Un vulcano nell'addome

ottobre 2008: ho cominciato ad avere disturbi dello stomaco. nel bel mezzo della notte mi svegliavo perchè avevo bruciore di stomaco, mi sentivo come se ci fosse un vulcano nell'addome! così mi alzavo e prendevo un cucchiaino di bicarbonato di sodio come antiacido.durante la giornata, invece, avvertivo qualche ora dopo aver mangiato un sapore amarognolo in bocca che riusciva ad andarsane dopo aver mangiato un biscotto, un cioccolattino, una spremuta.questi disturbi sono continuati per un paio di giorni, dopodichè ho ritenuto opportuno andare dal dottore (vado dal dottore solo quando ho un problema che no riesco a risolvere con i medicinali da banco o solo dopo aver provato i "rimedi della nonna" senza alcun risultato). il medico di famiglia mi ha prescritto Pantorc 20mg : 1 compressa al giorno prima di colazione. dopo un paio di giorni il problema si è alleviato fino a scomparire del tutto. passano i mesi e va tutto bene fino a quando il problema si ripresenta a inizio dicembre 2008, così riprendo la cura con Pantorc per 2 settimane. il problema sembra risolto ma non è così. metà gennaio 2009 rinizia la storia: questa volta il dottore mi dice che sarebbe opportuno a questo punto fare una gastroscopia.
io al solo pensiero mi vengono i brividi. so che si potrebbe fare anche una radiografia del tubo digerente ma si dice che i raggi x fanno male e poi le gastroscopie sono più precise e se c'è qualcosa, non sfugge all'occhio attento della telecamerina!
è vero che la gastroscopia è meno invasiva dei raggi X ?? o è vero il contrario??
lei cosa mi consiglia di fare?? sulla base dei sintomi cosa pensa che possa essere??

ps: da quando ho avuto questi sintomi, si è accentuata la stichichezza che ho sempre combattuto e mentro prima le feci erano normali anche se non molto frequenti, adesso sono diventate "feci caprine".
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.6k 218
Gentile signora,
la sintomatologa ricorrente che descrive è indicazione per la gastroscopia. Attualmente il disagio provocato dall'esame è ben tollerato nella quasi totalità dei casi.
L'esame radiologico, nel suo caso, potrebbe non essere adeguato a dare informazioni sullo stato della mucosa e/o dell'eventuale refusso gastroesofageo; in questo caso è probabile che, dopo la rx, debba comunque praticare l'endoscopia.
Da un punto di vista del danno da radiazioni, uno studio del tratto alto del tubo digerente non comporta rischi apprezzabili; tuttavia il disagio procurato dal'ingestione del mezzo di contrasto può essere pari a quello dell'endoscopia.
Codiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
Utente
grazie per la risposta.
i sintomi sono quindi quelli del reflusso gastroesofageo o di una gastroduodenite?

-l'accentuarsi della stitichezza può dipendere dal mio problema di acidità??
ho comnciato a bere di più e a mangiare più frutta e verdura con fibre, il dottore mi ha pure prescritto Benefibra ma la situazione non cambia.

-ho letto il foglietto illustrativo del farmaco Pantorc 20 mg
e viene utilizzato per il reflusso; visto che dopo 2 settimane di cura il problema si è ripresentato vuol dire che non si tratta di reflusso ma di altro??

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.6k 218
Gentile signora,
l'opportunità di un'indagine strumentale (endoscopia) scaturisce dalla necessità di porre una diagnosi corretta che, in questo caso, non è possibile con la sola sintomatologia clinica; i disturbi da reflusso gastroesofageo possono non essere "classici" e sovrapporsi a quelli di gastrite. I due quadri, inoltre, possono essere (e spesso lo sono) coesistenti.
La concomitanza della stipsi è comune nei disturbi del tratto digerente ed è spesso indicazione per la somministrazione di farmaci attivi sulla motilità (utili anche nel supposto reflusso).
Per la sua terza domanda, il reflusso (ancora però dobbiamo accertarlo) è una condizione che tende a permanere a lungo, dunque la recidiva dei sintomi dopo la sospensione del trattamento non ne indica l'assenza.
Cordiali saluti.
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