Dolori addominali cronici a cadenza determinata - esito biopsia retto e ileo terminale
Gentili tutti,
Scrivo per un parere su quanto segue.
Da un paio di anni soffro di dolori lancinanti al basso ventre che si manifestano la notte (svegliandomi 2/3 volte a notte) accompagnati da gonfiore addominale e considerevole quantità di aria. I suddetti dolori si accompagnano altresì alla sensazione di mancato svuotamento dell'intestino e, infatti, quando il dolore mi sveglia la notte, trovo sollievo evacuando (nonostante regolare evacuazione quotidiana al mattino).
Il gonfiore e l'aria permangono anche durante il giorno, il dolore invece è presente all'ultimo risveglio ma poi si attenua moltissimo nel corso della giornata quando riprendo le attività quotidiane.
La peculiarità, però, è che questa sintomatologia si manifesta soltanto per 5-6 giorni ogni mese, esattamente i 5-6 giorni precedenti il ciclo mestruale. Sempre, senza esclusione, con questa cadenza "scientifica".
Il medico di famiglia ne ha dedotto un'infiammazione a carico dell'intestino/colon irritabile che si intensifica in prossimità del ciclo mestruale.
Preciso che i primi episodi (più di due anni fa) erano più blandi ma il dolore si è intensificato con il tempo, fino a diventare ingestibile in quanto quella settimana non chiudo occhio (arrivo a svegliarmi 3 volte a notte e non riesco a stare in posizione distesa quindi rimango sveglia molto tempo). Inoltre, nell'ultimo anno ho cominciato anche a soffrire di episodi di diarrea e continua evacuazione di feci molli (ma formate).
Arrivata all'esasperazione mi sono risolta a fare una colonscopia. L'esito è il seguente:
Retto distensibile e con mucosa iperemica; ben visibile la rete vasale sottomucosa soprattutto con esame cromoendoscopico.
Si esamina l'ileo terminale anche con esame cromoendoscopico; mucosa con chiazze di eritema.
Con manovra di retrovisione in anpolla rettale, mucosa indenne da lesione.
La conclusione è proctite.
Ha effettuato biopsie ileo terminale.
Il referto dell'esame istologico è il seguente:
a) quattro frammenti di mucosa rettale con congestione edema, e lieve infiltrato linfoplasmocitario nella lamina propria.
b) quattro frammenti di mucosa ileale con congestione, edema e lieve infiltrato linfocitario nella lamina propria.
Per precisione: gli ultimi esami del sangue (Aprile) avevano evidenziato un numero di piastrine basso (ma entro il range), MCV sopra il range (ma di poco) e insufficienza di vitamina D (che ho curato con Zibenak).
Il gastroenterologo che ha effettuato la colonscopia mi ha prescritto, prima ancora di ricevere l'esito dell'esame istologico, di prendere Lacdigest prima dei pasti per 45 gg. Ricevuto l'esito non ha ritenuto di modificare la cura.
Aggiungo che non mangio latte e latticini da 5 anni, senza che mi abbiano mai diagnosticano intolleranza.
Mi chiedo se la scelta di non prescrivere nessuna cura per la presunta proctite sia condivisibile e se sia il caso di un secondo consulto.
Soprattutto, mi chiedo se le cause dei mie disturbi vadano ricercate altrove.
Grazie in anticipo.
Scrivo per un parere su quanto segue.
Da un paio di anni soffro di dolori lancinanti al basso ventre che si manifestano la notte (svegliandomi 2/3 volte a notte) accompagnati da gonfiore addominale e considerevole quantità di aria. I suddetti dolori si accompagnano altresì alla sensazione di mancato svuotamento dell'intestino e, infatti, quando il dolore mi sveglia la notte, trovo sollievo evacuando (nonostante regolare evacuazione quotidiana al mattino).
Il gonfiore e l'aria permangono anche durante il giorno, il dolore invece è presente all'ultimo risveglio ma poi si attenua moltissimo nel corso della giornata quando riprendo le attività quotidiane.
