Esofago barrett declassato, dubbi su trattamento ablazione
Gentile Dr. Cosentino, faccio seguito al consulto del 21 luglio scorso (che risulta chiuso, per cui non posso aggiungere ulteriori info)
Come le aveva già anticipato, a metà settembre abbiamo fatto una seconda gastroscopia in un ospedale differente e fuori regione in seguito ad alcuni dubbi che mi erano sorti.
L'esito macroscopico è stato il seguente:
Esofago rivestito da mucosa sostanzialmente regolare. Linea Z in sede, al GEJ (a circa 39 cm dall'a.d., con tre digitazioni che risalgono prossimalmente per circa 1,2 cm (due) e 0,5 (la terza). Lo studio eseguito con NBI e acido acetico all'1% mette in evidenza alcune aree di metaplasia intestinale (Barrett short C0M1,5). Cardias incontinente con evidenza di piccola ernia trans jatale. Camera gastrisca ben esplorabile con pareti ben distensibili e pliche gastriche spianabili. La musoca gastrica appare interessata da lieve flogosi. Non si osservano altre lesioni significative della mucosa gastrica. Piloro continente, I e II porzione duodenale indenni.
L'istologico è il seguente: Frammenti di mucosa di tipo gastrico con aspetti ossintici; reperto compatibile con esofago tipo Barrett senza displasia.
Adesso sono più confusa di prima. Il secondo gastroenterologo, su mia richiesta, si è detto disponibile a procedere con il trattamento di ablazione, non prima di avere rifatto una gastroscopia tra 6 mesi. Mi pare di avere capito che la mancata indicazione al trattamento in NDBE sia sostanzialmente un problema di tipo economico. E mi pare anche di avere capito che la difficoltà stia nella possibilità (20/25% dei casi, ma spero lei mi corregga al ribasso) di recidiva dell'esofago di Barrett, con ulteriore indicazione a un secondo trattamento e ad altre gastroscopie, esami istologici e via dicendo.
Le chiedo, quindi: lei propenderebbe per procedere alla terapia ablativa (non ce la faccio a vivere con questa spada di Damocle sulla testa)? Consideri anche che beneficiamo di assistenza sanitaria integrativa per cui lo scoglio economico, nel nostro caso, sarebbe da non considerare.
Mi rimetto al suo consiglio e mi perdoni per averla importunata ulteriormente ma mi è stato universalmente descritto come ottimo professionista nel suo campo. Grazie ancora.
Come le aveva già anticipato, a metà settembre abbiamo fatto una seconda gastroscopia in un ospedale differente e fuori regione in seguito ad alcuni dubbi che mi erano sorti.
L'esito macroscopico è stato il seguente:
Esofago rivestito da mucosa sostanzialmente regolare. Linea Z in sede, al GEJ (a circa 39 cm dall'a.d., con tre digitazioni che risalgono prossimalmente per circa 1,2 cm (due) e 0,5 (la terza). Lo studio eseguito con NBI e acido acetico all'1% mette in evidenza alcune aree di metaplasia intestinale (Barrett short C0M1,5). Cardias incontinente con evidenza di piccola ernia trans jatale. Camera gastrisca ben esplorabile con pareti ben distensibili e pliche gastriche spianabili. La musoca gastrica appare interessata da lieve flogosi. Non si osservano altre lesioni significative della mucosa gastrica. Piloro continente, I e II porzione duodenale indenni.
L'istologico è il seguente: Frammenti di mucosa di tipo gastrico con aspetti ossintici; reperto compatibile con esofago tipo Barrett senza displasia.
Adesso sono più confusa di prima. Il secondo gastroenterologo, su mia richiesta, si è detto disponibile a procedere con il trattamento di ablazione, non prima di avere rifatto una gastroscopia tra 6 mesi. Mi pare di avere capito che la mancata indicazione al trattamento in NDBE sia sostanzialmente un problema di tipo economico. E mi pare anche di avere capito che la difficoltà stia nella possibilità (20/25% dei casi, ma spero lei mi corregga al ribasso) di recidiva dell'esofago di Barrett, con ulteriore indicazione a un secondo trattamento e ad altre gastroscopie, esami istologici e via dicendo.
Le chiedo, quindi: lei propenderebbe per procedere alla terapia ablativa (non ce la faccio a vivere con questa spada di Damocle sulla testa)? Consideri anche che beneficiamo di assistenza sanitaria integrativa per cui lo scoglio economico, nel nostro caso, sarebbe da non considerare.
Mi rimetto al suo consiglio e mi perdoni per averla importunata ulteriormente ma mi è stato universalmente descritto come ottimo professionista nel suo campo. Grazie ancora.
[#1]
L'esame istologico parla di mucosa gastrica con cellule ossintiche e non di metaplasia intestinale. Quindi non si può parlare di Barrett.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
Utente
Le riporto tutto:
Notizie cliniche: Lingule sospette per short Barrett
Materiale in esame: A) Biopsie esofago
Descrizione Macroscopica: Frammenti in aggregato di cm 0,5. Materiale incluso in toto (A1) es.
