Problema all'apparato digestivo o sintomi legati all'ansia?
Buongiorno Dottore,
Le scrivo per chiedere anche a Lei un Suo consiglio su di un problema che mi tormenta da qualche mese.
Premetto che sono in cura da una decina d'anni con Sereupin, un antidepressivo, che ho voluto smettere nell'ultimo periodo, ma in un momento forse poco opportuno, in concomitanza con l'inizio della convivenza con il mio attuale ragazzo e con il trasferimento nella nuova casa piuttosto distante dai miei.
Il disturbo che avverto è molto fastidioso. E' localizzato nella gola, in fondo, nella parte dx, e si manifesta in modi vari: a volte mi sembra di avere una bolla d'aria, a volte della sostanza vischiosa che non vuole nè salire nè scendere, a volte una pallina, altre volte avverto un dolore, come una fitta, sempre nello stesso punto, alla deglutizione; quando bevo, a volte, avverto un pò di fastidio, se mangio assolutamente nulla, mai. Preoccupatissima, nonostante avessi fatto, per all'incirca lo stesso problema, una visita dall'otorino a maggio, vado dall'otorino, che dopo rino-laringoscopia dice di non trovare nulla di patologico e che anche il reflusso gli sembra contenuto (io ho ernia iatale e sono spesso in cura con inibitori della pompa protonica) - e ci credo che gli pareva contenuto, visto che stavo assumendo esopral!!! Un giorno, sempre preoccupatissima, vado al pronto soccorso per i soliti disturbi: altra visita da altro otorino, il quale dice che non vede nulla di anomalo (a parte piccola cisti da ritenzione sulla tonsilla già diagnosticata dall'altro otorino). Da quest'ultima visita sono passate tre settimane, ho ricominciato cura con serupin (20 mg al giorno) e vado da una psicologa, ma il mio fastidio non accenna a scomparire ed ho paura di avere qualche malattia seria all'esofago, visto che alla gola mi sono rassegnata a non avere nulla! Ultimamente infatti ho quasi la sensazione che il fastidio si sia spostato più in basso e continuo ad eruttare aria...e nonostante cura con peptazol 20 mg e con gaviscon all'occorrenza non mi sembra ci siano miglioramenti.
Lei pensa che i sintomi possano lasciar pensare a qualcosa di grave e che dovrei fare un'altra gastroscopia, nonostante i due otorini mi abbiano detto che non farebbero controlli ulteriori? ...Perchè, oltre a non essere un esame particolarmente piacevole, vengo dissuasa da chi mi vuole bene, che mi cerca di convincere a lasciar stare, che è tutto un problema di ansia, sapendo che, se fosse per me, passerei l'esistenza a fare controlli.
La ringrazio in anticipo per il consiglio che vorrà darmi e La saluto cordialmente.
Le scrivo per chiedere anche a Lei un Suo consiglio su di un problema che mi tormenta da qualche mese.
Premetto che sono in cura da una decina d'anni con Sereupin, un antidepressivo, che ho voluto smettere nell'ultimo periodo, ma in un momento forse poco opportuno, in concomitanza con l'inizio della convivenza con il mio attuale ragazzo e con il trasferimento nella nuova casa piuttosto distante dai miei.
Il disturbo che avverto è molto fastidioso. E' localizzato nella gola, in fondo, nella parte dx, e si manifesta in modi vari: a volte mi sembra di avere una bolla d'aria, a volte della sostanza vischiosa che non vuole nè salire nè scendere, a volte una pallina, altre volte avverto un dolore, come una fitta, sempre nello stesso punto, alla deglutizione; quando bevo, a volte, avverto un pò di fastidio, se mangio assolutamente nulla, mai. Preoccupatissima, nonostante avessi fatto, per all'incirca lo stesso problema, una visita dall'otorino a maggio, vado dall'otorino, che dopo rino-laringoscopia dice di non trovare nulla di patologico e che anche il reflusso gli sembra contenuto (io ho ernia iatale e sono spesso in cura con inibitori della pompa protonica) - e ci credo che gli pareva contenuto, visto che stavo assumendo esopral!!! Un giorno, sempre preoccupatissima, vado al pronto soccorso per i soliti disturbi: altra visita da altro otorino, il quale dice che non vede nulla di anomalo (a parte piccola cisti da ritenzione sulla tonsilla già diagnosticata dall'altro otorino). Da quest'ultima visita sono passate tre settimane, ho ricominciato cura con serupin (20 mg al giorno) e vado da una psicologa, ma il mio fastidio non accenna a scomparire ed ho paura di avere qualche malattia seria all'esofago, visto che alla gola mi sono rassegnata a non avere nulla! Ultimamente infatti ho quasi la sensazione che il fastidio si sia spostato più in basso e continuo ad eruttare aria...e nonostante cura con peptazol 20 mg e con gaviscon all'occorrenza non mi sembra ci siano miglioramenti.
Lei pensa che i sintomi possano lasciar pensare a qualcosa di grave e che dovrei fare un'altra gastroscopia, nonostante i due otorini mi abbiano detto che non farebbero controlli ulteriori? ...Perchè, oltre a non essere un esame particolarmente piacevole, vengo dissuasa da chi mi vuole bene, che mi cerca di convincere a lasciar stare, che è tutto un problema di ansia, sapendo che, se fosse per me, passerei l'esistenza a fare controlli.
La ringrazio in anticipo per il consiglio che vorrà darmi e La saluto cordialmente.
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Gentile signora,
la sintomatologia che riferisce può essere associata ad una condizione psicogena. Le visite otorino hanno escluso patologie organiche e non vi sono elementi che facciano pensare ad altro a livllo esofageo se non al già diagnosticato reflusso: anche un'esofagite associata non cambierebbe il tipo di terapia che hsta praticando.
Il punto però è valutare la possibilità che quanto detto sia effettivamente in grado di rassicurarla o - e questo è opportuno che lo discuta con la psicologa che la segue - che abbia bisogno di una conferma obiettiva attraverso l'endoscopia. L'indagine non è al momento necessaria dal punto di vista internistico.
Cordiali saluti.
la sintomatologia che riferisce può essere associata ad una condizione psicogena. Le visite otorino hanno escluso patologie organiche e non vi sono elementi che facciano pensare ad altro a livllo esofageo se non al già diagnosticato reflusso: anche un'esofagite associata non cambierebbe il tipo di terapia che hsta praticando.
Il punto però è valutare la possibilità che quanto detto sia effettivamente in grado di rassicurarla o - e questo è opportuno che lo discuta con la psicologa che la segue - che abbia bisogno di una conferma obiettiva attraverso l'endoscopia. L'indagine non è al momento necessaria dal punto di vista internistico.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 03/03/2009.
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