Ulcera duodenale sanguinante, titolazione della gastrinemia e test GastroPanel
Gentili Dottori,
ho 35 anni e, causa feci picee, pancia sempre molto gonfia (NON accompagnata da algie), forte senso di nausea che avvertivo a circa 2 ore dai pasti e che regrediva ogni qualvolta mangiavo, mi sono recato al PS dove, tramite gastroscopia,mi hanno diagnosticato al duodeno la presenza di ulcera del passaggio I/III porzione con fondo ricoperto da fibrina, non tracce ematiche endoluminali.
Lo specialista ha aggiunto che al momento della gastroscopia l'ulcera stava già cicatrizzando
I valori ematici registrati al PS erano:
emoglobina 11,4 Ematocrito 33,6 Eritrociti 3,75.
Nel 2015 invece mi fu diagnosticata una GASTRITE EROSIVA ANTRALE ed ULCERA DUODENALE IN FASE ATTIVA (FORREST III).
Ho controllato in questi giorni l'emocromo e tutti i valori son rientrati nella norma. Il medico curante mi ha prescritto, insieme all'emocromo , anche la gastrina, ma la sospensione della ranitidina fu solo di 24h. Il valore del dosaggio è 18. Posso considerarlo falsato?
La prossima settimana eseguirò il GastroPanel: ho iniziato da 20gg ormai la cura di ranitidina 150x2 (mattino e sera) e so che, per quanto riguarda la gastrina, onde evitare risultati falsati, occorre sospendere la terapia a base di gastroprotettori (nel mio caso appunto ranitidina).
Quanti giorni di sospensione devo fare prima di eseguire il prelievo venoso? Anche il pepsinogeno verrebbe falsato se facessi il test con terapia in corso?
La sospensione di qualche giorno della ranitidina non comporterà alcun problema purchè sia seguita da una ancora più attenta dieta?
L'altra domanda è se l'ulcera che mi è stata diagnosticata questa volta si trova nello stesso punto di quella precedente.
La prima ulcera duodenale che mi fu diagnosticata nel 2015 era accompagnata da gastrite erosiva antrale; questa volta invece l'ulcera, pur essendo ben più grave,essendo sanguinante, non era accompagnata da alcuna gastrite. Ma com'è possibile che il duodeno che è collocato subito dopo lo stomaco contenga un' ulcera sanguinante mentre lo stomaco risulti assolutamente perfetto? Non capisco.
Nel 2015, dopo 4 settimane a base di esomeprazolo senza alcun beneficio feci, con terapia in corso, la titolazione della gatrinemia ed il risultato rientrava nell'intervallo di riferimento.
Voleva dire quindi che gli IPP su di me non avevano alcun effetto, passai così alla ranitidina. Quindi anche tutti gli altri IPP: pantoprazolo, rabeprazolo etc risulterebbe inefficaci su di me? Non tutti i gatroenterologi interpellati la pensano così però ed insistono affinchè provi ad assumere qualche altro IPP.
Siccome è già la seconda ulcera al duodeno che mi viene diagnosticata in 4 anni, e dato che non fumo, né bevo alcolici, né mangio fritti, sono stato assalito da tanti dubbi in queste settimane e spero che qualche specialista possa chiarirmi le idee, visto che fino adesso, ahimè, non è successo. Grazie
ho 35 anni e, causa feci picee, pancia sempre molto gonfia (NON accompagnata da algie), forte senso di nausea che avvertivo a circa 2 ore dai pasti e che regrediva ogni qualvolta mangiavo, mi sono recato al PS dove, tramite gastroscopia,mi hanno diagnosticato al duodeno la presenza di ulcera del passaggio I/III porzione con fondo ricoperto da fibrina, non tracce ematiche endoluminali.
Lo specialista ha aggiunto che al momento della gastroscopia l'ulcera stava già cicatrizzando
I valori ematici registrati al PS erano:
emoglobina 11,4 Ematocrito 33,6 Eritrociti 3,75.
Nel 2015 invece mi fu diagnosticata una GASTRITE EROSIVA ANTRALE ed ULCERA DUODENALE IN FASE ATTIVA (FORREST III).
Ho controllato in questi giorni l'emocromo e tutti i valori son rientrati nella norma. Il medico curante mi ha prescritto, insieme all'emocromo , anche la gastrina, ma la sospensione della ranitidina fu solo di 24h. Il valore del dosaggio è 18. Posso considerarlo falsato?
La prossima settimana eseguirò il GastroPanel: ho iniziato da 20gg ormai la cura di ranitidina 150x2 (mattino e sera) e so che, per quanto riguarda la gastrina, onde evitare risultati falsati, occorre sospendere la terapia a base di gastroprotettori (nel mio caso appunto ranitidina).
Quanti giorni di sospensione devo fare prima di eseguire il prelievo venoso? Anche il pepsinogeno verrebbe falsato se facessi il test con terapia in corso?
La sospensione di qualche giorno della ranitidina non comporterà alcun problema purchè sia seguita da una ancora più attenta dieta?
