Crohn e alimentazione
Salve, sono affetto da morbo DI Crohn. Volevo chiedere se a vostro parere ci fossero abbastanza evidenze cliniche per suggerire a noi pazienti una dieta con ridotta quantità di Glutine e altri fodmaps. I vostri pazienti ne traggono giovamento? Io ho più sintomi che danno organico, al momento. Può essere d aiuto una dieta di questo tipo, associata alla terapia convenzionale?
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La dieta è indipendente dalla patologia, ma spesso si associa una ridotta tolleranza, che è individuale, agli alimenti FODMAP. Quindi se trova giovamento può utilizzare la dieta.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Utente
La ringrazio. Mi perdoni se abuso della sua disponibilità, volevo chiederle se ha letto le nuove ricerche a cui ha partecipato il Professor Danese riguardanti i nuovi fattori protettivi per crohn e rcu, sulla rivista Gastroenterology(in particolar modo viene trovato un discreto miglioramento con l'utilizzo di integratori di Vit D, Acido folico e catechine presenti nel tè verde e che un ulteriore fattore protettivo è lo sport). Non mi sono mai stati consigliati integratori, non avendo evidentemente macrocarenze di micronutrienti(tranne vit D, come la maggior parte degli italiani d'altronde) , ma mi sembra buono e giusto supplementare queste vitamine insieme ad altri minerali vista la patologia e la correlata vita molto attiva che faccio, non crede? Questa patologia mi porta diversi disagi, ma non mi arrendo. La medicina è la mia passione. Ne approfitto per dirle che sono un laureando in medicina infatti e spero di poter provare il suo metodo di pulizia del colon per evitare la solita preparazione terribile, ho letto che lei ne è esperto.
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In aggiunta le dico allora che conviene allora eseguire uno studio del Microbiota intestinale (con l'analisi del DNA batterico fecale) per individuare eventuali squilibri della flora batterica e procedere ad una terapia mirata con probiotici specifici. Anche questo è un supporto per il Crohn
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Utente
Buonasera Dottore. Volevo un suo consiglio. Fra circa 25 giorni farò gastro e colonscopia per rivalutare la mia situazione clinica. Sono in terapia con sola mesalazina e alterno periodi sintomatici a periodi asintomatici. Ultimamente ho avuto delle fitte in zona ombelicale intense, regredite con l'utilizzo di supposte di mesalazina. Volevo chiederle un consiglio. Lo scorso anno ho avuto una febbricola (max 37.5) durata un mese e mezzo, negativa a virus comuni quali EBV e CMV la quale è poi regredita autonomamente. Ad oggi il problema si è ripresentato per tutto il mese di novembre e ora di nuovo da circa un mese, febbricola che arriva massimo a 37.2 e si manifesta con sensibilità cutanea, freddo e bruciore agli occhi, molto fastidiosa. Inizia in tarda mattinata e dura fino a sera. Questo mese sarà intenso per me visto che dovrò laurearmi, ma sono comunque preoccupato per questo sintomo. Secondo lei potrei fare qualcosa in attesa della rivalutazione endoscopica? È un quadro "normale" nel morbo di Crohn o è necessariamente un segnale d'allarme? Ho paura di star trascurando la cosa. Grazie mille
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Utente
Grazie mille per il consulto dottore. Volevo chiederle un'altra cosa, soffro anche ti MRGE e gastrite cronica che iniziano ad essere poco responsivi ai 20mg di esomeprazolo che assumo da due mesi ormai. Come le dicevo rivaluteró il tutto endoscopicamente ad inizio marzo. Fino ad allora, oltre a seguire una dieta leggera ed aggiungere eventualmente antiacidi in stick, potrei provare a prendere un procinetico come il geffer? Non ho mai provato ad utilizzare procinetici per questo fastidiosissimo disturbo. La sintomatologia comprende epigastralgia, eruttazione e pesantezza di stomaco. Grazie ancora
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Utente
Dottore buongiorno. Fra circa dieci giorni farò la colonscopia. Da un paio di settimane ho notato un ridotto diametro delle feci. Oggi in particolar modo mi è capitato di farne molto sottili, diciamo come un dito medio, suppongo. Il mio primo pensiero va ovviamente ad una stenosi da Crohn e sono molto preoccupato. Dovrei fare qualcosa o aspetto direttamente la colonscopia secondo lei?
