Intolleranze alimentari o altro

Buongiorno Dottori,

da circa un anno e mezzo a questa parte soffro di importanti problemi gastro-intestinali i quali si manifestano subito dopo i pasti e a volte anche durante.
I sintomi osservati sono forte incremento della motilità e sensibilità intestinali, meteorismo, eruttazioni, crampi intestinali, dolore allo stomaco, gonfiore, coliche gassose e nei casi più gravi anche diarrea. Le feci ed urine comunque sono sempre state prive di sangue.
Ad una prima visita il mio medico suppose che la causa scatenante fosse l'alimentazione, per cui mi consigliò di tenere un diario alimentare in modo da poter discernere cosa potesse causarmi questi problemi.
Mi consigliò anche per diminuire i fastidi di seguire una dieta FODMAP e mi prescrisse delle gocce da abbinare ai pasti per "calmare" l'irritazione intestinale.
Dopo oltre un anno di studio, sono giunto alle seguenti conclusioni:

-Tutto ciò che contiene zuccheri in una percentuale superiore ad una certa soglia (per me molto bassa), mi causa enormi problemi. Di conseguenza il 100% della frutta fresca e il 90% della verdura per me sono fonti di problemi proporzionali a quanto ne mangio (già 3 cm di banana sono traumatici ad esempio). Le indicazioni date dalla dieta FODMAP in questo caso non mi sono di grande aiuto.
-Se seguo una dieta senza glutine, la percentuale di verdure vietate scende al 70% circa, ma solo in questo aspetto ho un miglioramento in quanto la frutta mi rimane assolutamente indigesta e qualsiasi tipo di dolce/latticino/bevanda, che sia con o senza glutine/lattosio, nel momento in cui risulta essere un pò più "dolce" mi causa fastidi che durano anche 2-3 giorni.
-Il lattosio generalmente lo tollero senza particolari problemi.
-Pasta e pane CON glutine (quest'ultimo solo se abbrustolito), riesco a tollerarli discretamente, a patto che non esageri e che mi privi di zuccheri, ossia tutta la frutta e e anche tutta la verdura.
-Se alla sera, prima di coricarmi ma anche durante il pasto, mi capita di bere più acqua del dovuto, generalmente la mattina seguente mi sveglio con forti crampi e diarrea.

I test per la celiachia tramite analisi del sangue hanno dato tutti esito negativo.

Dopo essermi "studiato" lungamente ho riferito quanto sopra al mio medico, il quale è giunto alla conclusione che ho il colon irritabile e che posso farci poco se non limitando la mia alimentazione e lavorando sullo stress (che però non sento particolarmente ultimamente). Non mi ha prescritto nessun altro esame, escludendo categoricamente gastroscopia e colonscopia in quanto non ci sarebbero le condizioni per procedere.

Tutti gli alcolici, bevande zuccherate, dolci (sia in commercio che fatti in casa), frutta, e quasi tutta la verdura sono banditi dalla mia vita e anche provare ad ri-aggiungerli gradualmente non ha portato ad alcun miglioramento. Ovviamente cipolla, burro, cibi fritti o con molti conservanti sono stati già rimossi da un bel pezzo dalla mia dieta, ma i problemi rimangono.

Cosa posso fare?
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
Ha escluso la SIBO?
Molti dei suoi sintomi fanno pensare ad una alterazione della flora batterica e/o ad una contaminazione del tenue.
Ne parli con il curante ed eventualmente faccia il breath test al lattulosio.
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore, sottoporrò senz'altro al mio medico quanto da Lei suggerito.
Nel frattempo stavo riflettendo su questi aspetti, secondo Lei possono c'entrare con il problema?

1) Circa 2 mesi prima che si presentassero questi problemi, ho fatto un viaggio negli USA. Lì ho fatto una breve influenza con febbre, risolsasi con l'assunzione di Azitromicina. E' possibile che abbia alterato in qualche modo la flora intestinale a tal punto?

2) Da 3 anni assumo citrati di potassio e magnesio sotto-forma di compresse durante i pasti principali, su consiglio del mio urologo, per prevenire la formazione di calcoli renali. Fino ad ora si sono dimostrati efficaci, ma è possibile che la loro assunzione prolungata possa avere degli effetti nocivi a livello gastro-intestinale?

3) Mia madre presenta sintomi analoghi ma molto più leggeri e sopporta un'alimentazione più ampia; tuttavia soffre anche di acidità di stomaco non ancora risolta, seppur si curi con cicli di farmaci da banco ed esomeprazolo; inoltre ha valori epatici anomali (AST, ALT e GAMMA-GT alti). E' possibile che i nostri 2 "mali" abbiano una causa comune e che involontariamente ci siamo trasmessi qualcosa?

Cosa ne pensa? Grazie ancora
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.1k 1.1k
1) no
2) non credo.
3) lo escluderei
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