfluente nonché irrilevante. Ha 92 anni ergo non è possibile che sia lei a scrivere qui. Ai fini della mia richiesta l'essere così ligi a questa norma non lo comprendo.
2) Meno tecnicamente sarebbe stato sufficiente sapere qual è il modo migliore per assumere due farmaci così "impegnativi" per lo stomaco ed in particolare la corretta distribuzione delle assunzioni nell'arco della giornata. Non ho chiesto quali farmaci assumere quindi parlare di "indicazioni terapeutiche" non mi sembra del tutto appropriato.
Ad ogni modo, grazie comunque per avermi indicato le ragioni per le quali la mia richiesta non potesse ricevere risposta. Evidentemente, fuorviato da svariate richieste simili sul portale che hanno ricevuto risposta, non mi sono curato di questi dettagli.
Grazie
2) Meno tecnicamente sarebbe stato sufficiente sapere qual è il modo migliore per assumere due farmaci così "impegnativi" per lo stomaco ed in particolare la corretta distribuzione delle assunzioni nell'arco della giornata. Non ho chiesto quali farmaci assumere quindi parlare di "indicazioni terapeutiche" non mi sembra del tutto appropriato.
Ad ogni modo, grazie comunque per avermi indicato le ragioni per le quali la mia richiesta non potesse ricevere risposta. Evidentemente, fuorviato da svariate richieste simili sul portale che hanno ricevuto risposta, non mi sono curato di questi dettagli.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 30/10/2019.
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