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Utente
Buongiorno dottore. Le ricordo che sono un pz. con diagnosi di Crohn dal 2015. Già alla prima diagnosi la mia colonscopia era completamente normale, ma l'istologia appunto poneva la diagnosi. Sono operato per fistola perianale. Terapia con SOLA mesalalzina. 20 giorni fa come le dissi, ho fatto la colonscopia dopo circa dieci giorni di diarrea e un po' di algie addominali. La colon era nuovamente NELLA NORMA, al punto che il gastroenterologo ha detto che è molto strano avere un Crohn con due colonscopie pulite (anche la entero rm fatta 6 mesi fa era normale, a parte qualche piccolo linfonodo subcentimetrico). Adesso però ho ritirato il referto istologico, che presenta un quadro di forte infiammazione, come le riporto:
Diagnosi
A) Frustoli di mucosa ileale, non orientati, con moderato infiltrato flogistico linfoplasmacellulare moderato infiltrato flogistico linfoplasmacellulare e granulocitario eosinofilo e neutrofilo, focale criptite, isolato ascesso criptico. Villi presenti, di altezza ridotta e dismorfici. B-C-D-E) Lembi di mucosa di grosso intestino, non orientati, uniformemente caratterizzati da spiccato infiltrato flogistico linfoplasmacellulare e granulocitario eosinofilo, atrofia ghiandolare e apetti iperplastico rigenerativi, neutrofilo, criptite, numerosi ascessi cripitici, aggregati linfatico nodulari e follicolari. Quadro istologico compatibile con la diagnosi di IBD NAS in fase attiva. Utile revisione della prima diagnosi per esatta definizione diagnostica.
Volevo chiederle 1) cosa si intende per IBD NAS 2) Perchè parla di revisione diagnostica ( noto chiaramente che ci sono aspetti istologici della RCU, ma è interessato anche l'ileo, dunque non capisco a cosa si riferisca) 3) se di fronte ad una colonscopia normale, dovrei comunque fare una terapia più aggressiva vista la conclamata attività infiammatoria 4) Se l'acuzie avuta nel periodo pre-colonscopia di potenziale natura batterica\virale possa aver "falsato" l'istologia con quadro infiammatorio accentuato. Le sembra normale, inoltre, continuare ad avere una macroscopia nella norma nonostante l'IBD? Perdoni il messaggio prolisso, grazie mille. Aggiungo infine che la sintomatologia è quasi totalmente regredita da subito dopo la colonscopia.
Diagnosi
A) Frustoli di mucosa ileale, non orientati, con moderato infiltrato flogistico linfoplasmacellulare moderato infiltrato flogistico linfoplasmacellulare e granulocitario eosinofilo e neutrofilo, focale criptite, isolato ascesso criptico. Villi presenti, di altezza ridotta e dismorfici. B-C-D-E) Lembi di mucosa di grosso intestino, non orientati, uniformemente caratterizzati da spiccato infiltrato flogistico linfoplasmacellulare e granulocitario eosinofilo, atrofia ghiandolare e apetti iperplastico rigenerativi, neutrofilo, criptite, numerosi ascessi cripitici, aggregati linfatico nodulari e follicolari. Quadro istologico compatibile con la diagnosi di IBD NAS in fase attiva. Utile revisione della prima diagnosi per esatta definizione diagnostica.
Volevo chiederle 1) cosa si intende per IBD NAS 2) Perchè parla di revisione diagnostica ( noto chiaramente che ci sono aspetti istologici della RCU, ma è interessato anche l'ileo, dunque non capisco a cosa si riferisca) 3) se di fronte ad una colonscopia normale, dovrei comunque fare una terapia più aggressiva vista la conclamata attività infiammatoria 4) Se l'acuzie avuta nel periodo pre-colonscopia di potenziale natura batterica\virale possa aver "falsato" l'istologia con quadro infiammatorio accentuato. Le sembra normale, inoltre, continuare ad avere una macroscopia nella norma nonostante l'IBD? Perdoni il messaggio prolisso, grazie mille. Aggiungo infine che la sintomatologia è quasi totalmente regredita da subito dopo la colonscopia.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3k visite dal 10/09/2019.
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