Reflusso esofageo : IPP o antiacidi?
Genti.li dottori
Ho 64 anni e soffro di reflusso esofageo da 40 anni .
Ho ernia iatale non di grande entità ( lo avrebbero annotato nella ultima gastroscopia fatta una decina di anni fa che non ha evidenziato danni esofagei)
In questi anni ho sempre cercato di tamponare la situazione un po' con il maalox ( ne ho bevuto a litri?) e poi con IPP quando sono stati scoperti : ultimo l'omeprazolo che se preso a dose minima di 10 mg e al massimo per 10gg, specialmente nelle occasioni quando sapevo che l'alimentazione sarebbe diventata più pesante, mi ha fatto sempre dimenticare di avere uno stomaco.
Lo scorso autunno purtroppo la mezza stagione mi ha acuito il problema ed arrivato alle feste di natale, per le ovvie incombenze alimentari ho fatto un ciclo di quasi un mese di omeprazolo alla fine del quale ho avuto un effetto rebound di 20 gg durante il quale avevo bruciore anche se mangiavo zucchine lesse. Un primo gastroenterologo mi ha detto di tamponare la situazione con Rio Pan , dopo i pasti e prima di andare a dormire e di continuare con quello perché non dovevo ricorrere agli IPP . IL Rio Pan, mai usato prima , ha controllato i mei problemi anche perché il rebound andava esaurendosi e perché lo ho usato in maniera corretta, cioè un'ora dopo il pasto e non al momento del sintomo.
Ho consultato un altro gastroenterologo che mi ha detto che non dovevo avere paura dell'omeprazolo, perché i dati che sono a disposizione non ne evidenziano la grande pericolosità, mentre invece forse non fa bene prendere troppo Rio Pan.
Ho evidenziato anche questo ultimo studio dove si parla di morti premature per gli IPP :
http://www.healthdesk.it/medicina/vietato-esagerare-farmaci-bruciori-stomaco-aumentano-25-rischio-morte-prematura
Riassumendo la mia domanda e' questa : visto che adesso appena mi permetto un bicchiere di vino o qualcosa di leggermente al di fuori della norma ho il bruciore, e spesso la notte anche se mangio con la massima attenzione ho il reflusso, nonostante 2 cuscini sotto il materasso, meglio ricominciare omeprazolo da 10 mg, con cui sto benissimo, provandolo a sospendere ogni tanto, cosa di cui ho paura, oppure continuare a combattere con il Rio Pan, che se preso almeno per 3 giorni a settimana, quando mi capita di mangiare diversamente, mi tampona abbastanza bene la situazione ( ma in questo caso e' un continuo vivere nel terrore di quello che mangio e questa non e' vita) ? Grazie
Ho 64 anni e soffro di reflusso esofageo da 40 anni .
Ho ernia iatale non di grande entità ( lo avrebbero annotato nella ultima gastroscopia fatta una decina di anni fa che non ha evidenziato danni esofagei)
In questi anni ho sempre cercato di tamponare la situazione un po' con il maalox ( ne ho bevuto a litri?) e poi con IPP quando sono stati scoperti : ultimo l'omeprazolo che se preso a dose minima di 10 mg e al massimo per 10gg, specialmente nelle occasioni quando sapevo che l'alimentazione sarebbe diventata più pesante, mi ha fatto sempre dimenticare di avere uno stomaco.
Lo scorso autunno purtroppo la mezza stagione mi ha acuito il problema ed arrivato alle feste di natale, per le ovvie incombenze alimentari ho fatto un ciclo di quasi un mese di omeprazolo alla fine del quale ho avuto un effetto rebound di 20 gg durante il quale avevo bruciore anche se mangiavo zucchine lesse. Un primo gastroenterologo mi ha detto di tamponare la situazione con Rio Pan , dopo i pasti e prima di andare a dormire e di continuare con quello perché non dovevo ricorrere agli IPP . IL Rio Pan, mai usato prima , ha controllato i mei problemi anche perché il rebound andava esaurendosi e perché lo ho usato in maniera corretta, cioè un'ora dopo il pasto e non al momento del sintomo.
