Disfagia ed esito gastroduodenoscopia
Gentili Dottori,
Apro questo consulto perché è ormai da 4 giorni che mi persiste una disfagia molto severa soprattutto ai solidi con blocco del bolo e rigurgito di materiale in gola che, costantemente, devo ri-deglutire. Tutto questo genera tosse persistente durante e dopo i pasti associata ad un'incapacità di potermi alimentare correttamente.
Ieri mattina, Lunedì 17/12, mi sono recato in PS e, dopo una breve visita mi è stato diagnosticata Disfagia da GERD (sono stato mandato anche in consulenza otorino il quale ha potuto constatare tramite esame e fibrolaringoscopia iperemia della parete posteriore della faringe e edema interaritenoideo [a detta dell'otorino, però, ciò non giustifica una disfagia così severa mentre per il medico di PS sì]).
Sono stati effettuati anche esami ematici che sono risultati nella norma.
Sono stato poi dimesso e mi è stata prescritto un procinetico (motilium), un gastroprotettore (Pantorc 40 due volte al dì, che avevo già iniziato il giorno prima su indicazione del mio medico di base qualora il reflusso gastroesofageo mi fosse tornato dopo breve trattamento con antiacidi [con gli antiacidi il reflusso era più o meno cessato, poi Domenica mi è leggermente ritornato e per questo ho iniziato Pantorc.]).
Mi è stato poi prescritto, sempre in PS, Esoxx one e areosolterapia con Clenil per l'iperemia della parete posteriore della faringe e edema interaritenoideo.
Ho effettuato anche presso il mio gastroenterologo gastroduodenoscopia, riporto il referto qui di seguito:
"Note anamnestiche: arresto di bolo alimentare.
Esofago: viscere regolare per calibro e decorso, si eseguono biopsie seriate al terzo inferiore (flac 4), medio (flac 5) e prossimale (flac 6), a livello giunzionale focale rilevatezza compatibile con esito infiammatorio (bx flac 3); alla giunzione erosione lineare <5mm; cardias beante, in sede.
Stomaco: lago mucoso chiaro, pliche distensibili; mucosa diffusamente regolare, si eseguono biopsie in antro (flac 1) e corpo (flac 2).
Duodeno: bulbo e DII regolari.
Conclusioni
Beanza cardiale complicata da esofagite di grado A sec. LA., eseguite biopsie multiple.
-------------------------------------------------------------------------------
Si raccomanda terapia con Pantoprazolo 40 mg 1cp prima di colazione e cena per 8 settimane, poi passa a dose singola"
In particolare, il gastroenterologo che mi ha effettuato l'endoscopia sospetta una esofagite eosinofila.
Ora, premettendo che mi fido completamente di quest'ultimo e seguirò, naturalmente, le sue indicazioni volevo chiedere alcune delucidazioni:
1) Una esofagite (di grado A, per altro) può dare delle difficoltà così severe? Io è 4 giorni che praticamente non riesco a mangiare solidi e faccio moltissima fatica anche con il cibo semiliquido (mi sale continuamente quello che ingerisco).
2) Il cardias beante potrebbe essere collegabile ad acalasia?
3) Quanto tempo ci vuole affinché la terapia sortisca qualche effetto?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Apro questo consulto perché è ormai da 4 giorni che mi persiste una disfagia molto severa soprattutto ai solidi con blocco del bolo e rigurgito di materiale in gola che, costantemente, devo ri-deglutire. Tutto questo genera tosse persistente durante e dopo i pasti associata ad un'incapacità di potermi alimentare correttamente.
Ieri mattina, Lunedì 17/12, mi sono recato in PS e, dopo una breve visita mi è stato diagnosticata Disfagia da GERD (sono stato mandato anche in consulenza otorino il quale ha potuto constatare tramite esame e fibrolaringoscopia iperemia della parete posteriore della faringe e edema interaritenoideo [a detta dell'otorino, però, ciò non giustifica una disfagia così severa mentre per il medico di PS sì]).
Sono stati effettuati anche esami ematici che sono risultati nella norma.