L'altra domanda è se l'ulcera che mi è stata diagnosticata questa volta si trova nello stesso punto di quella precedente.
La prima ulcera duodenale che mi fu diagnosticata nel 2015 era accompagnata da gastrite erosiva antrale; questa volta invece l'ulcera, pur essendo ben più grave,essendo sanguinante, non era accompagnata da alcuna gastrite. Ma com'è possibile che il duodeno che è collocato subito dopo lo stomaco contenga un' ulcera sanguinante mentre lo stomaco risulti assolutamente perfetto? Non capisco.
Nel 2015, dopo 4 settimane a base di esomeprazolo senza alcun beneficio feci, con terapia in corso, la titolazione della gatrinemia ed il risultato rientrava nell'intervallo di riferimento.
Voleva dire quindi che gli IPP su di me non avevano alcun effetto, passai così alla ranitidina. Quindi anche tutti gli altri IPP: pantoprazolo, rabeprazolo etc risulterebbe inefficaci su di me? Non tutti i gatroenterologi interpellati la pensano così però ed insistono affinchè provi ad assumere qualche altro IPP.
Siccome è già la seconda ulcera al duodeno che mi viene diagnosticata in 4 anni, e dato che non fumo, né bevo alcolici, né mangio fritti, sono stato assalito da tanti dubbi in queste settimane e spero che qualche specialista possa chiarirmi le idee, visto che fino adesso, ahimè, non è successo. Grazie
[#1]
Buongiorno, dalla descrizione la attuale ulcera non presenta segni di sanguinamento in atto (fondo ricoperto da fibrina, non tracce ematiche endoluminali). Non è possibile dire se la sede dell'ulcera è quella dell'ulcera precedente.
Consiglio di eseguire terapia con PPI e di eseguire la ricerca di Helicobacter Pylori
Consiglio di eseguire terapia con PPI e di eseguire la ricerca di Helicobacter Pylori
Dr. natale sacca
[#2]
Utente
Buongiorno Dr. Saccà,
al momento della gastroscopia avevo ancora feci picee ma nonostante questo il gastroenterologo mi disse che l'ulcera stava cicatrizzando e che non vi era presenza di tracce ematiche. Non capivo come potevo fare ancora feci picee quando l'ulcera era priva di tracce ematiche.
Vedo che lei mi consiglia di proseguire con PPI e non con RANITIDINA, quindi anche lei non ritiene attendibile l'esame del sangue della gastrina con terapia in corso di IPP per confermare l'efficacia o meno di questi farmaci? è importante per me sapere la sua opinione in merito.
Aggiungo che in questi giorni ho eseguito il Breath Test per la ricerca dell'Helicobacter Pylori ed è risultato negativo.
Cordialità
al momento della gastroscopia avevo ancora feci picee ma nonostante questo il gastroenterologo mi disse che l'ulcera stava cicatrizzando e che non vi era presenza di tracce ematiche. Non capivo come potevo fare ancora feci picee quando l'ulcera era priva di tracce ematiche.
Vedo che lei mi consiglia di proseguire con PPI e non con RANITIDINA, quindi anche lei non ritiene attendibile l'esame del sangue della gastrina con terapia in corso di IPP per confermare l'efficacia o meno di questi farmaci? è importante per me sapere la sua opinione in merito.
Aggiungo che in questi giorni ho eseguito il Breath Test per la ricerca dell'Helicobacter Pylori ed è risultato negativo.
Cordialità
[#4]
Utente
Gentile Dr. Saccà,
non riesco però avere una sua risposta per quanto riguarda l'esame della gastrina sotto terapia IPP per confermarne o meno l'efficacia.
Le ribadisco che nel 2015, dopo che mi venne diagnosticata la prima ulcera, e dopo le prime 4 settimane di esomeprazolo dove non avvertivo alcun miglioramento, mi fu consigliato da un suo collega, sotto terapia IPP, di effettuare un semplice prelievo del sangue per eseguire il dosaggio della gastrina. Siccome il risultato fu un valore basso compreso nel range, mi disse che su di me gli inibitori di pompa protonica non avevano alcun effetto e che avrei dovuto passare alla ranitidina.
Lei ritiene questo esame attendibile per verificarne l'efficacia degli IPP su un paziente? Mi faccia chiarezza per cortesia perchè è un cruccio che mi porto dietro da anni. Non vorrei essermi precluso una classe di farmaci importanti come gli IPP, senza che ce ne fosse realmente bisogno.
Le aggiungo che, proprio per quello che mi disse questo gastroenterologo, dal 2015 assumo sempre ranitidina (faccio dei cicli durante l'anno), ma ora non vorrei essere diventato resistente a questo farmaco, soprattutto alla luce del fatto che poco prima che mi venisse diagnosticata la seconda ulcera un mese fa, avevo terminato pochi giorni prima un ciclo di ranitidina, ma nonostante ciò l'ulcera ha proseguito il suo decorso diventando sanguinante.
Il fatto che insista nel dirmi di assumere IPP mi viene da pensare che non sia per nulla d'accordo con il suo collega.
