Reflusso gastroesofageo resistente a terapia.
Un saluto a tutti i Dottori di Medicitalia,
ho 40 anni e da circa 15 soffro di reflusso gastroesofageo, conosco bene quindi gli accorgimenti da adottare a tavola (certo lo sgarro può sempre capitare), e conosco ancora meglio l'approccio terapeutico che prevede l'uso di IPP e delle varie bustine o compresse masticabili da utilizzare dopo i pasti o comunque al bisogno; il fatto è che da quasi due anni questa terapia per me è diventata "acqua fresca", assumo pantoprazolo da 40mg al mattino e dopo i pasti prendo il gaviscon (ho provato anche magaltop e riopangel), ma i risultati ormai sono pari allo zero, se prima questo schema terapeutico era sufficiente a controllare i sintomi e l'assunzione era necessaria per non più di quattro o cinque mesi all'anno, adesso pur seguendo la terapia per mesi ho sempre l'acido in gola, solo per alcuni giorni mi capita di avvertire un miglioramento e mi illudo che la terapia stia facendo effetto e di poterla sospendere ma poi tutto torna come prima. Già l'anno scorso feci presente la cosa al mio gastroenterlogo e mi sottoposi ad una gastroscopia che non evidenziò nulla, contestualmente feci anche l'esame per l'helicobacter pylori anch'esso negativo, il Dottore mi consigliò allora una ph impedenziometria delle 24h che però non sono riuscito a fare perchè nel raggio di oltre 100km da casa mia nessuna struttura offre più la prestazione. Ammetto di essere una persona nervosa e sensibile allo stress, ma lo sono sempre stato, il mio reflusso invece non è mai stato così forte e sono soggetto anche a frequenti eruttazioni. Il mio Dottore dice di proseguire la terapia, ma mi chiedo e vi chiedo se ciò ha senso o se non sia prima il caso di fare altre valutazioni. Grazie e buon lavoro.
ho 40 anni e da circa 15 soffro di reflusso gastroesofageo, conosco bene quindi gli accorgimenti da adottare a tavola (certo lo sgarro può sempre capitare), e conosco ancora meglio l'approccio terapeutico che prevede l'uso di IPP e delle varie bustine o compresse masticabili da utilizzare dopo i pasti o comunque al bisogno; il fatto è che da quasi due anni questa terapia per me è diventata "acqua fresca", assumo pantoprazolo da 40mg al mattino e dopo i pasti prendo il gaviscon (ho provato anche magaltop e riopangel), ma i risultati ormai sono pari allo zero, se prima questo schema terapeutico era sufficiente a controllare i sintomi e l'assunzione era necessaria per non più di quattro o cinque mesi all'anno, adesso pur seguendo la terapia per mesi ho sempre l'acido in gola, solo per alcuni giorni mi capita di avvertire un miglioramento e mi illudo che la terapia stia facendo effetto e di poterla sospendere ma poi tutto torna come prima. Già l'anno scorso feci presente la cosa al mio gastroenterlogo e mi sottoposi ad una gastroscopia che non evidenziò nulla, contestualmente feci anche l'esame per l'helicobacter pylori anch'esso negativo, il Dottore mi consigliò allora una ph impedenziometria delle 24h che però non sono riuscito a fare perchè nel raggio di oltre 100km da casa mia nessuna struttura offre più la prestazione. Ammetto di essere una persona nervosa e sensibile allo stress, ma lo sono sempre stato, il mio reflusso invece non è mai stato così forte e sono soggetto anche a frequenti eruttazioni. Il mio Dottore dice di proseguire la terapia, ma mi chiedo e vi chiedo se ciò ha senso o se non sia prima il caso di fare altre valutazioni. Grazie e buon lavoro.
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Una possibilità è che gli IPP non funzionino per cui troverei utile la titolazione della gastrinemia (prelievo di sangue) sotto terapia. Dal risultato capiremo se lei è resistente a tali farmaci.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Utente
Buonasera Dr. Cosentino mi rifaccio vivo dopo un anno per farle sapere che poi ci fu un miglioramento dei sintomi legati al reflusso (anche se solo per qualche settimana) e non mi sottoposi al test sulla gastrina. Sono di nuovo qui a scrivere però, perchè in questi giorni oltre al solito reflusso (l'autunno sempre periodo terribile), e alla solita terapia poco soddisfacente, si è aggiunto un senso di pesantezza allo stomaco accompagnato da un leggero dolore. Il fastidio è localizzato sulla parte alla mia sinistra dello stomaco e prima riguardava la parte bassa, adesso si è esteso a tutto il lato sinistro, comincia a farsi sentire dopo colazione o dopo pranzo e peggiora man mano che la digestione va avanti e lo stomaco si svuota e mi causa anche un po' di nausea oltre che frequenti eruttazioni (in verità quasi sempre presenti). La mia curante mi ha suggerito di prendere Perido Natural Forte prima dei pasti. Lei cosa ne pensa? Grazie e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 16.9k visite dal 18/11/2018.
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