Reflusso da ernia iatale
Buongiorno,
vorrei alcune delucidazioni riguardanti la mia situazione.
Ho 32 anni e praticamente è da una vita che soffro di problemi gastrointestinali ma fino a poco tempo fa non mi sono mai sottoposto ad una gastroscopia.
Generalmente dopo un periodo di "stravizi alimentari" mi capitava di sentirmi lo stomaco pesante e fare eruttazioni con un forte odore/sapore del classico uovo marcio (scusate l'espressione) e dopo alcune ore puntualmente vomito a non finire, ma non del cibo non digerito, ma di sostanze gastriche dagli odori nauseabondi.
Ora invece la situazione è notevolmente peggiorata perchè lo stesso problema mi si ripresenta anche solo dopo una cena neanche tanto abbondante e priva di grassi.
Dalla gastroscopia è risultato il seguente quadro endoscopico:
Esofagite di 1° grado per reflusso da ernia iatale da scivolamento che supera i 2 Cm con cardias incontinente. Stomaco ampio, allungato, con mucosa antrale atrofica (biopsia di antro e corpo) Piloro elastico e superabile, regolari il bulbo e la 2° porzione duodenale.
Diagnosi istologica:
a) Gastrite cronica atrofica. La ricerca su colorazione istochimica di Helicobacter Pylori è risultata negativa
a) Gastrite cronica superficiale. La ricerca su colorazione istochimica di Helicobacter Pylori è risultata negativa
A questo punto il medico mi ha prescitto Limpidex 30mg (che da quello che ho capito è un inibitore della pompa protonica) per 28 gg e di seguire una dieta priva di grassi, agrumi,formaggi grassi,caffè ecc...
La mia domanda è questa, finito il trattamento dovrò comunque ripeterlo ancora anche se segurò a mio malincuore una dieta corretta?
Il trattamento prescrittomi dal mio medico è corretto?
Grazie anticipatamente e complimenti per l'ottimo forum (l'avessi scoperto prima...)
Lorenzo
vorrei alcune delucidazioni riguardanti la mia situazione.
Ho 32 anni e praticamente è da una vita che soffro di problemi gastrointestinali ma fino a poco tempo fa non mi sono mai sottoposto ad una gastroscopia.
Generalmente dopo un periodo di "stravizi alimentari" mi capitava di sentirmi lo stomaco pesante e fare eruttazioni con un forte odore/sapore del classico uovo marcio (scusate l'espressione) e dopo alcune ore puntualmente vomito a non finire, ma non del cibo non digerito, ma di sostanze gastriche dagli odori nauseabondi.
Ora invece la situazione è notevolmente peggiorata perchè lo stesso problema mi si ripresenta anche solo dopo una cena neanche tanto abbondante e priva di grassi.
Dalla gastroscopia è risultato il seguente quadro endoscopico:
Esofagite di 1° grado per reflusso da ernia iatale da scivolamento che supera i 2 Cm con cardias incontinente. Stomaco ampio, allungato, con mucosa antrale atrofica (biopsia di antro e corpo) Piloro elastico e superabile, regolari il bulbo e la 2° porzione duodenale.
Diagnosi istologica:
a) Gastrite cronica atrofica. La ricerca su colorazione istochimica di Helicobacter Pylori è risultata negativa
a) Gastrite cronica superficiale. La ricerca su colorazione istochimica di Helicobacter Pylori è risultata negativa
A questo punto il medico mi ha prescitto Limpidex 30mg (che da quello che ho capito è un inibitore della pompa protonica) per 28 gg e di seguire una dieta priva di grassi, agrumi,formaggi grassi,caffè ecc...
La mia domanda è questa, finito il trattamento dovrò comunque ripeterlo ancora anche se segurò a mio malincuore una dieta corretta?
Il trattamento prescrittomi dal mio medico è corretto?
Grazie anticipatamente e complimenti per l'ottimo forum (l'avessi scoperto prima...)
Lorenzo
[#1]
La terapia del suo medico è corretta, aggiungerei della sospensione di sodio alginato e potassio bicarbonato,dopo i pasti per proteggere l'esofago e del clebopride malato acido per accelerare lo svuotamento gastrico.Consiglio pasti piccoli e frequenti, evitare di sdraiarsi dopo i pasti,un cuscino piu alto durante il sonno.L'ernia da scivolamento è una alterazione anatomica, che certamente non può essere corretta dai farmaci,ma una correzione chirurgica ,che di solito eseguiamo in videolaparoscopia ,la riserviamo per quei casi in cui l'esofagite e la sintomatologia dolorosa è resistente alla terapia medica.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.4k visite dal 07/06/2006.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.