Ho consultato un altro gastroenterologo che mi ha detto che non dovevo avere paura dell'omeprazolo, perché i dati che sono a disposizione non ne evidenziano la grande pericolosità, mentre invece forse non fa bene prendere troppo Rio Pan.
Ho evidenziato anche questo ultimo studio dove si parla di morti premature per gli IPP :
http://www.healthdesk.it/medicina/vietato-esagerare-farmaci-bruciori-stomaco-aumentano-25-rischio-morte-prematura
Riassumendo la mia domanda e' questa : visto che adesso appena mi permetto un bicchiere di vino o qualcosa di leggermente al di fuori della norma ho il bruciore, e spesso la notte anche se mangio con la massima attenzione ho il reflusso, nonostante 2 cuscini sotto il materasso, meglio ricominciare omeprazolo da 10 mg, con cui sto benissimo, provandolo a sospendere ogni tanto, cosa di cui ho paura, oppure continuare a combattere con il Rio Pan, che se preso almeno per 3 giorni a settimana, quando mi capita di mangiare diversamente, mi tampona abbastanza bene la situazione ( ma in questo caso e' un continuo vivere nel terrore di quello che mangio e questa non e' vita) ? Grazie
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Si conceda un po' di omeprazolo e si goda la vita.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta dottore: quando dice un po' , intende perché 10mg non sono tanti anche se presi per sempre, o si riferisce al tempo , nel senso di assumerlo per un po' di tempo e poi interrompere comunque, con tutto quello che ne consegue? Non ho mai provato gli antagonisti H2 : tra IPP e questi ultimi quali sono quelli con meno effetti collaterali se presi per sempre? Grazie
[#4]
Utente
Come al solito un immenso grazie per le sue puntuali risposte su un argomento che e' il più gettonato tra i gastropatici , perchè come dice una mia amica che sta peggio di me , "la gente non si rende conto di quale tragedia sia il momento in cui ogni giorno bisogna affrontare un pasto, sapendo quello che ti aspetta dopo" .
E allora , avendo letto in uno dei suoi seguitissimi consulti "Se l'IPP é necessario deve essere assunto anche per lunghi periodi (io lo prendo da oltre 20 anni)", facendo qualcosa di mai provato in questo importantissimo forum e sperando di non infastidirla , credo tutti le sarebbero grati se accennasse un attimo alla sua storia , la causa dell'assunzione per un cosi lungo periodo, a quali dosaggi, se mai ha avuto effetti collaterali, se ha mai provato a sostituire IPP con antagonisti H2.
Io credo che il suo contributo, al di là di freddi numeri di statistiche di cui spesso non si conosce la provenienza, e in quanto proveniente da un luminare che ha provato sulla sua pelle, darebbe una immensa fiducia e speranza a tutti coloro che ormai hanno capito che dovranno programmare la loro terapia a vita.
E allora , avendo letto in uno dei suoi seguitissimi consulti "Se l'IPP é necessario deve essere assunto anche per lunghi periodi (io lo prendo da oltre 20 anni)", facendo qualcosa di mai provato in questo importantissimo forum e sperando di non infastidirla , credo tutti le sarebbero grati se accennasse un attimo alla sua storia , la causa dell'assunzione per un cosi lungo periodo, a quali dosaggi, se mai ha avuto effetti collaterali, se ha mai provato a sostituire IPP con antagonisti H2.
Io credo che il suo contributo, al di là di freddi numeri di statistiche di cui spesso non si conosce la provenienza, e in quanto proveniente da un luminare che ha provato sulla sua pelle, darebbe una immensa fiducia e speranza a tutti coloro che ormai hanno capito che dovranno programmare la loro terapia a vita.
