Reflusso gastroesofageo
Salve.
Vi scrivo in merito a disturbi di cui soffro sistematicamente da poco più di 5 mesi.
Sono un ragazzo di 23 anni, sempre fatto attività sportiva, non fumo e non bevo, ma soffro in maniera abbastanza aggressiva di mal di stomaco da febbraio di quest'anno.
In questi 5 mesi mi sono sottoposto a diverse analisi del sangue (sia generali che specialistiche per eventuali intolleranze alimentari), oltre che a una gastroscopia, radiografia, ecografia e analisi delle feci (per rilevare un eventuale Helycobacter).
Durante queste analisi, mi sono state diagnosticate la sindrome di Gilbert ed il cardias beante (ma non è stato specificato nell'esito della gastroscopia se si trattasse di una malattia da reflusso gastroesofageo, ne l'eventuale grado di irritazione dell'esofago), il resto tutto negativo.
Ho cominciato a prendere dei farmaci (esomeprazol, levopren) che non hanno minimamente funzionato.
Da mesi a sta parte sento continuamente lo stomaco letteralmente "preso a pugni", ho la sensazione di non digerire e di avere il cibo fermo in gola.
Pensavo fosse dovuto allo stress, ma ora che sono in un periodo più tranquillo i sintomi si ripresentano ogni giorno, spesso in maniera aggressiva.
Oltre ad aver perso circa 4 kg i primi mesi di sintomi (ora recuperati), ho cominciato a soffrire da lato passeggeri in macchina, non riesco più a dormire a pancia in giù e faccio fatica a digerire ogni tipologia di cibo.
Tenendo conto che di mio comunque resto una persona abbastanza ansiosa, chiedevo dunque ai professionisti del portale quali altre strade potrei percorrere per cercare di arginare/curare questi sintomi, che mi stanno colpendo molto, sia fisicamente che psicologicamente.
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
Vi scrivo in merito a disturbi di cui soffro sistematicamente da poco più di 5 mesi.
Sono un ragazzo di 23 anni, sempre fatto attività sportiva, non fumo e non bevo, ma soffro in maniera abbastanza aggressiva di mal di stomaco da febbraio di quest'anno.
In questi 5 mesi mi sono sottoposto a diverse analisi del sangue (sia generali che specialistiche per eventuali intolleranze alimentari), oltre che a una gastroscopia, radiografia, ecografia e analisi delle feci (per rilevare un eventuale Helycobacter).
Durante queste analisi, mi sono state diagnosticate la sindrome di Gilbert ed il cardias beante (ma non è stato specificato nell'esito della gastroscopia se si trattasse di una malattia da reflusso gastroesofageo, ne l'eventuale grado di irritazione dell'esofago), il resto tutto negativo.
Ho cominciato a prendere dei farmaci (esomeprazol, levopren) che non hanno minimamente funzionato.
Da mesi a sta parte sento continuamente lo stomaco letteralmente "preso a pugni", ho la sensazione di non digerire e di avere il cibo fermo in gola.
Pensavo fosse dovuto allo stress, ma ora che sono in un periodo più tranquillo i sintomi si ripresentano ogni giorno, spesso in maniera aggressiva.
Oltre ad aver perso circa 4 kg i primi mesi di sintomi (ora recuperati), ho cominciato a soffrire da lato passeggeri in macchina, non riesco più a dormire a pancia in giù e faccio fatica a digerire ogni tipologia di cibo.
Tenendo conto che di mio comunque resto una persona abbastanza ansiosa, chiedevo dunque ai professionisti del portale quali altre strade potrei percorrere per cercare di arginare/curare questi sintomi, che mi stanno colpendo molto, sia fisicamente che psicologicamente.
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
[#1]
I sintomi non sono tipici del reflusso, mentre indagherei su eventuali intolleranze alimentari, ovviamente con l'aiuto di un gastroenterologo. L'ansia, comunque, gioca un ruolo fondamentale.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Ho già fatto le analisi per rilevare un eventuale celiachia, ma l'esame ha dato esito negativo.
Ho visto che, magari senza accorgermene, i sintomi si presentano in modo trasversale, senza seguire eventuali comportamenti o cibi ingeriti.
Comunque, grazie alla Sua risposta, effettuerò sicuramente delle ulteriori analisi a riguardo.
Per l'ansia, ahimè, penso sia un fattore esogeno, difficilmente controllabile.
Farò comunque del mio meglio per ridurre i carichi di stress derivanti dalla vita di tutti i giorni.
Grazie ancora.
Ho visto che, magari senza accorgermene, i sintomi si presentano in modo trasversale, senza seguire eventuali comportamenti o cibi ingeriti.
Comunque, grazie alla Sua risposta, effettuerò sicuramente delle ulteriori analisi a riguardo.
Per l'ansia, ahimè, penso sia un fattore esogeno, difficilmente controllabile.
Farò comunque del mio meglio per ridurre i carichi di stress derivanti dalla vita di tutti i giorni.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 991 visite dal 03/07/2019.
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