Esofago Barrett: differenziazione epitelio, quale precede la metaplasia intestinale?

Gentili dottori, faccio seguito ai consulti precedenti per chiedere ancora una informazione.
Due esami istologici in contesto di gastroscopia per esofago di Barrett ci hanno fornito i seguenti risultati:

- Primo esame istologico
Frammenti di mucosa di tipo gastrico con aspetti ossintici;

- Secondo esame istologico
A) Biopsie cardias - esofago distale
B) Biopsie esofago distale
risposta: Lembi di epitelio piatto acantosico (A,B)
e di mucosa gastrica di tipo corpo-fundico (A).
Non si reperta metaplasia intestinale.

Il gentile Dr. Cosentino mi ha già spiegato che non si può parlare di Esofago di Barrett, la cui conditio sine qua non è la presenza di metaplasia intestinale.
Leggendo tutta la letteratura possibile sull'argomento ho letto che esistono tre tipi di epitelio associati al Barrett: intestinale (o specializzato), cardiale e fundico. Leggendo i referti mi pare di avere compreso che quello che fa riferimento al mio caso è quello "fundico", caratterizzato da cellule del corpo e del fondo gastrico. Leggo anche che quel tipo di reperto è più facilmente riscontrabile se il prelievo viene effettuato su ernia iatale (e mio marito ce l'ha) o inavvertitamente nello stomaco.

Ho chiesto consulto al mio gastroenterologo ma dice che non esiste più differenziazione tra epiteli.
Volevo chiedere se è effettivamente così e, se così fosse, cosa significa.

Altra cosa: ho letto anche che l'epitelio cardiale è "lo step che precede la metaplasia intestinale" che dovrebbe sopraggiungere nell'arco di 5/10 anni. È realmente così e vale anche per l'epitelio fundico?

Grazie mille per la consueta gentilezza
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Gentilissima, ne abbiamo parlato più volte, ma noto che ritorniamo sempre sulla stessa problematica. L'epitelio a rischio, in un presunto esofago di Barrett, di trasformazione neoplastica è la metaplasia intestinale. Senza metaplasia intestinale non corre alcun rischio. Adesso non apriamo un altro capitolo d'incertezze e senza senso che è quello della eventuale trasformazione dell'epitetio fundico in metaplasia intestinale, e di conseguenza l'eventuale trasformazione della metaplasia in cancro....

Lei ormai vive in un incubo e non ne vuole più uscire.

Non so cos'altro io possa aggiungere e non mi venga a riportare i pareri di gastroenterologi che probabilmente non hanno mai visto e trattato un esofago di Barrett.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
"Adesso non apriamo un altro capitolo d'incertezze e senza senso che è quello della eventuale trasformazione dell'epitetio fundico in metaplasia intestinale, e di conseguenza l'eventuale trasformazione della metaplasia in cancro"
Lo capisco dottore, però l'inghippo è qua: l'epitelio fundico si trasforma o no in metaplasia intestinale con gli anni oppure non c'è ancora ricerca in questo senso?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Non mi risulta e ad ogni modo non sono studi in tale senso. La letteratura che "conta" non ne parla.
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Utente
Utente
D'accordo dottore, grazie mille come sempre.
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