Celiachia e prostatite
Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 23 anni che scrive in un periodo molto difficile da quando a manifestarsi è stata una prostatite abatterica. Questa va avanti da circa 4 mesi (ma presumibilmente covava da prima con sintomi più sfumati). Più che la sintomatologia urinaria della prostatite (che mi porto dietro da bambino in quanto non so perché non ho mai avuto una Minzione fluida, bensì alla fine della Minzione devo sempre "spingere" due tre volte per svuotarla completamente) ad invalidarmi sono i forti dolori testicolari e inguinale, soprattutto a sinistra. In linea generale ho sempre avuto una soglia del dolore piuttosto alta ma questo problema alla lunga mi sta debilitando molto. Ad ogni modo non la faccio lunga: su internet ho letto che la prostatite è fortemente correlata a patologie intestinali e del colon, per cui mi sono ricordato che ho sofferto per molti anni di un incoercibile prurito anale. In più non produco mai delle feci formate: vado evacuo una volta al giorno appena sveglio come prassi, la prima parte del lume è sempre più solida rispetto alla parte finale (decisamente non formata). Alcuni periodi mi capita di andare anche 3 volte con le ultime 2 decisamente non formate.
Volevo aggiungere anche che ho sempre avuto globuli bianchi al minimo e spesso anche sotto al minimo (2800 - 3000) e che sono veramente magro. Se non fosse per la tanta palestra che cerco di fare sarei scheletrico. I periodi che non faccio palestra non ci metto nulla a perdere peso, anche mantenendo una dieta ricca e adeguata.
Mi avevano detto di fare test per le intolleranze (sono leggermente intollerante al latte) test per la celiachia e parassitologico.
Il prurito che avevo sembrava essersi calmato, comparendo sporadicamente, per cui non ho fatto più il test per la celiachia e il parassitologico.
Adesso ho rispolverato questa situazione e lunedì andrò a fare gli esami del sangue per la celiachia (la ricerca degli anticorpi).
Le mie domande sono due:
- dal racconto che ho fornito è possibile sospettare una qualche forma di celiachia?
- la ricerca degli anticorpi che andrò a fare lunedì è sufficiente per diagnosticare una qualsiasi forma di celiachia?
Sono un ragazzo di 23 anni che scrive in un periodo molto difficile da quando a manifestarsi è stata una prostatite abatterica. Questa va avanti da circa 4 mesi (ma presumibilmente covava da prima con sintomi più sfumati). Più che la sintomatologia urinaria della prostatite (che mi porto dietro da bambino in quanto non so perché non ho mai avuto una Minzione fluida, bensì alla fine della Minzione devo sempre "spingere" due tre volte per svuotarla completamente) ad invalidarmi sono i forti dolori testicolari e inguinale, soprattutto a sinistra. In linea generale ho sempre avuto una soglia del dolore piuttosto alta ma questo problema alla lunga mi sta debilitando molto. Ad ogni modo non la faccio lunga: su internet ho letto che la prostatite è fortemente correlata a patologie intestinali e del colon, per cui mi sono ricordato che ho sofferto per molti anni di un incoercibile prurito anale. In più non produco mai delle feci formate: vado evacuo una volta al giorno appena sveglio come prassi, la prima parte del lume è sempre più solida rispetto alla parte finale (decisamente non formata). Alcuni periodi mi capita di andare anche 3 volte con le ultime 2 decisamente non formate.
Volevo aggiungere anche che ho sempre avuto globuli bianchi al minimo e spesso anche sotto al minimo (2800 - 3000) e che sono veramente magro. Se non fosse per la tanta palestra che cerco di fare sarei scheletrico. I periodi che non faccio palestra non ci metto nulla a perdere peso, anche mantenendo una dieta ricca e adeguata.
Mi avevano detto di fare test per le intolleranze (sono leggermente intollerante al latte) test per la celiachia e parassitologico.
Il prurito che avevo sembrava essersi calmato, comparendo sporadicamente, per cui non ho fatto più il test per la celiachia e il parassitologico.
Adesso ho rispolverato questa situazione e lunedì andrò a fare gli esami del sangue per la celiachia (la ricerca degli anticorpi).
Le mie domande sono due:
- dal racconto che ho fornito è possibile sospettare una qualche forma di celiachia?
- la ricerca degli anticorpi che andrò a fare lunedì è sufficiente per diagnosticare una qualsiasi forma di celiachia?
[#1]
1) possibile
2) se gli anticorpi sono positivi OCCORRE NECESSARIAMENTE fare una gastroscopia con biopsie duodenali.
Cordialmente.
2) se gli anticorpi sono positivi OCCORRE NECESSARIAMENTE fare una gastroscopia con biopsie duodenali.
Cordialmente.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#3]
Utente
Buongiorno, ho ritirato il referto delle analisi per la celiachia:
Antigliadina iga 3,9 UA/ml
Antigliadina igg 45 UA/ml
Transglutaminasi 1 U/ml
Antiendomisio assenti
Ne ho dedotto che non sono celiaco anche se, pur avendo eliminato i latticini (forse ne mangio "in tracce"), il mio alvo continua ad essere quantomeno particolare, con una prima defecazione più o meno formata e la seconda praticamente liquida.
A cosa si potrebbe attribuire?
Antigliadina iga 3,9 UA/ml
Antigliadina igg 45 UA/ml
Transglutaminasi 1 U/ml
Antiendomisio assenti
Ne ho dedotto che non sono celiaco anche se, pur avendo eliminato i latticini (forse ne mangio "in tracce"), il mio alvo continua ad essere quantomeno particolare, con una prima defecazione più o meno formata e la seconda praticamente liquida.
A cosa si potrebbe attribuire?
[#7]
Utente
Gentile dottore,
Sono stato a visita da un chirurgo amico di famiglia che per il colon infiammato e irritabile mi ha prescritto debrum.
Effettivamente anche io, conoscendomi, so di essere e di venire da un periodo molto stressante al quale sto attribuendo la maggior parte delle colpe dei miei recenti problemi di salute (prostatite e diarree ricorrenti).
Il debrum mi è stato prescritto per 2 volte al giorno per 10 giorni e devo dire che che la tensione addominale si è ridotta (lo prendo da due giorni) anche se la diarrea è peggiorata di molto (è praticamente acqua). Inoltre continuo ad avere fastidio anale (come se lo sentissi gonfio) che non so se attribuire alla prostatite, ai suoi strascichi o all'infiammaizone intestinale.
Volevo chiedere secondo lei come dovrei muovermi e se è normale la persistenza dei sintomi.
La ringrazio anticipatamente
Sono stato a visita da un chirurgo amico di famiglia che per il colon infiammato e irritabile mi ha prescritto debrum.
Effettivamente anche io, conoscendomi, so di essere e di venire da un periodo molto stressante al quale sto attribuendo la maggior parte delle colpe dei miei recenti problemi di salute (prostatite e diarree ricorrenti).
Il debrum mi è stato prescritto per 2 volte al giorno per 10 giorni e devo dire che che la tensione addominale si è ridotta (lo prendo da due giorni) anche se la diarrea è peggiorata di molto (è praticamente acqua). Inoltre continuo ad avere fastidio anale (come se lo sentissi gonfio) che non so se attribuire alla prostatite, ai suoi strascichi o all'infiammaizone intestinale.
Volevo chiedere secondo lei come dovrei muovermi e se è normale la persistenza dei sintomi.
La ringrazio anticipatamente
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.8k visite dal 30/08/2019.
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