Esofagite ulcere duodenali e inappetenza
Buongiorno,
ho 54 anni, sono alta 1, 58 e peso 54 Kg. I miei problemi iniziano circa 6 mesi fa, dopo una cura antibiotica per estrazione dentale, prima con Augmentin che mi provocava vomito e poi con Zymox sospensione orale (amoxicillina senza acido clavulanico) che ho tollerato.
La cura antibiotica è durata 12 giorni. Alla sospensione (dopo un giorno) sono diventata completamente inappetente. L'odore del cibo, gli odori del supermercato, della casa, ogni odore mi dava fastidio e riuscivo a mangiare pochissimo, costringendomi a farlo. A livello epigastrico dolore alla pressione, ma nessun bruciore. A volte dolore alla deglutizione sempre a livello della zona epigastrica. Dopo settimane così, il medico mi consiglia una gastroscopia il cui risultato riporto di seguito:
Ectasie venose dell'esofago prossimale e medio. Ernia hiatale da scivolamento complicata da esofagite di grado B sec. LA. Non lesioni in stomaco. Multiple piccole ulcerazioni ricoperte da fibrina del bulbo, non lesioni nella seconda porzione duodenale. Si consiglia ricerca HP e terapia con PPI.
Breath test per Helicobacter negativo.
La terapia con Nexium, tollerata per una settimana, nonostante gli effetti secondari, non mi ha giovato, anzi mi è aumentato il dolore epigastrico e alla sospensione è comparso il bruciore di stomaco che prima non avevo.
Ho avuto inizialmente giovamento dalla terapia con Ranitidina 150 mg mattina e sera, ma dopo circa 20 giorni i sintomi sono di nuovo peggiorati. Ho dolore alla deglutizione a livello epigastrico, quando provo a mangiare alimenti un po' più acidi come certa frutta o pomodoro sento bruciore quando deglutisco. L'assunzione di ranitidina mi dà sollievo solo per poche ore.
L'inappetenza è diminuita, ma non mi è mai tornato l'appetito che avevo prima, mi costringo a mangiare anche se non ho fame, e gli alimenti che tollero sono pochissimi: pasta sottile e molto al dente senza salse, pesce lesso, crackers, carne magrissima, un certo tipo di yogurt poco acido, verdure poche solo zucchine e fagiolini, frutta solo banane e ciliegie. Devo mangiare lentamente e ingoiare bocconi ben masticati altrimenti ho dolore quando deglutisco.
Mi sono stati prescritti anche Esoxx One, Gaviscon Advance e Faringel, ma i conservanti contenuti in questi prodotti mi provocano bruciore alla bocca e alla gola, oltre che all'esofago, quando il liquido scende giù. Quindi non li posso assumere.
Sono molto demoralizzata e non so come fare per poter migliorare la mia situazione. Vorrei riacquistare l'appetito di un tempo e soprattutto non provare questo fastidio quando ingoio che a volte sperimento anche solo ingoiando saliva.
Ci sono dei prodotti che possano aiutarmi a guarire l'esofagite?
Se si tratta di esofagite da reflusso, come mail prima della cura antibiotica non avevo nessun sintomo, mangiavo normalmente anche cibo in grande quantità. Come mai i sintomi sono comparsi subito dopo la sospensione dell'antibiotico?
Attendo vostri pareri e consigli.
ho 54 anni, sono alta 1, 58 e peso 54 Kg. I miei problemi iniziano circa 6 mesi fa, dopo una cura antibiotica per estrazione dentale, prima con Augmentin che mi provocava vomito e poi con Zymox sospensione orale (amoxicillina senza acido clavulanico) che ho tollerato.
