Infezione dopo ercp

Gentile dottore,
Le scrivo per chiederle un parere sulla situazione che stiamo vivendo. Mio padre ha 67 anni e in seguito a una colangiografia che ha evidenziato calcoli e contenuto endolumiale disomogeneo alle vie biliari, in data 13 novembre ha eseguito una ercp all'ospedale S.R. di Milano con esito, a parere dei medici, positivo. Il 16 novembre però è comparsa una febbre alta (40-41 ) con successivo ricovero in ospedale nella mia città e con una diagnosi di sepsi da E. Coli post Ercp. Dopo una cura antibiotica di 12 giorni è stato dimesso; purtroppo dopo 5 giorni è ricomparsa la febbre a 39 che poi ha iniziato a diventare intermittente (tra i 37 e i 38 ). È seguito un altro ricovero con cura antibiotica (merrem e tygacil) per altri 14 giorni con una diagnosi di "sepsi con metodica biomolecolare da E.coli" precisando, oralmente, che il problema si risolverà asportando la colecisti. Ora siamo in attesa che ci chiamino dall'ospedale di Milano per l'intervento e per rivalutare le strutture bilio-pancreatiche. La febbre da qualche giorno è ricomparsa, ma in forma lieve e sempre intermittente. Vorrei sapere se la strada che ci hanno indicato è quella giusta. Cordiali saluti.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Evidentemente ha avuto una colecistite post- ERCP, evento purtroppo possibile. Da valutare comunque (con colo agio RMN) la via biliare principale per escludere eventuali calcoli residui nel coledoco.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Grazie mille dottore per la sua risposta e per la celerità. Continuiamo quindi a seguire l'iter che ci è stato indicato dai dottori, sperando di risolvere al più presto.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Perfetto, Auguroni.
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Utente
Utente
Salve dottore,
dopo tre mesi la situazione non è cambiata molto. A Milano ci è stato detto che non si trattava di un'infezione alla colecisti, ma di calcoli residui nelle vie biliari, su cui non si può intervenire perché pericoloso. Gli hanno raddoppiato la cura di deursil (600mg mattina e 600mg la sera) e ci hanno detto che non si può fare altro. Gli episodi febbrili intanto continuano ( qualche giorno di febbre ogni 10 giorni circa ). La mia domanda è: ma davvero non possiamo fare nulla? Dobbiamo convivere con tutto ciò e soprattutto quali conseguenze potranno esserci se la situazione dovesse protrarsi a lungo?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Mi sembra molto strano che non si possa fare nulla per i calcoli residui..