Questi episodi di extrasistole giusto continuarli ad ignorare
Buongiorno, da circa 20 anni soffro di extrasistole riconducibili ad un'ernia iatale che mi dà disturbi di reflusso gastro-esofageo.
Le extrasistoli si ripresentano periodicamente nel senso che per alcune settimane ne avverto (due/tre al giorno), in rari casi sono più numerose sempre associate a difficoltà digestiva. Sono in cura costante con Esomeprazolo da 20 mg (1 capsula al giorno).
Ho fatto diversi esami cardiologici in passato, ECG normali, sotto sforzo e Holter. Le visite e gli esami clinici di cui sopra hanno sempre dato esito negativo, e sono sempre stato tranquillizzato sulla natura e non pericolosità delle extrasistoli.
Quando mi venivano le crisi più importanti, spaventato mi recavo al pronto soccorso e tutte le volte tornavo a casa dopo qualche ora dopo una flebo di ranidil/lexotan. Ora ho imparato a conviverci e non mi spavento più e generalmente con Gaviscon e Ranidil passa.
I periodi di disturbo si alternano a periodi senza alcun sintomo, in genere sotto sforzo o in attività le extrasistole non si manifestano. Considerando che da vent'anni a questa parte questi disturbi non sono mai del tutto passati, devo continuare a ignorarli così come mi hanno sempre consigliato di fare i medici, visti gli esami? Da qualche anno non faccio esami cardiaci. Questi episodi di extrasistole è giusto continuarli ad ignorare? Non vi è pericolo di affaticare il cuore nel tempo? E' consigliabile fare qualche esame di controllo periodicamente?
Grazie dell'attenzione
Le extrasistoli si ripresentano periodicamente nel senso che per alcune settimane ne avverto (due/tre al giorno), in rari casi sono più numerose sempre associate a difficoltà digestiva. Sono in cura costante con Esomeprazolo da 20 mg (1 capsula al giorno).
Ho fatto diversi esami cardiologici in passato, ECG normali, sotto sforzo e Holter. Le visite e gli esami clinici di cui sopra hanno sempre dato esito negativo, e sono sempre stato tranquillizzato sulla natura e non pericolosità delle extrasistoli.
Quando mi venivano le crisi più importanti, spaventato mi recavo al pronto soccorso e tutte le volte tornavo a casa dopo qualche ora dopo una flebo di ranidil/lexotan. Ora ho imparato a conviverci e non mi spavento più e generalmente con Gaviscon e Ranidil passa.
I periodi di disturbo si alternano a periodi senza alcun sintomo, in genere sotto sforzo o in attività le extrasistole non si manifestano. Considerando che da vent'anni a questa parte questi disturbi non sono mai del tutto passati, devo continuare a ignorarli così come mi hanno sempre consigliato di fare i medici, visti gli esami? Da qualche anno non faccio esami cardiaci. Questi episodi di extrasistole è giusto continuarli ad ignorare? Non vi è pericolo di affaticare il cuore nel tempo? E' consigliabile fare qualche esame di controllo periodicamente?
Grazie dell'attenzione
[#1]
Le consiglio di ignorare quelle banalei aritmie che ha
Piuttosto le sconsiglio di assumere in maniera costante farmaci come l esomeprazolo, perché questo può portare ad effetti pericolosi .
Arrivederci
Piuttosto le sconsiglio di assumere in maniera costante farmaci come l esomeprazolo, perché questo può portare ad effetti pericolosi .
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
La ringrazio della sollecita risposta e per il consiglio. Ho provato più volte in passato a limitare l'uso di esomeprazolo, o di altri inibitori della pompa, ma senza copertura, sale l'acidità di stomaco e le extrasistoli diventano più fastidiose. In alternativa cosa mi consiglia?
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 20/01/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.