Descrizione microscopica e diagnosi: Frammenti di mucosa di tipo gastrico con aspetti ossintici; reperto compatibile con esofago tipo Barrett senza displasia.
All'interno del referto della gastroscopia - in attesa di istologico - era riportato: Lo studio eseguito con NBI e acido acetico all'1% mette in evidenza alcune aree di metaplasia intestinale (Barrett short C0M1,5).
Anche nel caso del primo esame istologico, quello di qualche mese fa, il referto diceva " frammenti morfologicamente riferibili a esofago di Barrett; assenza di displasia". Però nessuno parla mai chiaramente di metaplasia intestinale, se non all'esame macroscopico della seconda gastroscopia.
Io, nel frattempo, credo di avere bruciato gli ultimissimi neuroni che mi erano rimasti. Mi rimetto a lei, Dottore.
Notizie cliniche: Lingule sospette per short Barrett
Materiale in esame: A) Biopsie esofago
Descrizione Macroscopica: Frammenti in aggregato di cm 0,5. Materiale incluso in toto (A1) es.
Descrizione microscopica e diagnosi: Frammenti di mucosa di tipo gastrico con aspetti ossintici; reperto compatibile con esofago tipo Barrett senza displasia.
All'interno del referto della gastroscopia - in attesa di istologico - era riportato: Lo studio eseguito con NBI e acido acetico all'1% mette in evidenza alcune aree di metaplasia intestinale (Barrett short C0M1,5).
Anche nel caso del primo esame istologico, quello di qualche mese fa, il referto diceva " frammenti morfologicamente riferibili a esofago di Barrett; assenza di displasia". Però nessuno parla mai chiaramente di metaplasia intestinale, se non all'esame macroscopico della seconda gastroscopia.
Io, nel frattempo, credo di avere bruciato gli ultimissimi neuroni che mi erano rimasti. Mi rimetto a lei, Dottore.
[#7]
Utente
Gentile dottor Cosentino, sto cercando di capire meglio il tutto e ho letto il Barrett "si distingue in gastrica fundica e intestinale. Solo quest’ultima è associata a rischio di adenocarcinoma".
Possibile che il referto di "compatibilità con il Barrett" faccia riferimento a quello di tipo gastrico? Al telefono il medico mi disse che "il referto parla chiaro: si tratta di Barrett. Le cellule ossintiche sono metaplasiche".
Cosa farebbe lei al posto mio?
Grazie mille e mi scusi l'immenso disturbo, ma ho bisogno davvero di una guida. Grazie ancora
Possibile che il referto di "compatibilità con il Barrett" faccia riferimento a quello di tipo gastrico? Al telefono il medico mi disse che "il referto parla chiaro: si tratta di Barrett. Le cellule ossintiche sono metaplasiche".
Cosa farebbe lei al posto mio?
Grazie mille e mi scusi l'immenso disturbo, ma ho bisogno davvero di una guida. Grazie ancora
[#8]
Tre considerazioni:
- come fa un professionista a consentire/proporre l'ablazione di un epitelio esofageo che non ha rischio neoplastico (Barrett senza metaplasia intestinale) ?
- le linee guida sul Barrett considerano l'ablazione solo in presenza di displasia (confermata da un secondo istolatologo esperto nel settore
- lasci perdere i controlli endoscopici (e qualche gastroenterologo dall'ablazione "facile"), lei non corre alcun rischio.
Cordialmente
- come fa un professionista a consentire/proporre l'ablazione di un epitelio esofageo che non ha rischio neoplastico (Barrett senza metaplasia intestinale) ?
- le linee guida sul Barrett considerano l'ablazione solo in presenza di displasia (confermata da un secondo istolatologo esperto nel settore
- lasci perdere i controlli endoscopici (e qualche gastroenterologo dall'ablazione "facile"), lei non corre alcun rischio.
Cordialmente
[#11]
Utente
Dottore, mi aiuti ancora. Oggi ho riparlato con il gastroenterologo e lui sostiene che non c'è dubbio sia Barrett, che il referto lo specifica nella parte in cui dice "reperto compatibile con esofago tipo Barrett senza displasia" e che le cellule sono metaplasiche. Per comodità, le allego anche il quesito precedente che avevo postato su Medicitalia https://www.medicitalia.it/consulti/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/638327-esofago-di-barrett-m2-c3-sec-praga-33-anni.html in cui trova anche cosa mi aveva detto il precedente gastroenterologo.
Mi aiuti, che devo fare?
Mi aiuti, che devo fare?
[#13]
Le confermo quanto detto precedentemente e la invito a leggere il mio articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1799-esofago-di-barrett-prevenzione-diagnosi-e-terapia-della-complicanza-tumorale.html
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1799-esofago-di-barrett-prevenzione-diagnosi-e-terapia-della-complicanza-tumorale.html
Cordialmente
[#14]
Utente
Gentile Dr Cosentino, devo confessarle che l'ho letto (in realtà ho letto tutto quello che Lei ha scritto sull'argomento) però purtroppo non riesco ancora a capire in quale casistica di quelle da Lei descritte rientri mio marito.