La cura antibiotica è durata 12 giorni. Alla sospensione (dopo un giorno) sono diventata completamente inappetente. L'odore del cibo, gli odori del supermercato, della casa, ogni odore mi dava fastidio e riuscivo a mangiare pochissimo, costringendomi a farlo. A livello epigastrico dolore alla pressione, ma nessun bruciore. A volte dolore alla deglutizione sempre a livello della zona epigastrica. Dopo settimane così, il medico mi consiglia una gastroscopia il cui risultato riporto di seguito:
Ectasie venose dell'esofago prossimale e medio. Ernia hiatale da scivolamento complicata da esofagite di grado B sec. LA. Non lesioni in stomaco. Multiple piccole ulcerazioni ricoperte da fibrina del bulbo, non lesioni nella seconda porzione duodenale. Si consiglia ricerca HP e terapia con PPI.
Breath test per Helicobacter negativo.
La terapia con Nexium, tollerata per una settimana, nonostante gli effetti secondari, non mi ha giovato, anzi mi è aumentato il dolore epigastrico e alla sospensione è comparso il bruciore di stomaco che prima non avevo.
Ho avuto inizialmente giovamento dalla terapia con Ranitidina 150 mg mattina e sera, ma dopo circa 20 giorni i sintomi sono di nuovo peggiorati. Ho dolore alla deglutizione a livello epigastrico, quando provo a mangiare alimenti un po' più acidi come certa frutta o pomodoro sento bruciore quando deglutisco. L'assunzione di ranitidina mi dà sollievo solo per poche ore.
L'inappetenza è diminuita, ma non mi è mai tornato l'appetito che avevo prima, mi costringo a mangiare anche se non ho fame, e gli alimenti che tollero sono pochissimi: pasta sottile e molto al dente senza salse, pesce lesso, crackers, carne magrissima, un certo tipo di yogurt poco acido, verdure poche solo zucchine e fagiolini, frutta solo banane e ciliegie. Devo mangiare lentamente e ingoiare bocconi ben masticati altrimenti ho dolore quando deglutisco.
Mi sono stati prescritti anche Esoxx One, Gaviscon Advance e Faringel, ma i conservanti contenuti in questi prodotti mi provocano bruciore alla bocca e alla gola, oltre che all'esofago, quando il liquido scende giù. Quindi non li posso assumere.
Sono molto demoralizzata e non so come fare per poter migliorare la mia situazione. Vorrei riacquistare l'appetito di un tempo e soprattutto non provare questo fastidio quando ingoio che a volte sperimento anche solo ingoiando saliva.
Ci sono dei prodotti che possano aiutarmi a guarire l'esofagite?
Se si tratta di esofagite da reflusso, come mail prima della cura antibiotica non avevo nessun sintomo, mangiavo normalmente anche cibo in grande quantità. Come mai i sintomi sono comparsi subito dopo la sospensione dell'antibiotico?
Attendo vostri pareri e consigli.
[#1]
Si tratta di un'esofagite da antibiotici ed è probabile che lei sia resistente agli IPP. Deve eseguire in test della gastrinemia, sotto terapia, per capire se gli IPP sono realmente inefficaci. Se è così dovrà procedere con alte dosi di ranitidina
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Buongiorno dottor Cosentino,
innanzitutto grazie molte per la risposta.
La mostrerò al mio medico curante, sperando che la prenda in considerazione.
La questione che mi sono posta però è anche la seguente: se è stato l'antibiotico a provocarmi l'esofagite, come mai i sintomi sono comparsi soltanto alla sospensione dello stesso?
Per la precisione, dopo un giorno circa dalla sospensione dell'antibiotico (in corso di terapia non avevo sintomi) è comparsa questa inappetenza praticamente totale, oltre che intolleranza agli odori anche minimi, che risultavano molto acuiti, come se il senso dell'olfatto fosse improvvisamente diventato più intenso. Ogni odore mi dava fastidio.
