Diverticolite con stenosi
Gent.imi Dottori,
da diversi anni soffro di aerofagia, stipsi e dolore che va e viene sul lato sinistro dell'addome superiore adiacente il costato.
Negli anni, per il protrarsi di questi disturbi, in cura presso diversi gastroenterologi ho eseguito ecografia dell'addome, gastroscopie, colonscopie, rx diretta addome, urea breath test e test genetici per intolleranza al glutine.
L'unica patologia ormai accertata è la presenza modesta di diverticoli, una scarsa motilità con rallentato transito oro-cecale.
Mentre l'aerofagia (specie nelle ore lontane dai pasti) e la stitichezza (vado in bagno ogni 4/5 giorni con feci caprine) sono costanti nel tempo il dolore addominale è altalenante, probilmente presumo da periodi di alimentazione più o meno controllata (in genere mi limito a riso o pasta in bianco, carne bianca e pesce, verdura cotta e cruda, mai legumi, frutta lontano dai pasti ma a volte cedo a fritture e dolci).
Dopo l'ennesimo evento doloroso, il medico di base mi ha prescritto Flagyl 1cp ogni 6 ore per sette gioni ogni mese.
Mentre nell'ultima visita del gastroenterologo, per i continui disturbi sopra menzionati mi è stata prescritta una terapia con Levopraid, Raxar e Obimal prima dei tre pasti principali e Rialax bustine nel pomeriggio.
Per ultimo ho eseguito recentemente una TC addome completo con MDC di cui riporto il referto.
Niente da segnalare a livello dell'addome superiore. A livello dello scavo pelvico si conferma la esistenza di una malattia diverticolare a carico del sigma con segmento infiammato riferibile ad una patologia visceritica con evidente stenosi del lume intestinale per una segmento di circa 20cm. Non si apprezzano significative raccolte extra-luminali a livello dello scavo pelvico.
Vorrei gentilmente avere maggiori delucidazioni su questo referto che mi mette molta ansia.
Cercando su internet informazioni sulla stenosi leggo che è una conseguenza critica della diverticolite che spesso richiede l'intervento chirurgico. Vorrei gentilmente sapere se essendo soggetto ad uno stato infiammatorio esistono terapie adeguate e magari la possibilità che la stenosi regredisca o una volta accertata la sua presenza può essere risolta solo chirurgicamente.
Grazie per la cortese attenzione.
Cordiali saluti.
da diversi anni soffro di aerofagia, stipsi e dolore che va e viene sul lato sinistro dell'addome superiore adiacente il costato.
Negli anni, per il protrarsi di questi disturbi, in cura presso diversi gastroenterologi ho eseguito ecografia dell'addome, gastroscopie, colonscopie, rx diretta addome, urea breath test e test genetici per intolleranza al glutine.
L'unica patologia ormai accertata è la presenza modesta di diverticoli, una scarsa motilità con rallentato transito oro-cecale.
Mentre l'aerofagia (specie nelle ore lontane dai pasti) e la stitichezza (vado in bagno ogni 4/5 giorni con feci caprine) sono costanti nel tempo il dolore addominale è altalenante, probilmente presumo da periodi di alimentazione più o meno controllata (in genere mi limito a riso o pasta in bianco, carne bianca e pesce, verdura cotta e cruda, mai legumi, frutta lontano dai pasti ma a volte cedo a fritture e dolci).
Dopo l'ennesimo evento doloroso, il medico di base mi ha prescritto Flagyl 1cp ogni 6 ore per sette gioni ogni mese.
Mentre nell'ultima visita del gastroenterologo, per i continui disturbi sopra menzionati mi è stata prescritta una terapia con Levopraid, Raxar e Obimal prima dei tre pasti principali e Rialax bustine nel pomeriggio.
Per ultimo ho eseguito recentemente una TC addome completo con MDC di cui riporto il referto.
Niente da segnalare a livello dell'addome superiore. A livello dello scavo pelvico si conferma la esistenza di una malattia diverticolare a carico del sigma con segmento infiammato riferibile ad una patologia visceritica con evidente stenosi del lume intestinale per una segmento di circa 20cm. Non si apprezzano significative raccolte extra-luminali a livello dello scavo pelvico.
Vorrei gentilmente avere maggiori delucidazioni su questo referto che mi mette molta ansia.
Cercando su internet informazioni sulla stenosi leggo che è una conseguenza critica della diverticolite che spesso richiede l'intervento chirurgico. Vorrei gentilmente sapere se essendo soggetto ad uno stato infiammatorio esistono terapie adeguate e magari la possibilità che la stenosi regredisca o una volta accertata la sua presenza può essere risolta solo chirurgicamente.
Grazie per la cortese attenzione.
Cordiali saluti.
[#1]
Si tratta di una diverticolo si complicata da stenosi. Purtroppo non ci sono famaci per risolvere il restringimenti e se la sintomatologia intestinale è importante allora la soluzione è solo chirurgica.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gent.imo Dottore. La ringrazio molto per la risposta.
Quindi se i sintomi rimangono in un certo senso "tollerabili" si potrebbe non ricorrere subito all'intervento, nel senso che di prassi è consigliabile comunque intervenire per evitare ulteriori conseguenze (altre malattie degenerative) o si può valutare secondo le condizioni oggettive del paziente e se non avvengono eventi importanti si può convivere con questa situazione? Scusi ma l'ansia e il timore aumentano!
Quindi se i sintomi rimangono in un certo senso "tollerabili" si potrebbe non ricorrere subito all'intervento, nel senso che di prassi è consigliabile comunque intervenire per evitare ulteriori conseguenze (altre malattie degenerative) o si può valutare secondo le condizioni oggettive del paziente e se non avvengono eventi importanti si può convivere con questa situazione? Scusi ma l'ansia e il timore aumentano!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 13/03/2019.
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