Sono stato poi dimesso e mi è stata prescritto un procinetico (motilium), un gastroprotettore (Pantorc 40 due volte al dì, che avevo già iniziato il giorno prima su indicazione del mio medico di base qualora il reflusso gastroesofageo mi fosse tornato dopo breve trattamento con antiacidi [con gli antiacidi il reflusso era più o meno cessato, poi Domenica mi è leggermente ritornato e per questo ho iniziato Pantorc.]).
Mi è stato poi prescritto, sempre in PS, Esoxx one e areosolterapia con Clenil per l'iperemia della parete posteriore della faringe e edema interaritenoideo.
Ho effettuato anche presso il mio gastroenterologo gastroduodenoscopia, riporto il referto qui di seguito:
"Note anamnestiche: arresto di bolo alimentare.
Esofago: viscere regolare per calibro e decorso, si eseguono biopsie seriate al terzo inferiore (flac 4), medio (flac 5) e prossimale (flac 6), a livello giunzionale focale rilevatezza compatibile con esito infiammatorio (bx flac 3); alla giunzione erosione lineare <5mm; cardias beante, in sede.
Stomaco: lago mucoso chiaro, pliche distensibili; mucosa diffusamente regolare, si eseguono biopsie in antro (flac 1) e corpo (flac 2).
Duodeno: bulbo e DII regolari.
Conclusioni
Beanza cardiale complicata da esofagite di grado A sec. LA., eseguite biopsie multiple.
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Si raccomanda terapia con Pantoprazolo 40 mg 1cp prima di colazione e cena per 8 settimane, poi passa a dose singola"
In particolare, il gastroenterologo che mi ha effettuato l'endoscopia sospetta una esofagite eosinofila.
Ora, premettendo che mi fido completamente di quest'ultimo e seguirò, naturalmente, le sue indicazioni volevo chiedere alcune delucidazioni:
1) Una esofagite (di grado A, per altro) può dare delle difficoltà così severe? Io è 4 giorni che praticamente non riesco a mangiare solidi e faccio moltissima fatica anche con il cibo semiliquido (mi sale continuamente quello che ingerisco).
2) Il cardias beante potrebbe essere collegabile ad acalasia?
3) Quanto tempo ci vuole affinché la terapia sortisca qualche effetto?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
[#7]
Ex utente
Salve,
Provvedo ad aggiornare il consulto.
Per quanto riguarda l’istologico della gastroscopia è tutto negativo, perciò niente esofagite eosinofila.
Per quanto concerne il mio stato, invece, nella seconda settimana di trattamento ho registrato qualche miglioramento nella difficoltà di deglutizione e il cibo non si fermava più in esofago (forse anche grazie ai procinetici che ho preso per i primi 5 giorni). Le difficoltà le avevo solamente dopo un po’ che mangiavo e solo con cibo solido. Con il cibo liquido o semisolido invece benissimo.
Adesso, però, da qualche giorno, a più di tre settimane dal trattamento sono di nuovo peggiorato ritornando alla situazione iniziale.
Ho notato che in questi giorni il reflusso mi si è pure intensificato nonostante la terapia (pantorc 40mg 2 volte al giorno ed Esoxx one prima di coricarmi).
Non riesco a nutrirmi correttamente.
È normale che, nonostante la terapia, io stia ancora così?
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione
Provvedo ad aggiornare il consulto.
Per quanto riguarda l’istologico della gastroscopia è tutto negativo, perciò niente esofagite eosinofila.
Per quanto concerne il mio stato, invece, nella seconda settimana di trattamento ho registrato qualche miglioramento nella difficoltà di deglutizione e il cibo non si fermava più in esofago (forse anche grazie ai procinetici che ho preso per i primi 5 giorni). Le difficoltà le avevo solamente dopo un po’ che mangiavo e solo con cibo solido. Con il cibo liquido o semisolido invece benissimo.
Adesso, però, da qualche giorno, a più di tre settimane dal trattamento sono di nuovo peggiorato ritornando alla situazione iniziale.
Ho notato che in questi giorni il reflusso mi si è pure intensificato nonostante la terapia (pantorc 40mg 2 volte al giorno ed Esoxx one prima di coricarmi).
Non riesco a nutrirmi correttamente.
È normale che, nonostante la terapia, io stia ancora così?
Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 18/12/2018.
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