La peculiarità, però, è che questa sintomatologia si manifesta soltanto per 5-6 giorni ogni mese, esattamente i 5-6 giorni precedenti il ciclo mestruale. Sempre, senza esclusione, con questa cadenza "scientifica".
Il medico di famiglia ne ha dedotto un'infiammazione a carico dell'intestino/colon irritabile che si intensifica in prossimità del ciclo mestruale.
Preciso che i primi episodi (più di due anni fa) erano più blandi ma il dolore si è intensificato con il tempo, fino a diventare ingestibile in quanto quella settimana non chiudo occhio (arrivo a svegliarmi 3 volte a notte e non riesco a stare in posizione distesa quindi rimango sveglia molto tempo). Inoltre, nell'ultimo anno ho cominciato anche a soffrire di episodi di diarrea e continua evacuazione di feci molli (ma formate).
Arrivata all'esasperazione mi sono risolta a fare una colonscopia. L'esito è il seguente:
Retto distensibile e con mucosa iperemica; ben visibile la rete vasale sottomucosa soprattutto con esame cromoendoscopico.
Si esamina l'ileo terminale anche con esame cromoendoscopico; mucosa con chiazze di eritema.
Con manovra di retrovisione in anpolla rettale, mucosa indenne da lesione.
La conclusione è proctite.
Ha effettuato biopsie ileo terminale.
Il referto dell'esame istologico è il seguente:
a) quattro frammenti di mucosa rettale con congestione edema, e lieve infiltrato linfoplasmocitario nella lamina propria.
b) quattro frammenti di mucosa ileale con congestione, edema e lieve infiltrato linfocitario nella lamina propria.
Per precisione: gli ultimi esami del sangue (Aprile) avevano evidenziato un numero di piastrine basso (ma entro il range), MCV sopra il range (ma di poco) e insufficienza di vitamina D (che ho curato con Zibenak).
Il gastroenterologo che ha effettuato la colonscopia mi ha prescritto, prima ancora di ricevere l'esito dell'esame istologico, di prendere Lacdigest prima dei pasti per 45 gg. Ricevuto l'esito non ha ritenuto di modificare la cura.
Aggiungo che non mangio latte e latticini da 5 anni, senza che mi abbiano mai diagnosticano intolleranza.
Mi chiedo se la scelta di non prescrivere nessuna cura per la presunta proctite sia condivisibile e se sia il caso di un secondo consulto.
Soprattutto, mi chiedo se le cause dei mie disturbi vadano ricercate altrove.
Grazie in anticipo.
[#1]
La colonscopia e l'istologia sono del tutto negativi. Quindi non ha necessità di terapia. Da considerare che il ciclo mestruale comporta una maggiore sensibilità intestinale per cui i disturbi (colon irritabile ?) sono amplificati in tale periodo.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Dott. Cosentino,
Grazie molte per la celere risposta.
Sono felice che gli esami non abbiano evidenziato patologie. Tuttavia, i sintomi persistono e, senza una terapia, temo che continueranno a peggiorare (considerato il trend fino ad oggi). possibile che non ci sia nulla per risolvere o alleviare il problema? Sono giovane, attiva e ho un'alimentazione mediamente buona, però ho un lavoro molto stressante e sono fumatrice (sigaretta elettronica), devo rassegnarmi a questa 'condizione'?
Sarei grata di sapere cosa ne pensa.
Cordiali saluti
Grazie molte per la celere risposta.
Sono felice che gli esami non abbiano evidenziato patologie. Tuttavia, i sintomi persistono e, senza una terapia, temo che continueranno a peggiorare (considerato il trend fino ad oggi). possibile che non ci sia nulla per risolvere o alleviare il problema? Sono giovane, attiva e ho un'alimentazione mediamente buona, però ho un lavoro molto stressante e sono fumatrice (sigaretta elettronica), devo rassegnarmi a questa 'condizione'?
Sarei grata di sapere cosa ne pensa.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 31/12/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ciclo mestruale
Cos'è il ciclo mestruale? A quale età arriva il menarca? Cosa fare se le mestruazioni sono irregolari? Tutto quello che devi sapere sulle fasi del ciclo.