Devo dirle che ultimamente, a seguito del riacutizzarsi di un problema ad un dente (che non ho curato per il timore di prendere nuovamente gli antibiotici), con conseguente ascesso (regredito da solo dopo alcuni giorni) e linfonodo ingrossato, mi è tornata la nausea ed è aumentata l'inappetenza, in particolare in relazione ad olio, carne e pesce, che prima riuscivo a mangiare abbastanza agevolmente. Per cui da un paio di giorni sto mangiando solo banane, pasta in bianco, yogurt e (cosa stranissima) delle crostatine al cioccolato che riesco ad ingerire e tollerare abbastanza bene. Mi si è ripresentata anche l'intolleranza agli odori che sento forti e mi danno fastidio.
Tutti questi sintomi non sono esagerati per una semplice esofagite? Non potrebbe essere che l'esofagite l'avessi già prima e che i nuovi sintomi siano legati anche a qualcos'altro?
Una delle cose che inoltre sperimento e che prima non avevo, è la difficoltà digestiva. Dopo mangiato (poche quantità di cibo, perché mi sento subito piena) sento lo stomaco gonfio e ho delle eruttazioni.
Non mi giovano, anzi mi peggiorano la situazione le tisane alla camomilla e al finocchio (anche un solo sorso mi provocano la nausea). Sento invece giovamento dal tè verde leggero.
Le analisi del sangue fatte sia sei mesi fa, sia venti giorni fa mostrano enzimi epatici nella norma.
Tornando invece alla gastroscopia, vorrei chiederle anche cosa ne pensa delle ectasie venose dell'esofago prossimale e medio. E' qualcosa di cui dovrei preoccuparmi e indagare ulteriormente?
La ringrazio anticipatamente per la cortesia e l'attenzione.
innanzitutto grazie molte per la risposta.
La mostrerò al mio medico curante, sperando che la prenda in considerazione.
La questione che mi sono posta però è anche la seguente: se è stato l'antibiotico a provocarmi l'esofagite, come mai i sintomi sono comparsi soltanto alla sospensione dello stesso?
Per la precisione, dopo un giorno circa dalla sospensione dell'antibiotico (in corso di terapia non avevo sintomi) è comparsa questa inappetenza praticamente totale, oltre che intolleranza agli odori anche minimi, che risultavano molto acuiti, come se il senso dell'olfatto fosse improvvisamente diventato più intenso. Ogni odore mi dava fastidio.
Devo dirle che ultimamente, a seguito del riacutizzarsi di un problema ad un dente (che non ho curato per il timore di prendere nuovamente gli antibiotici), con conseguente ascesso (regredito da solo dopo alcuni giorni) e linfonodo ingrossato, mi è tornata la nausea ed è aumentata l'inappetenza, in particolare in relazione ad olio, carne e pesce, che prima riuscivo a mangiare abbastanza agevolmente. Per cui da un paio di giorni sto mangiando solo banane, pasta in bianco, yogurt e (cosa stranissima) delle crostatine al cioccolato che riesco ad ingerire e tollerare abbastanza bene. Mi si è ripresentata anche l'intolleranza agli odori che sento forti e mi danno fastidio.
Tutti questi sintomi non sono esagerati per una semplice esofagite? Non potrebbe essere che l'esofagite l'avessi già prima e che i nuovi sintomi siano legati anche a qualcos'altro?
Una delle cose che inoltre sperimento e che prima non avevo, è la difficoltà digestiva. Dopo mangiato (poche quantità di cibo, perché mi sento subito piena) sento lo stomaco gonfio e ho delle eruttazioni.
Non mi giovano, anzi mi peggiorano la situazione le tisane alla camomilla e al finocchio (anche un solo sorso mi provocano la nausea). Sento invece giovamento dal tè verde leggero.
Le analisi del sangue fatte sia sei mesi fa, sia venti giorni fa mostrano enzimi epatici nella norma.
Tornando invece alla gastroscopia, vorrei chiederle anche cosa ne pensa delle ectasie venose dell'esofago prossimale e medio. E' qualcosa di cui dovrei preoccuparmi e indagare ulteriormente?
La ringrazio anticipatamente per la cortesia e l'attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 31/07/2019.
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