Celiachia-ipertiroidismo=aumento di peso

La malattia celiaca è autoimmune, come il morbo di Basedow. Ambedue riconoscono, come meccanismo di partenza, il mimetismo molecolare, ben conosciuto in immunologia.
I prodotti che vengono venduti in farmacia, infatti non solo contengono molte calorie, ma per la mia esperienza, hanno provocato molti problemi nelle persone che li hanno utilizzati, pertanto io sconsiglio assolutamente il loro utilizzo. Anche perchè si può cucinare benissimo anche senza farina. Per esempio, io faccio la besciamella, con la farina di grano saraceno, mais, latte di soia, viene buonissima. Anche le tagliatelle, fatte con le farine alternative, vengono benissimo, quindi è completamente inutile, utilizzare i prodotti venduti in farmacia. Si mangia molto meglio.
Questa può essere una spiegazione della sua difficoltà /facilità nella regolazione del peso corporeo, sarebbe meglio definire, massa magra. Molti sono le implicazioni in questo, ed ognuna andrebbe indagata attentamente, partendo dalla composizione corporea, elaborazione diagnostica nutrizionale, risultato finale metabolico.
Le problematiche inerenti alla celiachia sono molteplici, vanno tutte analizzate. Ritengo pertanto che la malattia celiaca, può essere prevenuta, senza aspettare che una persona cada completamente in questa patologia. Forse sono l’unico che pone questo problema della prevenzione sulla malattia celiaca, ma dopo aver analizzato molte persone, ho constato una tale possibilità e la applico spesso.
Come tutte le malattie autoimmuni, possono essere prevenute, indagando attentamente sui sintomi che le precedono. Questo deriva da un attento studio dell’immunologia, i suoi meccanismi, analisi dei sintomi vaghi e aspecifici, avendo sempre in mente il ragionamento della prevenzione.
Quindi, celiachia e tiroidite, sono malattie autoimmuni, ambedue riconoscono ben precisi inneschi infettivi, che ben analizzati, concedono una possibilità di terapia/prevenzione.
Saluti

cara signora,
la relazione fra Basedow e intolleranza al glutine e quindi la difficoltà alla perdita di peso non ha basi scientifiche da me conosciute.
E', però, indubbio che sono due patologie che non aiutano i pazienti alla corretta alimentazione e quindi al facile calo ponderale.
Presso il mio studio, in questi casi, propongo l'esame della Calorimetria indiretta per la valutazione del metabolismo basale. Normalmente questo esame molto sofisticato mi da una serie di informazioni metaboliche reali del soggetto in esame.
L'elaborazione della dieta, dopo l'esame della calorimetria, risulta essere più aderente alla realtà metabolica del soggetto.
Ricevo, ogni 15 gg, a Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

Dott. Fabrizio Melfa
dottmelfa@libero.it
cell.: 338.1135833

dott fabrizio melfa
www.fabriziomelfa.it
spec in scienza dell'alimentazione
master in flebolinfologia
perf in medicina estetica

Gentile Utente,
come già precisato dai colleghi, malattia celiaca e malattie autoimmuni tiroidee spesso coesistono, pertanto l'incremento ponderale da Lei riportato appare essere legato ad una alimentazione congrua con riduzione del malassorbimento intestinale tipico della celiachia (ha mai sofferto di alvo alterno, ovvero stipsi alternata a diarrea?): inoltre, come spesso accade non sono riportate le ultime indagini relative all'omeostasi tiroidea (qundo ha eseguito gli ultimi esami? E quali sono i risultati?.
P.S.: da allopata "democratico ed apolide", può il Dr. Moschini indicarmi la flow chart da seguire per la prevenzione delle tiroiditi?
Saluti
Dr. Giovanni Ragozzino

Egregio dottor Giovanni Ragozzino, il flow chart per la prevenzione di tutte le malattie autoimmuni, e non solo, è stato spiegato precedentemente:
“Come tutte le malattie autoimmuni, possono essere prevenute, indagando attentamente sui sintomi che le precedono. Questo deriva da un attento studio dell’immunologia, i suoi meccanismi, analisi dei sintomi vaghi e aspecifici, avendo sempre in mente il ragionamento della prevenzione.
Quindi, celiachia e tiroidite, sono malattie autoimmuni, ambedue riconoscono ben precisi inneschi infettivi, che ben analizzati, concedono una possibilità di terapia/prevenzione.”
Inoltre dalla analisi attenta ed accurata dei sintomi vaghi e aspecifici, che conducono sempre a stabilire il motivo per cui l’organismo sta manifestando il suo disagio.
Lo studio della letteratura internazionale, della medicina convenzionale, immunologia, ormesi, integrata con la medicina biologica, ampliano notevolmente il ragionamento diagnostico e terapeutico, per cui conduce ad una applicazione innovativa e rispettosa della più recente ricerca scientifica.
Quindi attento studio della più recente ricerca scientifica, applicazione immediata di questa, studio dei sintomi vaghi e aspecifici, anamnesi accurate, confronto con l’esperienza professionale, mi conducono nella ricerca applicativa della prevenzione.
Quindi è estremamente facile, basta applicare la medicina allopatica, per risolvere le problematiche delle persone in esame, ed eseguire la prevenzione. La medicina biologica amplia il ragionamento e fornisce soprattutto quelle terapie che mancano alla medicina allopatica.
saluti