E, soprattutto, potrebbe cortesemente aiutarmi a capire che significano le frasi "Frammenti di mucosa di tipo gastrico con aspetti ossintici" e "Le cellule ossintiche sono metaplasiche quindi il Barrett c'è"?
Grazie mille, per la pazienza soprattutto. Non è tenuto, quindi ha ancora più valore.
E, soprattutto, potrebbe cortesemente aiutarmi a capire che significano le frasi "Frammenti di mucosa di tipo gastrico con aspetti ossintici" e "Le cellule ossintiche sono metaplasiche quindi il Barrett c'è"?
Grazie mille, per la pazienza soprattutto. Non è tenuto, quindi ha ancora più valore.
[#15]
Suo marito non rientra in nessuna categoria del mio articolo in quanto non ha un Barrett con metaplasia intestinale , ossia a rischio cancerogeno. Il Barrett con sole cellule gastriche (quello di suo marito) non viene considerato in quanto non ha possibilità evolutive.
Di più non so cosa dire....
Di più non so cosa dire....
[#16]
Utente
Dottore, mi creda, mi è chiaro. La parte che mi mancava era questa: Barrett con sole cellule gastriche. Il fatto è che non riesco a capire perché chi ha effettuato esame istologico si ostini a dire che si tratta di Barrett, quando precedentemente mi era stato spiegato che la "metaplasia intestinale è conditio sine qua non per fare diagnosi di Barrett.
A questo punto le strade sono tre (credo): o si è sbagliata la sede del prelievo; o la metaplasia intestinale c'è ma non è stata indicata precisamente (limitandosi a riportare genericamente "referto compatibile con esofago tipo Barrett, esattamente come accaduto nel primo istologico); oppure, e questa è una cosa che mi ferisce e delude a livello personale, si è scelto scientemente di procedere lungo un binario per ragioni nelle quali non voglio addentrarmi.
Ecco, questo mi dispiace e mi dispiace ancor di più riscontrare che su una patologia di questo tipo si rischi di fare così tanta confusione da osservatore a osservatore. Mi creda, ho sempre fatto domande specifiche. Non capisco perché non ho ottenuto le medesime risposte.
La abbraccio forte, Dottore.
A questo punto le strade sono tre (credo): o si è sbagliata la sede del prelievo; o la metaplasia intestinale c'è ma non è stata indicata precisamente (limitandosi a riportare genericamente "referto compatibile con esofago tipo Barrett, esattamente come accaduto nel primo istologico); oppure, e questa è una cosa che mi ferisce e delude a livello personale, si è scelto scientemente di procedere lungo un binario per ragioni nelle quali non voglio addentrarmi.
Ecco, questo mi dispiace e mi dispiace ancor di più riscontrare che su una patologia di questo tipo si rischi di fare così tanta confusione da osservatore a osservatore. Mi creda, ho sempre fatto domande specifiche. Non capisco perché non ho ottenuto le medesime risposte.
La abbraccio forte, Dottore.
[#18]
Utente
Dottore, vengo di nuovo a romperle le scatole ma il suo parere è diventato fondamentale.
Volevo chiederle questo:
- ho riportato al gastroenterologo quanto ci eravamo detti, invitandolo a vedere il referto dell'istologico, e mi ha risposto che in effetti il referto è sibillino, ma che la metaplasia non è proprio gastrica e che comunque quella differenziazione tra tipi di Barrett non esiste più. È vero?
- Mi ha detto anche che non è detto che metaplasia intestinale non ci sia, è possibile che le zone in cui è stato fatto il prelievo non la evidenziassero e che quindi i controlli ci devono essere, per poter beccare eventuali aree di metaplasia intestinale, anche in futuro. È così?
Scusi se torno a disturbarla e se le scrivo in pubblico ma sull'esofago di Barrett in giro c'è davvero poca chiarezza e quello che lei spiega all'utenza potrebbe essere di aiuto anche a tanti altri, data la confusione. Grazie ancora.
Volevo chiederle questo:
- ho riportato al gastroenterologo quanto ci eravamo detti, invitandolo a vedere il referto dell'istologico, e mi ha risposto che in effetti il referto è sibillino, ma che la metaplasia non è proprio gastrica e che comunque quella differenziazione tra tipi di Barrett non esiste più. È vero?
- Mi ha detto anche che non è detto che metaplasia intestinale non ci sia, è possibile che le zone in cui è stato fatto il prelievo non la evidenziassero e che quindi i controlli ci devono essere, per poter beccare eventuali aree di metaplasia intestinale, anche in futuro. È così?
Scusi se torno a disturbarla e se le scrivo in pubblico ma sull'esofago di Barrett in giro c'è davvero poca chiarezza e quello che lei spiega all'utenza potrebbe essere di aiuto anche a tanti altri, data la confusione. Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 22 risposte e 5.3k visite dal 03/11/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.