Cordialità
non riesco però avere una sua risposta per quanto riguarda l'esame della gastrina sotto terapia IPP per confermarne o meno l'efficacia.
Le ribadisco che nel 2015, dopo che mi venne diagnosticata la prima ulcera, e dopo le prime 4 settimane di esomeprazolo dove non avvertivo alcun miglioramento, mi fu consigliato da un suo collega, sotto terapia IPP, di effettuare un semplice prelievo del sangue per eseguire il dosaggio della gastrina. Siccome il risultato fu un valore basso compreso nel range, mi disse che su di me gli inibitori di pompa protonica non avevano alcun effetto e che avrei dovuto passare alla ranitidina.
Lei ritiene questo esame attendibile per verificarne l'efficacia degli IPP su un paziente? Mi faccia chiarezza per cortesia perchè è un cruccio che mi porto dietro da anni. Non vorrei essermi precluso una classe di farmaci importanti come gli IPP, senza che ce ne fosse realmente bisogno.
Le aggiungo che, proprio per quello che mi disse questo gastroenterologo, dal 2015 assumo sempre ranitidina (faccio dei cicli durante l'anno), ma ora non vorrei essere diventato resistente a questo farmaco, soprattutto alla luce del fatto che poco prima che mi venisse diagnosticata la seconda ulcera un mese fa, avevo terminato pochi giorni prima un ciclo di ranitidina, ma nonostante ciò l'ulcera ha proseguito il suo decorso diventando sanguinante.
Il fatto che insista nel dirmi di assumere IPP mi viene da pensare che non sia per nulla d'accordo con il suo collega.
Cordialità
[#6]
Utente
Buonasera Dottore,
non esiste quindi alcun esame in grado di valutare l'efficacia degli IPP?
Potrei essere diventato resistente alla ranitidina dopo diversi anni di assunzione a cicli?
Non le nego che sono abbastanza basito: se uno specialista, oltretutto su questo sito, consiglia di eseguire il test della gastrina sotto terapia IPP per valutarne l'efficacia avrà avuto dei riscontri scientifici no? altrimenti perchè dare questo consiglio?
Comunque, se lei è d'accordo, ormai proseguo con ranitidina 150x2 al dì fino alla fine del periodo delle 8 settimane (me ne mancano 4) e poi, assieme al mio medico, vedremo il da farsi, tenendo in considerazione anche il suo parere.
Dr. Saccà, ma com'è possibile che il duodeno, che si trova subito dopo lo stomaco, sia colpito da ulcera sanguinante mentre lo stomaco risulti perfetto? davvero non capisco.
L'ulcera duodenale diagnosticata nel 2015 invece, seppur non sanguinante, era accompagnata da gastrite erosiva antrale. Mi dia risposta a questi quesiti per cortesia. La saluto cordialmente
non esiste quindi alcun esame in grado di valutare l'efficacia degli IPP?
Potrei essere diventato resistente alla ranitidina dopo diversi anni di assunzione a cicli?
Non le nego che sono abbastanza basito: se uno specialista, oltretutto su questo sito, consiglia di eseguire il test della gastrina sotto terapia IPP per valutarne l'efficacia avrà avuto dei riscontri scientifici no? altrimenti perchè dare questo consiglio?
Comunque, se lei è d'accordo, ormai proseguo con ranitidina 150x2 al dì fino alla fine del periodo delle 8 settimane (me ne mancano 4) e poi, assieme al mio medico, vedremo il da farsi, tenendo in considerazione anche il suo parere.
Dr. Saccà, ma com'è possibile che il duodeno, che si trova subito dopo lo stomaco, sia colpito da ulcera sanguinante mentre lo stomaco risulti perfetto? davvero non capisco.
L'ulcera duodenale diagnosticata nel 2015 invece, seppur non sanguinante, era accompagnata da gastrite erosiva antrale. Mi dia risposta a questi quesiti per cortesia. La saluto cordialmente
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Ribadisco il mio consiglio, fermo restando che per chat io non sono in grado di curare i pazienti. Posso solo dare dei consigli generali come, d'altronde, è nello spirito di questo sito.
Ripeto: ho dato il mio consiglio; la gestione le spiegazioni, i dubbi, le domande e quant'altro dovrebbero essere affrontati "de visu" da uno specialista gastroenterologo
Ripeto: ho dato il mio consiglio; la gestione le spiegazioni, i dubbi, le domande e quant'altro dovrebbero essere affrontati "de visu" da uno specialista gastroenterologo
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Utente
Buongiorno Dr. Saccà, se sono arrivato a chiedere chiarimenti su questo sito è perchè evidentemente tutte le visite "de visu" non hanno dato i risultati sperati, anzì, non hanno chiarito proprio un bel niente. Mi hanno creato solo confusione. Nel messaggio precedente le ho fatto alcune domande, potrebbe rispondermi cortesemente? Ho bisogno di informazioni chiare e certe, e non di alimentare ulteriormente i mie dubbi o ancora peggio di non avere risposte. Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.7k visite dal 11/07/2019.
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