Protocollo di prevenzione
Gentili dottori,
mio padre all'età di 41 anni (ora ne ha 69) è stato ricoverato d'urgenza per una ulcera gastrica, a cui ha fatto seguito diagnosi per adenocarcinoma gastrico. Ha subito intervento di gastroresezione e comunicate ai parenti le indicazioni circa aspettative di vita, medicamenti e terapie. Nonostante la prognosi della patologia, mio padre è guarito completamente (assorbimento della neoplasia? i medici non si sono pronunciati). Ha eseguito qualche anno fa (quindi direi 20 anni dopo la prima diagnosi) colonscopia e gastoscopia per ricercare una possibile causa circa una leggera anemizzazione. Gli esami endoscopici sono risultati negativi e la causa di anemizzazione è stata ricondotta alla terapia in atto per IMA (avuto all'età di 61 anni). Dal punto di vista dell'apparato digerente non ha avuto più problemi a distanza di circa 30 anni dalla diagnosi di adenocarcinoma. Ora, io ho 33 anni, sono stato sottoposto nel 2013 a gastroscopia per dolori epigastrici riscontrabli dopo i pasti. Confermata esofagite ed epigastrite con Helycobacter Pylory, curata con successo dopo un ciclo di doppia terapia antibiotica (negativo il Breath test). Non ho più avuto episodi dolorosi a seguito. Ora, mi chiedevo, a seguito di storia clinica e genetica, quando (c'è un limite di età suggerito da linee guida) e come (EGDS?) è opportuno iniziare i primi protocolli di prevenzione. Chiedo inoltre, riconoscendo i limiti di un consulto telematico, se una recessione di adenocarcinoma gastrico (come nel caso di mio padre) è cosa possibile (sulla base di dati epidemiologici o di letteratura). Vi ringrazio molto per il vostro tempo e per il vostro prezioso lavoro. Saluti
mio padre all'età di 41 anni (ora ne ha 69) è stato ricoverato d'urgenza per una ulcera gastrica, a cui ha fatto seguito diagnosi per adenocarcinoma gastrico. Ha subito intervento di gastroresezione e comunicate ai parenti le indicazioni circa aspettative di vita, medicamenti e terapie. Nonostante la prognosi della patologia, mio padre è guarito completamente (assorbimento della neoplasia? i medici non si sono pronunciati). Ha eseguito qualche anno fa (quindi direi 20 anni dopo la prima diagnosi) colonscopia e gastoscopia per ricercare una possibile causa circa una leggera anemizzazione. Gli esami endoscopici sono risultati negativi e la causa di anemizzazione è stata ricondotta alla terapia in atto per IMA (avuto all'età di 61 anni). Dal punto di vista dell'apparato digerente non ha avuto più problemi a distanza di circa 30 anni dalla diagnosi di adenocarcinoma. Ora, io ho 33 anni, sono stato sottoposto nel 2013 a gastroscopia per dolori epigastrici riscontrabli dopo i pasti. Confermata esofagite ed epigastrite con Helycobacter Pylory, curata con successo dopo un ciclo di doppia terapia antibiotica (negativo il Breath test). Non ho più avuto episodi dolorosi a seguito. Ora, mi chiedevo, a seguito di storia clinica e genetica, quando (c'è un limite di età suggerito da linee guida) e come (EGDS?) è opportuno iniziare i primi protocolli di prevenzione. Chiedo inoltre, riconoscendo i limiti di un consulto telematico, se una recessione di adenocarcinoma gastrico (come nel caso di mio padre) è cosa possibile (sulla base di dati epidemiologici o di letteratura). Vi ringrazio molto per il vostro tempo e per il vostro prezioso lavoro. Saluti
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Perché parla di assorbimento, recessione del tumore ?
Il tumore evidentemente è stato rimosso in tempo utile ( ossia allo stadio senza metastasi) per cui suo padre è guarito.
Per lei sono consigliati controlli gastroscopici ogni 5 anni con biopsie multiple sulla mucosa.
Cordialmente
Il tumore evidentemente è stato rimosso in tempo utile ( ossia allo stadio senza metastasi) per cui suo padre è guarito.
Per lei sono consigliati controlli gastroscopici ogni 5 anni con biopsie multiple sulla mucosa.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
Utente
La ringrazio dottore. Colgo l'occasione per dirle che sto guardando alcune sue interviste che ho trovato su youtube e che trovo estremamente interessanti e utili. Ce ne vorrebbero molte ancora di queste testimonianze, per educare in modo semplice gli utenti, e fare in modo che sappiano affidarsi a persone competenti, come lei, e non al web senza filtri, incappando spesso in autodiagnosi o alimentando paure talvolta immotivate. Grazie per il suo lavoro. Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 650 visite dal 28/04/2019.
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