Sporadico sangue dopo diarrea o dopo feci molto consistenti
Alla gentile attenzione del dottor Cosentino.
Salve, sono un ragazzo di 26 anni, premetto di essere esageratamente ipocondriaco ed ansioso, detto ciò, soffro di colon irritabile da circa 4 annetti, nello stesso modo in cui ne soffre mio padre e la madre di mio padre. Due anni fa però mi è capitato, a seguito di un episodio di diarrea, di notare un po’ di sangue alla fine delle feci, lì per li non gli diedi tanta importanza, nel corso dei mesi successivi la cosa si è ripetuta quindi decisi di recarmi dal gastroenterologo di fiducia (lo stesso che da anni segue mio padre); devo premettere che tra un episodio e l’altro ho avuto due episodi di emorroidi esterne che presuppongo rimangono sempre all’interno quando non sono prolassate. Alla prima (l’anno scorso a marzo) di tante visite il medico mi tranquillizzò totalmente dicendomi che quel sangue che notavo era di provenienza emorroidale e che le feci dure o acide (come la diarrea) possono causare queste lievi perdite. Mi fece fare una serie di esami del sangue per escludere credo un RCU o un Crohn, inoltre mi fece fare gli esami per il tsh, esami per i parassiti fecali, helicobacter ed infine il breath test lattosio, io di mia iniziativa aggiunsi anche l’esame del sangue occulto nelle feci. Esiti tutti negativi ad eccezione del lattosio al quale risulto essere altamente intollerante. Da quel momento sono rimasto in continuo contatto con il medico. Da ottobre 2018 (periodo in cui sono andato a vivere da solo) fino a metà maggio dell’anno corrente (quando sono rientrato a casa) devo dire che sono stato benone, ad eccezione qualche episodio di diarrea sporadica (in otto mesi saranno stati 4 episodi) , ho addirittura messo su peso. La cosa che mi preoccupa è che da metà maggio, con l’inizio del caldo ho iniziato ad avere a distanza di 20 giorni l’uno dall’altro episodi di diarrea equivalenti a due scariche al giorno per un solo giorno e in due di questi episodi ho notato alla fine delle feci (che non sono quasi mai acquose) un poco di muco con dei filamenti di sangue. Aggiunto che non ho quasi mai crampi o dolori addominali, solo un po’ di aria intestinale con annessi borborigmi. Ho parlato nuovamente con il medico (gastroenterologo) che continua a rassicurarmi dicendomi che si tratta delle emorroidi interne o al massimo di qualche vena che con l’acidità delle feci si rompe e, siccome sono molto ipocondriaco e penso al peggio, il medico mi rassicura dicendomi che se fosse stata una malattia seria dopo due anni non saremmo qui a discuterne. So che sbaglio quando continuo a pensare al peggio nonostante le continue rassicurazioni del medico e so perfettamente che dovrei fidarmi perché è un professionista, ma la mia ipocondria è veramente un problema.. . Aggiungo un ultima cosa, quando vado in bagno e le feci sono molto consistenti e abbastanza grandi come diametro avverto un bruciore anale notando delle strisce di sangue (sempre rosso vivo) nella carta igienica.
La ringrazio anticipatamente.
Salve, sono un ragazzo di 26 anni, premetto di essere esageratamente ipocondriaco ed ansioso, detto ciò, soffro di colon irritabile da circa 4 annetti, nello stesso modo in cui ne soffre mio padre e la madre di mio padre. Due anni fa però mi è capitato, a seguito di un episodio di diarrea, di notare un po’ di sangue alla fine delle feci, lì per li non gli diedi tanta importanza, nel corso dei mesi successivi la cosa si è ripetuta quindi decisi di recarmi dal gastroenterologo di fiducia (lo stesso che da anni segue mio padre); devo premettere che tra un episodio e l’altro ho avuto due episodi di emorroidi esterne che presuppongo rimangono sempre all’interno quando non sono prolassate. Alla prima (l’anno scorso a marzo) di tante visite il medico mi tranquillizzò totalmente dicendomi che quel sangue che notavo era di provenienza emorroidale e che le feci dure o acide (come la diarrea) possono causare queste lievi perdite. Mi fece fare una serie di esami del sangue per escludere credo un RCU o un Crohn, inoltre mi fece fare gli esami per il tsh, esami per i parassiti fecali, helicobacter ed infine il breath test lattosio, io di mia iniziativa aggiunsi anche l’esame del sangue occulto nelle feci. Esiti tutti negativi ad eccezione del lattosio al quale risulto essere altamente intollerante. Da quel momento sono rimasto in continuo contatto con il medico. Da ottobre 2018 (periodo in cui sono andato a vivere da solo) fino a metà maggio dell’anno corrente (quando sono rientrato a casa) devo dire che sono stato benone, ad eccezione qualche episodio di diarrea sporadica (in otto mesi saranno stati 4 episodi) , ho addirittura messo su peso. La cosa che mi preoccupa è che da metà maggio, con l’inizio del caldo ho iniziato ad avere a distanza di 20 giorni l’uno dall’altro episodi di diarrea equivalenti a due scariche al giorno per un solo giorno e in due di questi episodi ho notato alla fine delle feci (che non sono quasi mai acquose) un poco di muco con dei filamenti di sangue. Aggiunto che non ho quasi mai crampi o dolori addominali, solo un po’ di aria intestinale con annessi borborigmi. Ho parlato nuovamente con il medico (gastroenterologo) che continua a rassicurarmi dicendomi che si tratta delle emorroidi interne o al massimo di qualche vena che con l’acidità delle feci si rompe e, siccome sono molto ipocondriaco e penso al peggio, il medico mi rassicura dicendomi che se fosse stata una malattia seria dopo due anni non saremmo qui a discuterne. So che sbaglio quando continuo a pensare al peggio nonostante le continue rassicurazioni del medico e so perfettamente che dovrei fidarmi perché è un professionista, ma la mia ipocondria è veramente un problema.. . Aggiungo un ultima cosa, quando vado in bagno e le feci sono molto consistenti e abbastanza grandi come diametro avverto un bruciore anale notando delle strisce di sangue (sempre rosso vivo) nella carta igienica.
La ringrazio anticipatamente.
[#1]
Eseguirei una visita proctologica quanto meno per escludere una ragade (dolore all'evacuazione di feci dure).
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Grazie mille Dottor Cosentino per la tempestiva risposta.
Da premettere che non è un dolore eccessivo ma più che altro lo definirei un fastidio, visto che ho un pensiero fisso in relazione alle malattie più serie , eseguendo la visita proctologica ed escludendo l’eventuale ragade, posso stare tranquillo? Inoltre, non so se sia rilevante, quando assumo fermenti lattici (enterolactis) sto molto bene e non ho alcun episodio di diarrea.
Pensa si possa trattare realmente di colon irritabile?
Da premettere che non è un dolore eccessivo ma più che altro lo definirei un fastidio, visto che ho un pensiero fisso in relazione alle malattie più serie , eseguendo la visita proctologica ed escludendo l’eventuale ragade, posso stare tranquillo? Inoltre, non so se sia rilevante, quando assumo fermenti lattici (enterolactis) sto molto bene e non ho alcun episodio di diarrea.
Pensa si possa trattare realmente di colon irritabile?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 11/08/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore del colon retto
Cos'è il tumore del colon retto? Test del sangue occulto, colonscopia e altri esami da fare per la prevenzione. I polipi del colon e le altre cause.