Malattia da reflusso cure alternative
Salve,
Sono una ragazza di 29 anni, non fumo, non bevo alcool, non bevo caffè e cerco di avere un'alimentazione sana. Faccio yoga un paio di volte a settimana e meditazione quando posso. Il mio unico neo è che sono leggermente in sovrappeso, dato il mio lavoro alla scrivania.
Da circa 3 anni non trovo pace con il mio stomaco. Difficoltà digestive, reflusso acido, sapore amaro in bocca e dolore alla bocca dello stomaco. Circa 2. 5 anni fa mi sono sottoposta a gastroscopia, dove mi è stata trovata una piccola ernia iatale assiale. Il gastroenterologo mi disse che la causa del mio reflusso non era tanto l'ernia, ma il fatto che il mio cardias fosse "spostato" dalla posizione normale e che quindi non si chiude bene (mi ha detto che è un difetto congenito). Mi disse che non c'era molto da fare se non aggiustare l'alimentazione e prendere IPP fino a quando non mi fossi sentita meglio. Mi prescrisse esomeprazolo 40 mg una volta al giorno da scalare a 20mg quando mi fossi sentita meglio, poi da eliminare definitivamente alla scomparsa dei sintomi. Non contenta andai da un altro medico, che lesse il referto e mi diede gli stessi consigli.
Da più di un anno prendo pantoprazolo 20mg, prima a giorni alterni, poi ogni 2-3 giorni, fino ad arrivare a 20mg ogni 4-6 giorni. Da qualche giorno però i miei sintomi sono peggiorati e ho ricominciato a prendere 20mg al giorni per far fronte ai dolori. Credo che il mio corpo si sia "assuefatto" agli IPP e questa cosa mi spaventa.
La mia domanda è: è possibile che debba prendere IPP a vita? Ci sono metodi alternativi per curare la malattia da reflusso? Non voglio più dipendere da un medicinale, anche perchè sono abbastanza giovane e ho letto in rete che questi prodotti possono creare scompensi alla lunga. Come posso smettere definitivamente di prendere IPP?
Grazie in anticipo.
Saluti
Sono una ragazza di 29 anni, non fumo, non bevo alcool, non bevo caffè e cerco di avere un'alimentazione sana. Faccio yoga un paio di volte a settimana e meditazione quando posso. Il mio unico neo è che sono leggermente in sovrappeso, dato il mio lavoro alla scrivania.
Da circa 3 anni non trovo pace con il mio stomaco. Difficoltà digestive, reflusso acido, sapore amaro in bocca e dolore alla bocca dello stomaco. Circa 2. 5 anni fa mi sono sottoposta a gastroscopia, dove mi è stata trovata una piccola ernia iatale assiale. Il gastroenterologo mi disse che la causa del mio reflusso non era tanto l'ernia, ma il fatto che il mio cardias fosse "spostato" dalla posizione normale e che quindi non si chiude bene (mi ha detto che è un difetto congenito). Mi disse che non c'era molto da fare se non aggiustare l'alimentazione e prendere IPP fino a quando non mi fossi sentita meglio. Mi prescrisse esomeprazolo 40 mg una volta al giorno da scalare a 20mg quando mi fossi sentita meglio, poi da eliminare definitivamente alla scomparsa dei sintomi. Non contenta andai da un altro medico, che lesse il referto e mi diede gli stessi consigli.
Da più di un anno prendo pantoprazolo 20mg, prima a giorni alterni, poi ogni 2-3 giorni, fino ad arrivare a 20mg ogni 4-6 giorni. Da qualche giorno però i miei sintomi sono peggiorati e ho ricominciato a prendere 20mg al giorni per far fronte ai dolori. Credo che il mio corpo si sia "assuefatto" agli IPP e questa cosa mi spaventa.
La mia domanda è: è possibile che debba prendere IPP a vita? Ci sono metodi alternativi per curare la malattia da reflusso? Non voglio più dipendere da un medicinale, anche perchè sono abbastanza giovane e ho letto in rete che questi prodotti possono creare scompensi alla lunga. Come posso smettere definitivamente di prendere IPP?
Grazie in anticipo.
Saluti
[#1]
Può aiutarsi con:
1) dimagrimento
2) dieta controllata
3) facendo 5 pasti piccoli anzichè i 3 tradizionali
4) non coricandosi mai subito dopo un pasto
5) tramite l'utilizzo ciclico di procinetici e/o sciroppi antiacidi.
cordiali saluti!
1) dimagrimento
2) dieta controllata
3) facendo 5 pasti piccoli anzichè i 3 tradizionali
4) non coricandosi mai subito dopo un pasto
5) tramite l'utilizzo ciclico di procinetici e/o sciroppi antiacidi.
cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Gentile Dott. Bacosi,
La ringrazio per la risposta tempestiva.
Può chiarire meglio cosa intende per utilizzo ciclico di procinetici? Quanto dovrebbe durare un ciclo e con quali dosi?
Ho anche cominciato ad usare Bianacid da un paio di giorni dopo i pasti, essendo alla ricerca di qualcosa più naturale per controllare il reflusso, ma non so quanto avrà effetto.
La ringrazio.
Cordiali saluti.
La ringrazio per la risposta tempestiva.
Può chiarire meglio cosa intende per utilizzo ciclico di procinetici? Quanto dovrebbe durare un ciclo e con quali dosi?
Ho anche cominciato ad usare Bianacid da un paio di giorni dopo i pasti, essendo alla ricerca di qualcosa più naturale per controllare il reflusso, ma non so quanto avrà effetto.
La ringrazio.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 29/07/2019.
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