[#5]
Utente
Eseguita dopo 10 anni gastroscopia con meraviglia del medico esecutore e refertatore che mi ha detto che in presenza di ernia iatale il consiglio e' di effettuarla ogni 3 anni; questo il referto:
Agevole introduzione dello strumento per via trans orale sotto visione diretta - Esofago ben canalizzato ed esente da lesioni mucose. Non varici. Cardias beante in anterovisione. Ernia iatale da scivolamento di medie dimensioni in retrovisione. Al controllo odierno non segni di esofagite in atto. Stomaco normoconformato con pareti elastiche. Nulla da segnalare a carico del fondo, del corpo gastrico e della regione antrale. Piloro ampio e facilmente superabile. Bulbo duodenale esente da lesioni attive. Nulla in DII. Si segnala abbondante reflusso biliare duodeno gastrico.
Si consiglia ecografia addome superiore ( fegato, vie biliari e pancreas)
Il dott si e' meravigliato come in tutti questi anni non mi abbiano mai consigliato una ecografia cistifellea ( vedi reflusso biliare) .
Alla luce di queste novità , nessun danno dopo 10 anni nonostante il reflusso peggiorato negli ultimi 6 mesi, ernia iatale di certo più grande, cardias beante e abbondante reflusso biliare, in attesa della ecografia quale sarebbe la terapia più indicata?
Grazie
Agevole introduzione dello strumento per via trans orale sotto visione diretta - Esofago ben canalizzato ed esente da lesioni mucose. Non varici. Cardias beante in anterovisione. Ernia iatale da scivolamento di medie dimensioni in retrovisione. Al controllo odierno non segni di esofagite in atto. Stomaco normoconformato con pareti elastiche. Nulla da segnalare a carico del fondo, del corpo gastrico e della regione antrale. Piloro ampio e facilmente superabile. Bulbo duodenale esente da lesioni attive. Nulla in DII. Si segnala abbondante reflusso biliare duodeno gastrico.
Si consiglia ecografia addome superiore ( fegato, vie biliari e pancreas)
Il dott si e' meravigliato come in tutti questi anni non mi abbiano mai consigliato una ecografia cistifellea ( vedi reflusso biliare) .
Alla luce di queste novità , nessun danno dopo 10 anni nonostante il reflusso peggiorato negli ultimi 6 mesi, ernia iatale di certo più grande, cardias beante e abbondante reflusso biliare, in attesa della ecografia quale sarebbe la terapia più indicata?
Grazie
[#6]
Se non ha lesioni alla gastroscopia potrebbe provare a "svezzarsi" dagli IPP. Personalmente ho smesso da 6 mesi gli IPP assumendo ranitidina e dispositivi con acido ialuronico. Ovviamente non posso fare passi falsi con la dieta...
[#7]
Utente
La ringrazio prof per la sua testimonianza, direi fondamentale per coloro , molti, che sono condannati ad assumere farmaci a vita e sono alla ricerca del male minore .
Infatti, in attesa della ecografia epatica per la quale ignoro quali possano essere gli sviluppi relativi a questo reflusso biliare, volevo seguire il suo consiglio di provare la ranitidina : non so se puo' consigliare un farmaco specifico o sono tutti equivalenti ; all'inizio immagino dose da 75 mg la mattina a digiuno per poi eventualmente passare a 150, in una unica soluzione o 2 volte da 75 mg? Dispositivi con acido iarulonico ? Che tipo di integratore e a cosa servono? Per la dieta sappiamo tutti purtroppo quali siano le privazioni (...specialmente nei prossimi giorni.)
Un caro augurio di buona pasqua
Infatti, in attesa della ecografia epatica per la quale ignoro quali possano essere gli sviluppi relativi a questo reflusso biliare, volevo seguire il suo consiglio di provare la ranitidina : non so se puo' consigliare un farmaco specifico o sono tutti equivalenti ; all'inizio immagino dose da 75 mg la mattina a digiuno per poi eventualmente passare a 150, in una unica soluzione o 2 volte da 75 mg? Dispositivi con acido iarulonico ? Che tipo di integratore e a cosa servono? Per la dieta sappiamo tutti purtroppo quali siano le privazioni (...specialmente nei prossimi giorni.)
Un caro augurio di buona pasqua
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.5k visite dal 09/04/2019.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.